Nel settore maschile Rafael Nadal, fermatosi ai quarti a Melbourne, conserva il primato per appena 155 lunghezze (9760 a 9605) sullo scintillante Roger Federer, che ha difeso il titolo dell’anno scorso conquistando il ventesimo Slam di una carriera irripetibile. Staremo a vedere se il fuoriclasse svizzero tenterà a breve l’assalto al maiorchino: l’occasione potrebbe arrivare a inizio marzo, quando si giocheranno in contemporanea Dubai e Acapulco; poi Roger avrà in scadenza le vittorie di Indian Wells e Miami.
Alle spalle dei due fenomeni si fa largo con merito Marin Cilic. Grazie al piazzamento in finale il croato supera Grigor Dimitrov, Alexander Zverev e Dominic Thiem, divenendo terzo, suo best ranking.
Esce dai primi dieci dopo quasi cinque anni (vi figurava ininterrottamente dal maggio 2013) Stan Wawrinka, semifinalista l’anno scorso (15; – 7). Il crollo dell’elvetico consente a Pablo Carreno Busta (10; + 1) di rientrare nell’elite mondiale e favorisce, tra gli altri, Sam Querrey, il quale, nonostante l’uscita al secondo round, ottiene il career high con il dodicesimo posto (+ 1).
Fra i top twenty in risalita Nick Kyrgios, pur fermatosi agli ottavi (14; + 3), e Tomas Berdych, giunto nei quarti (16; + 4). Poco più in basso spicca il boom dei due inattesi semifinalisti down under, Kyle Edmund, ventiseiesimo (+ 23), e Hyeon Chung, ventinovesimo (+ 29): per entrambi si tratta del primato personale, stabilito anche da Tennys Sandgren, spintosi ai quarti (55; + 42), e Marton Fucsovics, negli ottavi (63; + 17).
Per quanto riguarda gli italiani, il piazzamento negli ottavi fa salire tre gradini a Fabio Fognini, ora ventiduesimo. Dietro a Paolo Lorenzi (46; – 2) ecco ancora Andreas Seppi (78; – 2), che rischiava di scivolare oltre la centesima piazza e invece ha confermato il quarto round di dodici mesi fa. Alle spalle dell’altoatesino troviamo Thomas Fabbiano (79; – 6), Marco Cecchinato (99; + 4), Matteo Berrettini (128; + 2), Stefano Travaglia (133; – 1), Alessandro Giannessi (157; + 3) e Simone Bolelli (172; + 1). Tra i duecento entrano Lorenzo Sonego (173; + 46) e Salvatore Caruso (185; + 25), bravi a superare le qualificazioni del primo Major stagionale e, nel caso di Sonego, anche un turno in main draw.
I top ten del ranking ATP:
1 Rafael Nadal, 2 Roger Federer, 3 Marin Cilic (+ 3), 4 Grigor Dimitrov (- 1), 5 Alexander Zverev (- 1), 6 Dominic Thiem (- 1), 7 David Goffin, 8 Jack Sock (+ 1), 9 Juan Martin Del Potro (+ 1), 10 Pablo Carreno Busta (+ 1).
Una leadership senza se e senza ma, suffragata dall’agognato primo titolo Slam. Caroline Wozniacki torna oggi numero uno WTA dopo sei anni, scavalcando Simona Halep, da lei sconfitta nella finale degli Australian Open. La danese si era già issata in vetta per 67 settimane tra l’ottobre 2010 e il gennaio 2012 (con la sola interruzione di sette giorni nel febbraio 2011, quando l’aveva superata Kim Clijsters), ma il suo primato era stato oggetto di lunghe discussioni, dato il puntuale fallimento nei Major. La riconquista odierna della cima, dovuta al più prestigioso successo in carriera, non ha invece alcuna ombra e può essere goduta in pieno dalla tennista di Odense, che sorpassa l’ex regina per 250 punti (7965 a 7715).
Avvicendamento anche sul gradino più basso del podio, con Elina Svitolina, giunta nei quarti, che si mette alle spalle Garbine Muguruza, uscita al secondo turno. Subito dietro, Venus Williams paga pesantemente l’eliminazione al debutto (dodici mesi or sono si era spinta fino al match clou), scivolando dal quinto all’ottavo posto. Le vanno davanti Karolina Pliskova, Jelena Ostapenko e Caroline Garcia: le ultime due stabiliscono i rispettivi career high con la sesta e la settima posizione.
Fra le top ten rientrano la semifinalista Angelique Kerber (nona, + 7) e la francese Kristina Mladenovic (decima, + 1): a lasciare loro spazio sono Johanna Konta (undicesima, – 1) e Coco Vandeweghe, che precipita al diciottesimo posto (- 9), dato che nella scorsa edizione aveva raggiunto il penultimo atto.
A livello prime venti risale Madison Keys, arrivata nei quarti (14; + 6), mentre migliorano il record personale Ashleigh Barty (16; + 1), Magdalena Rybarikova (19; + 2) e soprattutto Elise Mertens, che con la semifinale diviene ventesima (+ 17).
Bene anche Anett Kontaveit (26; + 7), Carla Suarez Navarro (32; + 7), Maria Sharapova (41; + 7), Aliaksandra Sasnovich (46; + 10), Naomi Osaka (53; + 19), Petra Martic (58; + 23), Magda Linette (60; + 14) e Denisa Allertova (86; + 44). Giù, invece, Mirjana Lucic-Baroni (67; – 37), Mona Barthel (77; – 24) e Jennifer Brady (95; – 30). Da notare l’uscita dalla classifica di Serena Williams, che non gioca dal centro a Melbourne del 2017.
Tra le azzurre, continua la risalita di Camila Giorgi, sessantatreesima (+8). Seguono Francesca Schiavone (90; + 3), Sara Errani (141; – 9), Roberta Vinci (147; – 5), Jasmine Paolini (158; – 2) e Deborah Chiesa (185; 0).
Le top ten del ranking WTA:
1 Caroline Wozniacki (+ 1), 2 Simona Halep (- 1), 3 Elina Svitolina (+ 1), 4 Garbine Muguruza (- 1), 5 Karolina Pliskova (+ 1), 6 Jelena Ostapenko (+ 1), 7 Caroline Garcia (+ 1), 8 Venus Williams (- 3), 9 Angelique Kerber (+ 7), 10 Kristina Mladenovic (+ 1).
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