L’aveva già allenata dal 1998 al 2002, quando Victoria Azarenka aveva tra i 9 e i 13 anni. 16 anni dopo, Slava Konikov è tornato al fianco della bielorussa. L’annuncio è dell’università di Sacramento (la SCSU) dove Konikov aveva il ruolo di capo-allenatore del settore tennis: “Siamo veramente grati di quanto Konikov abbia fatto per noi, per gli Hornets (così vengono chiamati, nda), in questi lunghissimi 12 anni di servizio e per l’incredibile dedizione alla Sacramento State University. Non possiamo che augurargli il meglio per il suo futuro”.
Konikov, adesso, ritroverà una Azarenka vogliosa di rientrare nel tennis di alto livello. Bisognerà prima attendere gli sviluppi della battaglia legale, ma si può pensare che la stessa bielorussa sia impaziente di voltare pagina e iniziare già a lavorare. È di qualche giorno fa la foto su Instagram che la rivedeva su un campo da tennis. Gli ultimi sviluppi del caso dicevano che il tribunale della California, che nel frattempo aveva posto un veto al figlio di lasciare lo stato (con la conseguente decisione di Azarenka di non muoversi dalla California per stargli vicino), aveva annunciato che il caso non ha competenza nella California stessa e negli interi Stati Uniti. Dunque bisogna rifarsi a quello che una corte di Minsk ha stabilito, dando ragione alla madre nella causa sull’affidamento del bambino
Il prossimo passo della vicenda dovrebbe essere il ricorso da parte dell’ex compagno contro la decisione del giudice californiano, probabilmente nel tentativo di far valere i propri diritti di padre, ma la decisione della bielorussa di riavere un coach è un altro segnale positivo verso una fine della lunga battaglia legale. Azarenka, apparsa molto provata fisicamente dalla vicenda nelle foto sui propri profili social fin dalla scorsa estate, dovrà ritrovare tutta la forza dei tempi migliori per rientrare al meglio.
Il messaggio che Azarenka scriveva due anni e mezzo fa, a proposito di Konikov, fa capire il perché oggi sia arrivata a quella decisione: “Quest uomo mi ha dato le migliori basi per costruire (il mio carattere) quando ero solo una bambina… Mi ha insegnato il duro lavoro, la disciplina, a non mollare mai, ad avere sempre il desiderio e la motivazione di migliorarmi e crescere… Sono diventata la giocatrice e la persona che sono oggi non solo grazie a questo… Ma lui mi ha anche dato una spinta per andare oltre quello che le persone ritengono possibile… E fino a oggi e per sempre io seguirò quell’insegnamento e inseguirò i miei sogni… Amo il tennis e amo questo gioco perché ho così tanto rispetto e passione, e perché mi ha portato in un posto dove posso vivere il mio sogno ogni giorno! Sono così grata di averti nella mia vita!”. L’hashtag significa: ritorno alle origini.
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