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Caroline Wozniacki, una leadership che rischia di essere al capolinea

L’ALTERNANZA DOHA-DUBAI CREA SQUILIBRI

Da qualche mese eravamo abituati a considerare un enorme numero di giocatrici in lotta per il numero 1 del mondo. Dall’Australian Open, però, si è creata una spaccatura importante tra le prime 2 del ranking e tutto il resto del gruppo, con Simona Halep, al momento numero 2, che fino a Madrid avrà pochissimo da difendere al contrario invece di Caroline Wozniacki, che ha 3 finali (perse) che vedrà uscire dal proprio ranking attuale.

La prima di queste sarà adesso: lo scorso anno la danese arrivava in finale a Doha, che aveva lo status di semplice “Premier” e sebbene sia stata sconfitta contro Karolina Pliskova incamerava 305 punti. Quest anno, seguendo l’alternanza annuale dei ricchi tornei arabi, Doha è tornato a essere Premier 5 mentre Dubai, settimana prossima, sarà un semplice Premier. Questo comporterà alcuni squilibri importanti: Elina Svitolina, al momento numero 3 del mondo, perderà 900 punti e non potrà guadagnarne più di 470, finendo dunque la settimana con una perdita assicurata di 430 punti (a cui andrà comunque considerato il diciassettesimo risultato, al momento 30); Wozniacki, invece, vedrà uscire 585 punti che diventeranno 555 o 485 a seconda del risultato che farà in questa settimana. In un momento dove la distanza tra le prime è ridotta a qualche centinaia di punti diventa un fattore importante.

HALEP UNICA BIG A BENEFICIARE DELLA SITUAZIONE

Tra le giocatrici senza l’obbligo di fare bene in questa settimana per limitare i danni non c’è Halep, che lo scorso anno in questo periodo era ferma a causa di un ginocchio infortunato e fino a Miami rimaneva molto indietro come condizione fisica. Per lei ogni vittoria tra Doha e Dubai sarà un guadagno di punti. Il ranking ufficiale WTA vede al momento:

1. Caroline Wozniacki 7965
2. Simona Halep 7616

Togliamo 305 punti alla danese e aggiungiamone 100 (diciassettesimo risultato, punteggio garantito anche in caso di sconfitta all’esordio a Doha) e il ranking (live) diventa:

1. Caroline Wozniacki 7760
2. Simona Halep 7616

La distanza, inizialmente di 349 punti, si è ridotta a 144. A questo punto succede un’altra cosa: il diciassettesimo risultato di Wozniacki è 100, quello di Halep è 1. Questo vuol dire che ci sarà una discreta differenza se entrambe vinceranno il match d’esordio e arriveranno agli ottavi: Caroline vedrà aggiungersi appena 5 punti (la differenza tra 100, il diciassettesimo risultato, e 105, il punteggio per gli ottavi di finale in un Premier 5); Simona invece ne aggiungerà 104. Questa l’evoluzione del ranking di entrambe:

1. Caroline Wozniacki 7760 (R2) – 7765 (R3) – 7850 (QF) – 8010 (SF) – 8245 (F) – 8560 (W)
2. Simona Halep 7616 (R2) – 7720 (R3) – 7805 (QF) – 7965 (SF) – 8200 (F) – 8515 (W)

GLI SCENARI CHE DOHA PORTERÀ A DUBAI: 

Wozniacki ha deciso quest anno di saltare il torneo di Dubai, dove nel 2017 fu sconfitta solo in finale contro Elina Svitolina. Halep invece qualche settimana fa ha chiesto e ottenuto una wild-card. Se la danese a Doha uscirà all’esordio, la prossima settimana perderà 555 punti (585 della finale meno i 30 del nuovo diciassettesimo risultato). Se a Doha raggiungerà almeno il secondo turno, vedrà scalati 485 punti (585 meno i 100 del diciassettesimo risultato attuale).

In ogni caso, il punteggio è piuttosto elevato e per crearsi un margine di sicurezza dovrà raggiungere almeno la finale e sperare che Simona non arrivi ai quarti (non vinca, cioè, 2 partite). Con una vittoria, invece, l’importante per lei è non avere di fronte la rumena nell’ultimo atto.

Simona deve raccogliere al massimo 459 punti in due settimane, con il lusso che, come detto, non avrà punti in uscita. Come ottenere questa somma tra Doha e Dubai?

SF Doha (349) + SF Dubai (184)
QF Doha (189) + F Dubai (304)

Già senza la vittoria di Wozniacki a Doha il massimo da raccogliere si ridurrebbe considerevolmente a 144, il che vuol dire:

QF Doha
SF Dubai
R3 Doha (104) + R2 Dubai (54)

 

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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