[2] R. Federer b. [6] M. Cilic 6-2 6-7(5) 6-3 3-6 6-1

Roger Federer vince la finale degli Australian Open 2018 battendo Marin Cilic con il punteggio di 6-2 6-7(5) 6-3 3-6 6-1. Si è trattato di una finale indoor, la prima nella storia del torneo australiano, giocatasi al coperto a causa delle estreme condizioni meteo che, durante la giornata odierna, hanno fatto registrare i 39 gradi centigradi conditi dal 40% di umidità. Roger ha giocato un’ottima partita apparendo più veloce, più penetrante e più solido del numero 6 del mondo; un assassino silenzioso che ha saputo navigare i momenti più difficili del match con una varietà di gioco e con una calma quasi sovrannaturale. Cilic, d’altro canto, ha messo in grande difficoltà il numero due del mondo, riuscendo ad attaccarlo sulla diagonale di rovescio e portando il match ad un quinto set molto più combattuto di quanto non dica il punteggio.
La finale odierna è stata il re-match dell’ultimo atto di Wimbledon 2017, quando Federer vinse in tre set una partita invero condizionata da problemi fisici del ventinovenne croato (vesciche). Prima di oggi, i due si erano già incontrati nove volte in carriera, 4 a livello di Slam. 8-1 il bilancio in favore di Federer con Cilic vincitore soltanto in occasione della semifinale dello US Open 2014, quando annientò Roger in tre set prima di conquistare il torneo nella finale contro Nishikori. Va detto che Cilic era andato vicino alla vittoria contro Federer anche in occasione del quarto di finale a Wimbledon 2016 quando ebbe match point prima di soccombere 6-3 al quinto. Federer arrivava a questa finale senza aver perso l’ombra di un set. Un tie break contro Struff e due set tirati contro Berdych sono stati gli unici highlights di un torneo finora trascorso pienamente in cruise control. Cilic d’altra parte aveva lasciato set contro Pospisil e Carreno Busta, prima di trovarsi in svantaggio di 2-1 contro Rafa Nadal nei quarti di finale. Oltre che il ventesimo slam di una carriera irripetibile, la vittoria in questo torneo è anche la numero 96 nel tour per il campione svizzero, secondo posto all time dietro Jimmy Connors (109).
Il tema tattico della partita è piuttosto semplice: Cilic deve servire in modo ottimale e spingere al massimo con il dritto. Federer deve tenere sulla seconda di servizio ed evitare di soffrire sulla diagonale di rovescio.

Con Cilic al servizio, Federer inizia il match in modalità super-aggressiva. Dopo aver impattato sul 30 pari, Roger si procura la prima palla break dell’incontro grazie ad una risposta di rovescio e strappa il servizio a seguito di uno smash sbagliato dal ventinovenne croato. Dopo aver tenuto il servizio a zero, Federer si guadagna altre tre palle break a scapito di un Cilic che vive un inizio di finale da incubo. Il croato annulla la prima con il dritto, ma deve capitolare sulla seconda quando costretto a forzare lo scambio e ad affossare un dritto in rete: 3-0. Anche per gli altissimi standard federeriani questo inizio di match è straordinario. Lo svizzero non sbaglia nulla, fa una caterva di vincenti con il dritto ed è praticamente ingiocabile al servizio. Federer vince il 91% dei punti sulla prima e l’83% sulla seconda, chiudendo il primo set con il punteggio di 6-2 dopo soli 24 minuti.

Nel secondo set Roger sembra abbassare il ritmo anche a causa di un ritrovato Cilic che serve meglio e sbaglia meno. Federer salva due palle break nel secondo game prima di procurarsi una opportunità nel game successivo, annullata da Cilic con l’aiuto del falco. Sebbene Cilic appaia molto più centrato, Federer è molto aggressivo in risposta e quando il ventiseienne croato serve la seconda di servizio, risponde tre metri dentro il campo. Cilic annulla una nuova palla break nell’ottavo game, questa volta con un ace. Quasi d’improvviso, Federer si trova per la prima volta sotto pressione nel decimo gioco, quando con un doppio fallo manda Cilic ad un inaspettato set point. Sebbene Roger riesca a salvarsi grazie ad un errore di Cilic e due servizi vincenti, si ha l’impressione che la partita stia girando. Cilic dimostra una ritrovata profondità di colpi e attacca con il dritto sul rovescio di Federer, che è spesso costretto sulla difensiva. Nel tie break è Roger a conquistare il primo mini-break con un dritto vincente, ma una risposta fulminea e una bordata con il dritto del croato valgono il contro sorpasso e il pareggio nel conto dei set.

All’inizio del terzo parziale Cilic, galvanizzato dalla vittoria del tie break, sembra comandare il gioco mentre Federer soffre la profondità dei colpi del tennista croato. Il parziale segue la regola del servizio fino al sesto gioco quando Roger un po’ inaspettatamente, si porta sullo 0-40 servizio Cilic. Il ventinovenne croato salva la prima palla break ma cede fatalmente la seconda con un sanguinosissimo errore di dritto. È quanto basta a Federer per vincere il set. Il giocatore svizzero cede due punti nei due successivi turni di battuta e porta a casa il terzo parziale con un ace.

Ad inizio quarto set Roger sente che il traguardo è vicino e torna a portare pressione costante al servizio di Cilic. Il giocatore croato commette qualche errore di troppo e concede subito il break affossando in rete uno slice di rovescio. Federer tiene i suoi turni di servizio facendo serve and volley e ha anche una ulteriore palla break nel terzo gioco annullata da Cilic con un ace. Nel sesto gioco inaspettatamente Roger gioca un game orrendo inanellando due gratuiti di rovescio e un doppio fallo. Cilic capitalizza alla prima occasione e riporta il parziale in parità. Gli schemi sembrano essere saltati: Marin salva una palla break prima di andare 15-40 sul servizio di Federer. La prima palla break è vanificata da un dritto lungo, la seconda da una risposta di rovescio in corridoio. Dopo che Federer vanifica per due volte la possibilità di portarsi sul 4-4, Cilic brekka alla terza occasione con un vincente di dritto. Il giocatore croato tiene a zero portando la finale al quinto set.

Nel gioco iniziale del parziale decisivo Cilic ha due palle break. Quando entra nello scambio con il dritto il croato è terrificante e Roger non è aiutato dalla sua bassissima percentuale di prime. Roger si salva con un servizio vincente (accompagnato da urlo liberatorio in tedesco) e con un rovescio strettissimo. Nel game successivo Cilic commette due doppi falli e regala una palla break a Federer che ne approfitta e conferma il break tenendo un difficilissimo game in risposta nel quale Cilic tira qualsiasi cosa gli passi davanti. Dopo due games in cui il servizio la fa da padrona, nel sesto gioco Federer ha due break points che sanno tanto di match point; il primo è quello giusto, Cilic affossa un dritto in rete e Federer sale 5-1. A questo punto l’ultimo turno di servizio è una formalità e Federer chiude al primo match point, con Cilic che chiama un falco rassegnato, un po’ come Nadal lo scorso anno.

Ci sarà tempo per glorificare l’incredibile impresa del campione svizzero, ormai da tempo entrato più nella leggenda che nella storia. Qui si renda l’onore delle armi ad un Cilic che forse ha pagato caro quel brutto ingresso nel match. Forse avrà dei rimpianti il croato, ma come si può affrontare a cuor leggero una leggenda che ha vinto qualsiasi cosa gli passasse per la testa?

 

 

Angelo Lo Conte

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