Come ti è sembrata la partita?
Penso che i primi 2 set sono stati molti tosti, molto buoni. Tanto meglio non credo di poter giocare, forse il primo potevo vincerlo più facilmente. Ho sbagliato a inizio del secondo quando ho preso il break e poi lui mi ha subito ripreso. Peccato che non sono riuscito ad arrivare al tie-break sul 5-6. Nel terzo e nel quarto credo che lui sia stato il migliore in campo: ottimo dritto, servito molto bene cercando gli angoli.
Hai sentito meno freschezza?
Ad inizio del terzo forse sì: ho avuto un calo di energie e lui è andato via subito sul 3-0 così da poter giocare più libero e rischiare di più.
C’è qualcosa che è cambiato durante il match?
Credo che alla fine lui abbia sbagliato molto meno mentre all’inizio quel vantaggio lo avevo io. Nel terzo e nel quarto io ero in affanno, lui spingeva sempre per primo. Ho fatto qualche errore che potevo evitare, qualche rovescio facile per andare a palla break.
Edmund ha tirato ad un certo punto un dritto a 168 all’ora in diagonale. Come si affronta un colpo del genere?
Il suo dritto è molto veloce, uno dei migliori. Appena ha una palla da spingere lascia andare molto bene e niente, cercavo di giocare rovesci longilinea in più, cosa che nel terzo e nel quarto facevo meno, per metterlo fuori posizione e non fargli giocare il dritto. È difficile giocarci perché alla fine se non giochi bene lui aggredisce.
Che futuro c’è ora per Andreas Seppi?
Fisicamente sto bene. Durante l’anno non è sempre facile mantenere questa condizione, in certi periodi farò fatica, ma è normale. Quando riesco a essere al 100% sento di poter far bene. Dai, faccio come Lorenzi e a Tokyo 2020 ci arrivo.
La casa in Colorado è definitiva?
Sì.
Dunque non avremo un Seppi in Italia a insegnare tennis.
Esatto.
In America?
No, non so ancora… Magari finisco per fare il cowboy.
Una decisione presa da quanto?
Da un po’ di anni, a mia moglie piace tantissimo, ha già lavorato lì qualche estate.
Non ti mancherà l’Italia?
Ci tornerò sicuramente, però la decisione è presa, non è che mi mancherà.
Ti farebbe piacere sentire qualcuno che a fine della tua carriera ti rimpiangerà?
No, spero che arrivi qualcuno meglio di me, non sono qua a gufare e farò il tifo per i giovani. A fine carriera io farò altro, non mi interessa particolarmente.
Cosa vorrai fare?
Ancora non lo so, vediamo… Come ho già detto non viaggerò tanto, perché per mettere su una famiglia fare l’allenatore o seguire qualcuno è proprio sconveniente e non ho grande voglia. Vediamo di trovare altro, magari cambierò totalmente ambito. Non so se lascerò del tutto il tennis, vorrei essere impegnato in qualcosa dove devo impegnarmi al 100% partendo da zero.
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