[2] C. Wozniacki b. J. Fett 3-6 6-2 7-5
Una impaurita, spenta e opaca Caroline Wozniacki, approfittando della tensione della sua avversaria, è al terzo turno dell’Australian Open. Tutto quello che non si dovrebbe vedere da chi dovrebbe essere la netta favorita di questo quarto di tabellone, ma Jana Fett, numero 119 del mondo, avanti 5-1 40-15 al terzo set, ha dilapidato tutto.
Sul primo match point un rovescio in palleggio è terminato abbondantemente lungo, cadendo nella trappola di una Wozniacki che mai avrebbe voluto spingere in quel momento. Sul secondo l’errore più grave, quando la numero 2 del seeding aveva il braccio bloccato e colpiva palle lente, corte, che rimbalzavano prima della linea del servizio e per poco venivano bloccate dal nastro. In questo concerto di paure, la croata dimenticava di fare dei passi avanti e l’ultimo rovescio finiva a metà rete.
Lo spettacolo, fin lì tutto sommato piacevole, è diventato di bassissimo livello. Wozniacki rientrava grazie alle paure avversarie. Passato il peggio, aveva ripreso un minimo di fiato e con un po’ di esperienza portava all’errore l’avversaria, sempre più immersa nei suoi pensieri, consapevole che l’occasione era gigantesca e l’averla mancata sarà un incubo ricorrente per tutto il prossimo mese.
È finita così, mentre Wozniacki rientrava e sorpassava sul 6-5 a causa di un doppio fallo della 119 del mondo sul 30-40 e poi chiudeva, alzando le braccia al cielo, riprendendo vita e ringraziando la buona sorte. Oggi per lei c’è stato quello e poco altro.
[Q] L. Kumkhum b. B. Bencic 6-1 6-3
Sorpresona sull’Hisense Arena, dove Belinda Bencic non è riuscita a dar seguito alla vittoria contro Venus Williams, colpita da 30 vincenti di una estremamente convincente Luksika Kumkhum che ancora una volta dimostra come da queste parti trovi modo di ispirarsi.
La giocatrice di Chantharburi, località a 245 chilometri da Bangkok, nella zona orientale della Tailandia, ha un tennis bimane che da queste parti trova sempre modo di produrre exploit a ripetizione, come quando nel 2014 superò Petra Kvitova, lo scorso anno che sfiorò l’impresa contro la sua grande amica Naomi Osaka, contro cui andò a servire per il match ma finì per perdere 7-5 al terzo.
Quest anno è partita dalle qualificazioni, nel tentativo di rientrare nelle prime 100 dopo essere addirittura scivolata fuori dalla top-200, e lungo il cammino ha eliminato anche la nostra Sara Errani, sommergendola di vincenti nella seconda frazione. Arrivata nel main draw ha battuto prima Johanna Larsson e poi la piccola impresa contro la giocatrice che aveva vinto più di tutte da metà settembre a oggi, con 30 vittorie su 33 partite disputate.
Dominio assoluto nel primo set, andamento molto simile nel secondo. La svizzera ci metteva del suo, ma quelle traiettorie, quei fendenti e quel tennis così atipico hanno contribuito a creare la sorpresa e a portarla al settimo cielo, perché al terzo turno affronterà Petra Martic: l’obiettivo del quarto turno non è neppure un miraggio.
A. Cornet b. [12] J. Goerges 6-4 6-3
Nuova sorpresa: si interrompe a 14 la striscia di vittorie consecutive di Julia Goerges. La tedesca è stata sconfitta 6-4 6-3 contro Alizé Cornet.
(aggiornamenti a breve)
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