Andreas Seppi in conferenza stampa dopo la vittoria per 3-6 6-4 6-2 6-2 contro Coretin Moutet ha analizzato la partita: “Non lo sconoscevo tanto, soprattutto all’inizio ha inciso. Ho sentito parlare di lui, sapevo che era mancino e che ha un bel braccio, sente la palla molto bene e può variare abbastanza i colpi. Bel talento, potrebbe servire un po’ meglio per essere un mancino”.
È un periodo molto positivo per Andreas, anche se ha ammesso di essere stato un po’ scarico dopo la vittoria al Challenger di Canberra: “È più perché mi sono allenato per la prima volta in America, in Colorado, a 1600 metri. Per cui ho deciso di venire qui prima, per ambientarmi meglio al clima e a tutto il resto”. Per passare dal Colorado, a 1600 metri, col freddo dell’inverno, al clima dell’Australia, ci potrebbe volere un po’ ad adattarsi: “Ma neanche troppo, almeno per me. È più il viaggio che è lungo e pesante e per 2, 3 giorni sei un po’ stordito. Fisicamente è un po’ giù, devo stare giù, nei primi giorni mi sento rigido e ci metto un po’ a trovare il ritmo”.
Per la prima volta dunque c’è stata una preparazione senza Massimo Sartori: “Ho fatto una cosa molto diversa del solito. Per la prima volta senza Max, ho ripreso solo ad inizio dicembre e lui l’ho sentito 3 volte in un mese, proprio pochissimo, facevo un programma più fisico, con il tennis mi gestivo nel college a Bulder, c’erano 4, 5 ragazzi che si giravano. Per fortuna c’era anche un maestro del college che mi aiutava”.
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