Si chiama Marta Kostyuk e la carta d’identità recita che è nata in Ucraina il 28 giugno del 2002. Lo scorso anno la tennista di Kiev si è imposta nell’Australian Open junior diventando la più giovane vincitrice dal torneo di Wimbledon vinto da Laura Robson nel 2008, guadagnandosi anche l’invito a partecipare alle qualificazioni dello Slam australiano edizione 2018.
Kostyuk, che nel frattempo ha vinto il primo titolo in carriera ed è appena fuori dalle prime 500 del mondo, ha compiuto oggi una grande impresa contro Arina Rodionova, nona favorita del tabellone di qualificazioni e destinata alla vigilia a dominare lo spot di tabellone che vedeva anche la nostra Jasmine Paolini, eliminata da Barbara Krejcikova con un netto 6-2 6-1.
Ebbene, Marta ha sorpreso tutti: 4-6 6-3 6-3 ottenuto dopo un primo set equilibrato ma difficile, deciso perché ad un certo punto la tensione ha avuto il sopravvento. “Ero tesissima e non consideravo che avevo il vento ad infastidirmi” ha detto poi, “ho fatto 2 doppi falli dal 15-15 e lì è finito il set”. In tutta risposta, il suo agente Ivan Ljubicic le spiegava come fare in quei determinati momenti del match.
L’allenatore di Roger Federer è anche l’agente della giovanissima ucraina da oltre un anno, e mentre rientravano nella players lounge le raccontava alcuni segreti per come vivere meglio quelle situazioni. Oltre a quel frangente, c’è stato un terzo set da fiato sospeso: Kostyuk aveva preso il largo, ma sul 5-1 si è vista una chiamata pessima di un giudice di sedia a cancellare uno dei tre match point mancati. È andata nel panico e ha passato due game senza quasi respirare, col volto più teso di una corda di violino. Sul 5-3, Rodionova le ha dato una grande mano in 2 punti, ma sul match point Kostyuk ha preso coraggio per tirare un ultimo rovescio lungolinea vincente.
Ljubicic dalle tribune è corso di sotto per andare a complimentarsi con lei: “Facile, no?”. Kostyuk ha sbuffato e sorriso nello stesso momento, tirando un enorme sospiro di sollievo. Al prossimo turno una tra Jamie Loeb e Daniela Seguel.
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