Il tennis italiano è un po’ come Federer, peccato lo sia nel senso che non ci sono più parole. Le abbiamo provate tutte, dalla critica feroce all’incoraggiamento più bieco ma i risultati sono sempre quelli: una mediocrità che tutto si può definire tranne che aurea. Ma inutile soffermarsi più di tanto, continuiamo ad aspettare il messia, tanto c’è chi lo fa millenni e in fondo non si trova neanche tanto male.
Tornando alle terrene cose del tennis a Quito sono riusciti a perdere Lorenzi – che è pur sempre il numero 46 del mondo, contro Carballes Baena, che invece è il numero 107 e veniva dalle qualificazioni – Travaglia, che almeno giocava contro una testa di serie, e Giannessi, che aveva già perso nelle qualificazioni e ripescato almeno aveva vinto un match. Se ci mettiamo le sconfitte di Cecchinato e Gaio potete immaginare da soli le dimensioni del caso. Perché non è che si perda contro Nadal e Djokovic e o almeno (almeno) contro Berdych e Goffin ma con degli onesti mestieranti del circuito, che a malapena, se ci riescono, hanno un Best Ranking da top50.
Lorenzi ha ceduto in due set e quasi due ore la solita partita: lotta, occasioni e sconfitta. Nel primo è arrivato al tiebreak e ha avuto set point nel secondo i due non si sono sforzati più di tanto sul servizio dell’avversario e alla fine Carballes ha pure evitato il tiebreak.
Travaglia, che aveva 40 posizioni meno del cileno Jarry, è stato meno vicino alla vittoria di quanto non dica il punteggio, perché se è vero che ha vinto il primo set ed è arrivato al tiebreak del secondo, il massimo è stato il 4 pari del tiebreak appunto. Da lì il cileno ha spinto un po’ di più e buonanotte ai suonatori.
Infine Giannessi ha fatto più o meno la stessa contro Thiago Monteiro: grandi lotte, grande dedizioni, solita sconfitta. Vabbè.
Se qualcuno ha voglia di consolarsi, ha perso anche la testa di serie numero 1 del torneo, Pablo Carreno-Busta, sconfitto dal qualificato slovacco Martin in un modo che fa sospettare che lo spagnolo non avesse poi tutta questa voglia di andare a giocare al torneo “latitudine zero” come lo chiamano da quelle parti.
Perso anche Estrella Burgos, che dice che dopo la partita con Nadal può anche ritirarsi, per fortuna, degli organizzatori e nostro che un po’ siamo costretti a seguirlo, almeno rimane Monfils. Accontentiamoci, come sempre.
Secondo turno
[Q] A. Martin b. [1] P. Carreno-Busta 6-4 6-2
[WC] C. Moutet b. [7] I. Karlovic 7-5 6-7(3) 7-6(6)
[Q] R. Carballes-Baena b. [4] P. Lorenzi 7-6(4) 7-5
[8] N. Jarry b. S. Travaglia 4-6 7-6(5) 6-3
T. Monteiro b. [LL] A. Giannessi 7-6(4) 4-6 7-5
[3] G. Monfils b. C. Ruud 6-4 3-6 6-4
G. Melzer b. [6] V. Estrella Burgos 4-6 6-1 6-4
[2] A. Ramos-Vinolas b. [WC] R. Quiroz 6-3 3-6 6-3
Italia è in semifinale di Coppa Davis grazie al successo del doppio azzurro composto da Jannik Sinner…
L'Italia ha chiuso la serie contro la Slovacchia grazie al secondo singolare di giornata, dominato…
Inizia nel modo migliore la finale della Billie Jean King Cup 2024 per l'Italia, che…
20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Si conclude a Malaga, davanti al pubblico di casa, la carriera di Rafa Nadal. L’ultimo…
È una Billie Jean King Cup davvero speciale per la Slovacchia, partita per Malaga per…