[ITA] D. Chiesa b. [SPA] L. Arruabarrena 6-4 2-6 7-6(7)
In tutta onestà: da quanto non assistevamo a un evento simile? Una giovane tennista azzurra che fa il suo esordio assoluto con la maglia della nazionale, in una sfida che può risultare decisiva, e batte la più quotata avversaria salvando match point e regalando all’italia un posto nei playoff di aprile per tornare nel World Group.
Deborah Chiesa, classe 1996 e appena entrata in top-200, ha fatto tutto questo. Un momento magico per la giovane trentina, che quest anno compirà 22 anni e che dodici mesi fa era ancora nella palude degli ITF di basso livello. Se poi il board ITF non prenderà altre decisioni, c’è caso anche che questo risultato voglia automaticamente dire World Group 2019: c’è la volontà infatti di eliminare il World Group 2 e passare a 16 squadre anziché 8. In caso, comunque andrà lo spareggio saremo tra le migliori nella prossima edizione.
Torniamo invece alla partita e al grande risultato di Chiesa, che nel primo set veniva fuori vincitrice da una serie di break e contro break e allungava sul 5-3, prima di chiudere il parziale col servizio a disposizione nel decimo game. Dal 2-1 e servizio in suo favore, nella seconda frazione, cominciava una lunga fase di puro dominio spagnolo. Arruabarrena, che ieri aveva deluso contro Sara Errani, vinceva 9 dei successivi 10 game fino ad andare avanti 4-1 nel set decisivo.
Quando tutto sembrava finito, Deborah ha reagito alla grande, rientrando nel match dando fondo a tutto quello che aveva ancora in corpo. Rimessa in piedi la partita, è salita avanti 3-0 nel tiebreak e ha condotto il vantaggio fino al 6-5, quando ha però mancato il primo match point grazie a un vincente di dritto della spagnola. Sul 7-6 Arruabarrena è stata lei, invece, a giocare un vincente che seguito da un ace le ha consegnato il secondo match point, quello buono. Un errore della spagnola ha posto fine alla partita e regalato la gioia più grande della giovanissima carriera di Deborah che, chissà, magari è sbocciata proprio oggi.
[ITA] S. Errani b. [SPA] C. Suarez Navarro 6-3 3-6 6-3
Grande vittoria per Sara Errani e l’Italia comincia a vedere la luce in fondo al tunnel: dopo 3 singolari la nazionale di Tathiana Garbin è avanti 2-1, ad un solo punto dalla permanenza nel World Group 2. Se poi effettivamente verranno attuate le modifiche proposte dal board ITF, che vogliono l’abolizione dello stesso World Group 2 per avere un unico World Group da 16 squadre, l’eventuale successo di oggi potrebbe vederci dunque rientrare tra le migliori nazioni del mondo.
Siamo ancora lontani dal poter pensare di competere contro le più forti, e ben più attrezzate, squadre che quest anno sono tra le migliori 8 della competizione, però una Sara Errani di nuovo leader a tutti gli effetti ci piace e ce la teniamo stretta. Ricordiamo sempre che la romagnola, ora, sta giocando cercando di tenere la mente più libera possibile da quello che il tribunale della WADA deciderà sul ricorso presentato da Sara contro la squalifica per doping, ma il non aver avuto notizia finora ha dato la chance a Garbin di chiamarla e di darle ancora una volta i gradi di “capitano in campo”.
Già a Melbourne ci raccontava, Garbin, di come fosse felice del lavoro che Errani aveva svolto durante l’inverno ora che sono tornati i contatti con Pablo Lozano, storico coach rimasto al suo angolo fino al 2016. Ieri, contro Lara Arruabarrena, una superiorità su tutti i fronti e sotto ogni aspetto. Oggi, contro Carla Suarez Navarro, il punto esclamativo con una partita quasi del tutto dominata se non per un passaggio a vuoto importante ma per fortuna sua, e del team azzurro, senza conseguenze.
Ci si attendeva una battaglia, un braccio di ferro senza fine tra scambi da fondo e variazioni, e così è stato. La differenza, per un set e mezzo, l’ha fatta l’ottima risposta di Errani, che non ha permesso a Suarez Navarro di tenere un turno di servizio fino al 6-3 3-2. Nel momento in cui la spagnola si è sbloccata, ha incamerato in tutto 5 game consecutivi e rinviato l’esito al terzo, dove però è tornata a subire l’aggressività di Sara che ha da subito scavato un solco importantissimo. Mancato un primo match point sul 5-2 e servizio, ha poi concluso alla terza chance complessiva, maturata nel nono game: 6-3 3-6 6-2.
La terra si dimostra ancora una volta il proprio terreno preferito. La terra rossa di Cheti non ha tradito e oggi si è vista un’ottima Errani, forse tra le migliori degli ultimi anni, quando sembrava che lo smalto dei giorni più belli fosse ormai sparito. Adesso, invece, almeno per un weekend è tornata a fare la voce grossa. Adesso la nazionale di Garbin dovrà cercare l’ultimo punto e se non arriverà nel quarto singolare è quasi certo che Sara verrà chiamata in doppio per contrastare la mossa di Anabel Medina Garrigues, che virerà probabilmente su Suarez Navarro da affiancare all’esperta doppista Maria José Martinez Sanchez. Bisognerà capire chi verrà affiancata alla romagnola, sempre che di 2-2 si tratterà.
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