Interviste

Kvitova, il retroscena: “Nel tie-break ero arrabbiata con me stessa”

Curioso quanto particolare retroscena rivelato da Petra Kvitova poco dopo la grande vittoria contro Caroline Wozniacki nella semifinale di Doha. Il secondo set della sfida vinta 3-6 7-6(3) 7-5 è stato abbastanza intricato, ricco di capovolgimenti, e Petra non riusciva ad approfittare dei cali della sua avversaria alla battuta. “Sono entrata in campo sapendo quanto sarebbe stato importante per me essere aggressiva e cercare il maggior numero di vincenti. Lei è migliorata tantissimo, oltre a riprendere tutto è molto più pericolosa. Volevo essere più paziente ogni tanto, provare a costruirmi meglio il punto, ma spesso andavo fuori giri. Nel secondo set ero sempre indietro, cercavo di togliermi pressione pensando solo punto dopo punto, ma era tutto molto complicato”.

La frustrazione è sfociata nel tie-break, quando ancora una volta è stata costretta a rincorrere: “Ero indietro 3-1 nel tie-break ed ero arrabbiata con me stessa. Per sfogarmi ho provato a tirare qualche vincente e insomma, ecco come è andata a finire”. Frase che racchiude, se vogliamo, la semplicità del pensiero della ceca, che già a San Pietroburgo disse una frase simile dopo il successo contro Kristina Mladenovic: “Se avevo un piano oggi? Sì, tirare degli ace, qualche dritto vincente…” seguito da una grande risata. Finì per dominare quella partita, vincendo 6-1 6-2.

Domani sarà la tredicesima partita nelle ultime 3 settimane, l’ottava negli ultimi 9 giorni. L’unica volta che non ha giocato è stato lunedì, quando aveva detto di non aver neppure messo piede in campo per l’allenamento perché voleva concedersi una giornata di assoluto riposo. “La cosa di cui vado più fiera è la facilità che ho avuto nel passare da indoor come in Fed Cup e a San Pietroburgo a qui, outdoor. Inoltre che tutto quello che ho fatto in off season sta venendo fuori”. Eppure, la stanchezza si fa sentire: “Sono abbastanza stanca, sento dolore un po’ in tutto il corpo”. La partita contro Wozniacki, le 3 ore circa in campo, hanno portato a un enorme dispendio di energie fisiche e mentali: “Però il braccio e la mano vanno molto bene, il che è molto positivo per me”. Infine, un commento sulla possibilità di rientrare in top-10: “Guarda, la verità è che non lo sapevo proprio. Quando ho cominciato questa serie di vittorie pensavo che se avessi mantenuto questo ritmo sarei potuta rientrare nella top-10, ma adesso proprio non ci pensavo. Quello che mi interessa veramente è essere in finale, non tanto ad un’eventuale posto tra le migliori 10 del mondo”.

Diego Barbiani

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