Australian Open

Australian Open: Nadal soffre ma sopravvive a Schwartzman

[1] R. Nadal b. [26] D. Schwartzman 6-3 6-7(4) 6-3 6-3

Solo tre giocatori hanno vinto più match agli Australian Open di Rafa Nadal: Roger Federer (89), Novak Djokovic (60), Stafan Edberg (56). Con una vittoria nel quarto turno odierno, Rafa non solo si porterebbe ad una sola lunghezza da Edberg, ma otterrebbe anche l’undicesima qualificazione ai quarti dello Slam down under, garantendosi la certezza matematica di rimanere al numero uno del ranking mondiale. Sebbene non abbia giocato alcuna partita prima dell’inizio di questo torneo, Rafa ha finora demolito i suoi avversari apparendo in ottima forma.

Va detto che nessuno tra Victor Estrella Burgos, Leonardo Mayer e Damir Dzumhur aveva la benché minima possibilità di poterlo impensierire e dunque è difficile essere certi di quale possa essere il reale stato di forma del campione di Manacor. Dall’altra parte della rete, Rafa trova il venticinquenne argentino Diego Schwartzman, numero 26 del ranking mondiale, capace l’anno scorso di raggiungere i quarti di finale dello US Open prima di cedere in tre set a Pablo Carreno Busta.

Nei tre precedenti, due giocati sulla terra di Acapulco e Monte Carlo, uno sul cemento dell’Arthur Ashe, Nadal non ha mai ceduto un set, concedendo solo un tie-break. L’inizio del match è caratterizzato da uno Schwartzman molto propositivo. Il giocatore argentino sa di dover di resistere sulla diagonale di rovescio e di dover servire con ottime percentuali per mascherare le croniche difficoltà sulla seconda di servizio. Sebbene il parziale segua la regola del servizio, Schwartzman è il primo ad attaccare andando a palla break sul 2-2 e portandosi 0-40 nel successivo game di servizio dello spagnolo.

Diego non riesce a capitalizzare l’occasione, avendo molto da recriminare soprattutto sulla terza palla break nella quale costruisce meticolosamente il punto prima di sbagliare un facile rovescio. Come spesso accade, l’opportunità persa ha immediate ripercussioni. Un pallonetto di Schwartzman atterrato un millimetro oltre la linea consente a Nadal di andare a palla break; Rafa non si fa pregare, converte e tiene agevolmente il successivo turno di battuta prendendo il primo set con il punteggio di 6-3. Al di là delle opportunità sprecate Schwartzman ha ben poco da rimproverarsi avendo servito 7 aces e tirato 11 vincenti. L’unico dato negativo della sua partita è finora costituito dai i punti vinti sulla sua seconda di servizio che si attestano poco al di sopra del 30 per cento. Il secondo set inizia con un game fiume nel quale Nadal riesce a strappare il servizio al quarto tentativo. Schwartzman però non si da per vinto e approfitta delle odierne difficoltà di Rafa che serve male e commette molti più gratuiti del solito (21 solo nel secondo set, 52 a fine partita). Un meraviglioso dritto lungo linea restituisce il break all’argentino che, sebbene ceda nuovamente la battuta nel game successivo, impatta sul 4-4 costringendo Nadal agli straordinari. L’undicesimo game del secondo parziale è senza dubbio il più bello del match: Schwartzman fa tutto quello che è nelle sue possibilità ma Rafa è un muro, frustrando ogni tentativo del venticinquenne argentino che è costretto a capitolare con un errore di rovescio. Sembra tutto finito, tuttavia Rafa non riesce a tenere un turno di servizio. Schwartzman vince due scambi serrati con il dritto e si porta al tie break dove domina Nadal con il punteggio di 7-4. Il parziale vinto dall’argentino esalta la Rod Laver Arena che comincia a sperare in un match lungo e possibilmente epico. Nadal, d’altra parte, non è d’accordo. Lo spagnolo sistema le percentuali al servizio e inizia a martellare sul rovescio dell’avversario, elevando il suo tennis livello ad un ritmo che Schwartzman non può tenere. Il break, ottenuto nel quarto gioco, indirizza il parziale sui binari giusti: Nadal concede solo due punti al servizio portando a casa il parziale con il risultato di 6-3. Così come i tre set precedenti, il quarto parziale è molto equilibrato anche se è Nadal a vincere tutti i punti importanti. Nel secondo gioco Schwartzman ha cinque possibilità per portarsi in vantaggio di un break ma non ne concretizza una. A dimostrare il fatto che è estremamente improbabile vincere un match in cui si convertono solo 3 palle break su 18, Nadal strappa il servizio alla prima occasione disponibile e, seppur continuando a soffrire più del dovuto nei suoi turni di battuta chiude l’incontro con il punteggio di 6-3 6-7 (4) 6-3 6-3 in poco meno di quattro ore. Mentre Diego Schwartzman lascia il campo accompagnato da una meritata ovazione della Rod Laver Arena, nell’intervista post-partita Nadal elogia i notevoli miglioramenti al servizio del tennista argentino, dicendosi felice di aver giocato un match così duro. “Partite come queste mi dimostrano che fisicamente sono a posto” ha confessato Rafa che nei quarti di finale troverà Marin Cilic.

Angelo Lo Conte

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