[2] C. Wozniacki b. [30] K. Bertens 6-4 6-3
Tutto molto più semplice per Caroline Wozniacki, che dopo l’enorme spavento di due giorni fa contro Jana Fett ha avuto una partita abbastanza agevole contro Kiki Bertens. 6-4 6-3 il punteggio finale maturato appena dopo la mezzanotte, al quarto match point. La sensazione però è che contro una grande colptrice la numero 2 del mondo possa andare in difficoltà su una superficie veloce come quella della Rod Laver Arena.
Il primo set si era messo piuttosto bene, e anche nonostante il break subito su 5-3 è riuscita comunque ad arrivare alla chusura con un break a zero propiziato tra l’altro anche da un pregevole lob. Nel secondo set invece l’allungo sul 3-0 è bastato perché Bertens, pur spingendo bene e creandosi alcune chance non è mai rientrata nel punteggio. La danese ha chiuso al nono game, al quarto match point. Al quarto turno avrà Magdalena Rybarikova.
[4] E. Svitolina b. [Q] M. Kostyuk 6-2 6-2
Finisce la favola di Marta Kostyuk, la quindicenne che si è spinta al terzo turno dell’Australian Open ritoccando una piccola serie di record di precocità, dopo essere partita dalle qualificazioni. A fermare la corsa della giocatrice classe 2002 la connazionale, al momento ben più famosa, Elina Svitolina.
Contro la numero 4 del mondo, lei che dopo questo torneo diventerà una giocatrice dentro le prime 250 WTA, ha rimediato appena 4 gam, cedendo 6-2 6-2, e in conferenza stampa la prima cosa che ha detto è stata: “Mi sa che devo chiedere a Svitolina quanto sia costata l’ora di tennis, perché mi ha dato una bella lezione gratuita”. Era dispiaciuta, forse si era messa qualche aspettativa particolare, o forse come ha dichiarato: “So di poter giocare molto meglio di così. Ero molto delusa, non ho mostrato neppure il 10% di quello che posso fare, per questo una volta rientrata negli spogliatoi sono scoppiata a piangere. C’era mia madre lì, mi diceva che si aspettava esattamente questo genere di partita, ma da questo match ho capito che posso giocare contro chiunque”. Uno dei problemi, per lei, è stato il servizio: “Ma già sulla Margaret Court Arena avevo qualche difficoltà, solo che sulla Rod Laver Arena sembra tutto più grande”. Inoltre, il caldo: “Sono calata tantissimo a livello di energia, match dopo match. Alla lunga questo clima di sfinisce. Oggi mi sono un po’ adattata nel secondo set, ma era troppo tardi. Credo ci fossero circa 40 gradi, la superficie era tranquillamente a 70.
Elina Svitolina è al primo ottavo di finale Slam a Melbourne e ora il tabellone sembra favorirla: Denisa Allertova agli ottavi, una tra Elise Mertens (favorita) e Petra Martic ai quarti. La strada per la prima semifinale è tracciata, tocca a lei seguirla. Intanto però, non poteva non spendere belle parole per l’impresa della sua connazionale: “Sono fiera di lei. Ha fatto qualcosa di incredibile. Già vincere un match nelle qualificazioni sarebbe stato bellissimo, due sarebbe stato incredibile, tre e entrare nel main draw è stato straordinario. Poi vincere due match giocando un gran tennis… È stata fantastica. Credo si ricorderà questo momento per il resto della vita. Anche io, lo ammetto: era strano giocare questa partita, adesso, al terzo turno di uno Slam. Per cui davvero, bellissimo momento”.
Riguardo invece al ruolo di favorita di quel quarto di tabellone, l’ucraina ha detto: “Effettivamente non potevo arrivare in condizioni migliori di così. Sono felice che ho cominciato l’anno con sole vittorie finora. Ogni partita è difficile quando giochi un torneo dello Slam. Già a Parigi mi dissero che ero la favorita per la vittoria finale perché tante teste di serie erano cadute. Questo mi aggiunge pressione ma sono cose che non mi passano per la testa mentre gioco”.
[32] A. Kontaveit b. [7] J. Ostapenko 6-3 1-6 6-3
Un po’ frenata da un problema fisico, un po’ vittima di tanta aggressività da parte di Anett Kontaveit, anche Jelena Ostapenko è costretta a lasciare l’Australian Open. La lettone a conti fatti ha faticato sul 3-3 nel terzo set, quando un lungo game di servizio è stato giocato in apnea totale, servendo molto piano e cercando di salvarsi alla sua maniera, attaccando. Questa volta il piano non è riuscito, nonostante alcuni regali della numero 32 del seeding. Prime di servizio a 120 all’ora e una coscia sinistra vistosamente fasciata fin dalla fine del primo set hanno delineato un quadro molto complicato per la campionessa del Roland Garros, che se all’inizio aveva le classifiche difficoltà alla battuta dal secondo parziale sembrava essere comunque in grado di far sua la partita.
Il 6-1 nel secondo parziale aveva riportato alla mente le tante battaglie vinte al terzo nel 2017, ma la sua avversaria fin dall’inizio della frazione decisiva si era rimessa in carreggiata. Accelerazioni ed errori, vincenti e momenti di sconforto. Lo scontro baltico viveva su un’altalena di plurime sensazioni, capitolate poi nel settimo game: Ostapenko rientrava da 15-40, annullava in tutto 5 palle break ma a sua volta mancava 4 chance di 4-3. Alla fine la risposta di rovescio dell’estone era buona e c’era l’allungo, poi confermato, che ha spaccato definitivamente l’incontro.
Sul 5-3, in risposta, è riuscita subito a farsi pericolosa, tenendo le prime accelerazioni dell’avversaria e conducendola all’errore. Il pubblico ormai era dalla sua al primo match point un nuovo errore di dritto della lettone le ha regalato il quarto turno in una parte di tabellone aperta a tante soluzioni. Adesso Kontaveit avrà Carla Suarez Navarro: la vincitrice, molto probabilmente, Caroline Wozniacki.
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