Mentre gli occhi tennistici di tutto il mondo erano rapiti da Roger Federer che tornava numero 1 dopo più di 5 anni, a Buenos Aires si disputavano le semifinali su terra battuta dell’Argentina Open.
La prima semifinale vedeva di fronte lo sloveno Aljaz Bedene e l’argentino Federico Delbonis, unico bianco-azzurro rimasto ancora a difendere i colori di casa nonostante la nutrita batteria ai nastri di partenza. Il cammino dello sloveno, numero 51 ATP, era stato sin qui notevole, avendo sconfitto tra ottavi e quarti le teste di serie numero 3 e 5, Albert Ramos e Diego Schwartzmann. Delbonis era arrivato invece alla semifinale senza perdere nemmeno un set, ma anche senza scalpi importanti (Mayer e García-Lopez sono, come lo stesso Delbonis d’altronde, intorno alla posizione 70, mentre Elias è addirittura oltre i primi 100). Il primo set si apriva con il break di Bedene, che sfruttava il primissimo gioco dell’incontro per portarsi in vantaggio, e conquistava un set in cui non accadeva nient’altro di inaspettato: tutti e due i contendenti mantenevano infatti il proprio servizio senza offrire palle break, e si arrivava così al secondo set. Qui Delbonis cedeva nuovamente il servizio al terzo game, ma sotto 2-1 riusciva a imporre il proprio tennis e con un parziale di 5 giochi a 0 (di cui 3 break) conquistava il secondo set 6-2. Il terzo iniziava com’era finito il secondo, con il game vinto dall’argentino, che sembrava spostare l’inerzia del match verso di lui. Era però il canto del cigno del beniamino di casa: Bedene vinceva i 6 game successivi, grazie soprattutto a un 80% al servizio (contro il 55% di Delbonis) condito da 6 ace, guadagnandosi così con merito l’accesso alla finale.
Più affascinante sulla carta poteva essere il match tra la testa di serie numero 1, Dominic Thiem, ed il francese Gael Monfils, numero 43 del ranking ma che è stato anche numero 6 un annetto fa. Thiem, che nei 3 incontri precedenti è sempre uscito vittorioso, lascerà in realtà solo le briciole al francese e chiuderà 6-2 6-1 in poco più di un’ora, allungando così a 4 la striscia positiva. Sorprende la prova di forza dell’austriaco, che in tutto l’incontro non ha concesso a Monfils nemmeno una palla break per provare a rientrare in partita.
Domani, dunque, sarà Bedene contro Thiem, con quest’ultimo ad avere dalla sua il favore dei pronostici. La storia racconta di due vittorie a zero per l’austriaco, il quale spera di poter riscrivere il suo nome nell’albo d’oro di un torneo che ha vinto già due anni fa, e che vede nell’albo d’oro tennisti del calibro di Rafa Nadal e Guga Kuerten. Terza finale ATP per lo sloveno, che lunedì sarà numero 43, miglior ranking di sempre, dopo quelle andate maluccio di Chennai 2015 e Budapest dell’anno scorso.
Semifinali
[1] D. Thiem b. G. Monfils 6-2 6-1
A. Bedene b. F. Delbonis 6-4 2-6 6-1
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