Agnieszka Radwanska è un fenomeno sotto tanti aspetti. Fisico minuto, pochi muscoli ma tanta dedizione, visione e qualità nel proprio gioco che l’hanno spinta a lottare alla pari in tutti questi anni contro giocatrici più potenti e con un gioco maggiormente aggressivo del suo. Oltretutto, qualità non da sottovalutare, la polacca ha la capacità naturale di creare spettacolo con colpi improvvisi, smorzate calibrate alla perfezione, sequenze di giochi di polso che ad alti livelli non sono comuni. Non c’è dunque da sorprendersi se negli ultimi 5 anni sia lei la vincitrice del colpo dell’anno WTA, c’è semmai da chiedersi se non ci fossero avversarie più meritevoli.
Per quanto riguarda il 2013 nulla da dire, ma anche nel 2014 la veronica fu molto ben eseguita.
Persino nel 2015 la scelta è condivisibile: forse ci sono stati colpi conclusivi migliori di questo, ma tutto il punto è stato manovrato in maniera magistrale. 3 i rovesci da segnalare: il primo dal centro, altri due a colpire le righe di fondo, poi l’attacco di dritto a prendere campo e togliere il tempo alla ceca, infine la chiusura sotto rete con il solito ricamo.
Per quanto riguarda il 2016 e (soprattutto) il 2017 invece ci sono diversi dubbi.
Lo scorso anno Kristen Flipkens ha compiuto un gesto tecnico incredibile vincendo un punto con un passante giocato da dietro la schiena contro Krystina Pliskova a Seoul, eppure a vincere fu il passante (comunque difficile da agganciare e rimettere in campo) di Aga contro Monica Niculescu. Bel gesto, bellissima resa, ma il colpo della belga meritava molto più del 10% dei voti totali e probabilmente avrebbe meritato il titolo simbolico. Qui il video delle contendenti nel girone finale
Quest anno il premio è stato assegnato ad un colpo abbastanza simile al 2016. Sempre Radwanska che da una fase difensiva indovina l’unico (probabilmente) angolo per piazzare un passante molto complicato contro Julia Goerges. Anche qui però viene il dubbio che i fan non abbiano scelto il colpo realmente più bello ma abbiano pensato più a votare per la loro preferita (e Radwanska ha vinto per 6 edizioni di fila il premio per la giocatrice più amata dagli appassionati) perché questo genere di soluzione
è in contrasto con un colpo da sotto le gambe perfettamente eseguito da Daria Kasatkina a Toronto contro Roberta Vinci
eppure, come è stato per Flipkens, la russa ha beccato appena il 10% dei voti. Alla fine il risultato è identico: se devono essere i fan a scegliere, può succedere che non sempre il vincitore o la vincitrice rispecchino realmente la soluzione migliore. Per cui se Radwanska rimane comunque un profilo che può regalare magie in campo, non è detto che altre giocatrici non possano fare altrettanto, o che le loro soluzioni siano di minore qualità solo perché non sono altrettanto note.
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