Come sta la caviglia?
Sento ancora dolore e non ho potuto allenarmi più di tanto. Durante il match non ci pensavo, avevo una grande fasciatura e non ci pensavo. Sono felice di essere riuscita a muovermi come volevo, ho fatto il mio gioco, non posso che essere felice.
Più andassi avanti e più giocavi meglio, hai provato anche tu questa sensazione?
All’inizio era la parte complicata perché non sapevo come avrebbe reagito. Dopo pochi game mi sono detta di essere fiduciosa
Come giudichi questa partita in base alle tue aspettative?
Ho giocato molto meglio di quello che mi aspettassi. Gioco molto solido. Risposta soprattutto ottima. Tante cose sono andate bene.
Che tattica avevi pensato per la partita di oggi?
Non pensavo a qualcosa di speciale. Volevo fare il mio gioco e aprire il campo stando vicino alla linea di fondo. Ho voluto essere aggressiva anche chiudendo i punti in lungolinea, cosa che ho fatto diverse volte.
Sei qualificata al terzo turno, hai testato la tua caviglia, come ti senti anche a livello di fiducia?
Non sono al 100%, sicuro. Ma mi sento abbastanza bene, non ho nulla da perdere. Devo stare attenta coi movimenti, muovermi e sentire la palla.
Hai rivisto il momento dell’infortunio?
Ho rivisto l’immagine, l’ho fatto. Mi sono davvero spaventata. Il medico mi ha detto che sono stata veramente fortunata a non essermi fatta nulla di veramente male.
Sei tra le giocatrici che è da più anni ai vertici, quasi una veterana.
No dai, ho appena 26 anni! Mi sento con più esperienza, più solida e forte mentalmente. Sono una persona diversa dentro e fuori dal campo. Sono curiosa di sapere cosa il futuro ha per me.
Tempo fa, quando tu e altre giocatrici si facevano avanti nel circuito, si diceva che le giovani non avevano alcun timore reverenziale. Ora come ti sembra la situazione?
Uguale, non hanno alcun timore di giocare con le più forti, non hanno nulla da perdere. Ora sono molto forti, molto alte, potenti. Tutto è possibile, le giovani possono fare grandi risultati, allo stesso modo le più esperte. Il tennis femminile ora è bello anche per quello, non hai chi domina, non hai una o due giocatrici che vincono tutto, è molto interessante per tutti, anche per il pubblico.
Hai un qualche motivo per cui da Shenzhen ti piace esultare con il pugno chiuso e quel sorriso così particolare verso il tuo box?
È venuta fuori dal nulla, davvero. Nel secondo turno l’ho fatto, istintivamente, e da lì ho continuato a vincere quella settimana. Qui però non l’ho fatto al primo turno, non me la sentivo (ride, nda), ma oggi invece ero felicissima e l’ho rifatto.
Dici che potrà diventare un piccolo segno distintivo?
Ah se non mi dimentico ancora sicuro!
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