La prima settimana della nuova stagione tennistica è sempre più vicina. Per quello che riguarda la WTA le partite cominceranno addirittura questa domenica: Brisbane, torneo di categoria Premier, avrà la finale femminile di sabato e dunque il 31 dicembre molte faranno già il loro esordio. Garbine Muguruza si trova proprio nel Queensland e dopo il bye all’esordio comincerà la sua corsa al numero 1 del mondo. Con lei, in corsa anche le altre due giocatrici che compongono il podio del ranking WTA: Simona Halep, attuale leader, e Caroline Wozniacki, al momento numero 3. Chi sarà numero 1 tra una decina di giorni, dunque, otterrà anche la prima testa di serie nel Major down under, fatto che sarebbe una novità per Halep e Muguruza mentre rappresenterebbe un ritorno per Wozniacki dopo 6 anni (ultima volta proprio a Melbourne, nel 2012) e che completerebbe l’ottimo percorso iniziato a febbraio 2017.
All’apparenza partono quasi tutte alla pari, vista la differenza minima che c’è tra la prima, Halep, e la terza, Wozniacki: appena 160 punti (6175 della rumena contro 6015 della danese, 6135 quelli della spagnola). Bisogna però vedere come cambierà la classifica senza i punti ottenuti nella prima settimana del 2017 e considerare le limitazioni relative al sedicesimo risultato di ciascuna per capire come comunque Halep abbia un importante vantaggio e per essere passata sia Muguruza che Wozniacki devono comunque arrivare in finale. Vediamo intanto il dettaglio di come sarà il ranking all’inizio della prossima settimana:
1 Simona Halep 6175 – 30 (punti ottenuti nella prima settimana del 2017) + 1 (17° risultato che entra nella composizione del ranking) = 6146
2 Garbine Muguruza 6135 – 185 (punti ottenuti nella prima settimana del 2017) + 55 (17° risultato che entra nella composizione del ranking) = 6005
3 Caroline Wozniacki 6015 [16° risultato: 100] = 6015
Da 160 punti di distacco ora ce ne sono appena 141, ma è aumentato il vantaggio dell’attuale leader del ranking.
Per la danese abbiamo usato una dicitura diversa perché i 60 punti che ha ottenuto lo scorso anno ad Auckland (i quarti di finale) non sono più nel totale dei suoi 6015 punti perché al di sotto dei 16 migliori risultati. Questo vuol dire che non perderà 60 punti, ma al tempo stesso dovrà fare meglio del 16° risultato per aggiungere qualcosa. Partecipando ad Auckland, torneo International, dovrà per forza raggiungere le semifinali e tenere conto che dei 280 punti in palio ne potrà guadagnare appena 180. Per quanto riguarda la rumena, giocando anche lei un International (Shenzhen) ma dovendo scartare solo 1 punto, potrà aggiungerne fino a 279. La spagnola, infine, all’inizio della settimana si ritroverà scavalcata da Wozniacki ma può contare su un torneo Premier che garantisce 470 punti alla vincitrice. Nel suo caso sarebbero solo 415 visto che 55 saranno già parte del suo ranking.
L’idea migliore, per riassumere quanto detto fin qui, è far vedere una tabella (nostra) su come sarà lo sviluppo round dopo round per ciascuna delle 3. Piccola legenda: le zone verdi indicano quelle dove la giocatrice ha la possibilità di essere numero 1, quella rossa invece indica quale sarebbe il risultato che Halep dovrà ottenere per essere numero 1 al di là di qualsiasi altro risultato (se non riusciste a leggere bene, aprite la tabella in un’altra finestra e apparirà a grandezza naturale).
Come vuole la logica, la linea di Halep è tutta verde perché partendo da numero 1 avrebbe la certezza di essere leader pur perdendo al primo turno se Muguruza e/o Wozniacki non arriveranno almeno in finale.
Come vedete, inoltre, c’è un asterisco nella casella che corrisponde a Muguruza in finale che si ritrova anche nella semifinale di Halep. Entrambe, dovessero terminare la settimana a quel livello dei rispettivi tornei, sarebbero a 6255 punti. L’equilibrio verrebbe spezzato però dalla regola che vuole favorita la giocatrice che ha raccolto più punti tra tornei Slam, Premier Mandatory, Premier 5 e WTA Finals (nel caso ci fossero): Halep, in queste 4 categorie, ha raccolto 5700 punti; Muguruza 5395. Il numero 1 del mondo, quindi, rimarrebbe in mano alla rumena e quel totale (6255) sarebbe valido per la spagnola solo nel caso in cui la numero 1 del mondo attuale venga sconfitta prima delle semifinali. Ora tiriamo anche qui le somme
Halep è numero 1 se
– Muguruza e Wozniacki non raggiungono la finale (Caroline è obbligata a vincere il titolo);
– Ottiene la semifinale (o finale) a Shenzhen e Muguruza non vince a Brisbane;
– Vince il titolo a Shenzhen.
Muguruza è numero 1 se
– Raggiunge la finale a Brisbane e Halep perde prima della semifinale a Shenzhen;
– Vince il titolo a Brisbane e Halep non fa lo stesso a Shenzhen.
Wozniacki è numero 1 se
– Vince a Auckland e Muguruza non arriva in finale a Brisbane e Halep non raggiunge i quarti a Shenzhen.
Come sapete, poi, l’ordine delle teste di serie è importante e in una situazione così livellata come il tennis femminile più che l’importanza di essere numero 1 del seeding conta più vedere le altre sezioni. Nel 2017 solo 6 volte si sono imposte le leader del tabellone (su 57 eventi) e tutti in tornei International, a dimostrazione che oltre a sorprese di varia natura hanno una loro rilevanza anche giocatrici con teste di serie più basse. Serena Williams, se giocherà in Australia, avrà una tra la 22 e la 24, Petra Kvitova può essere avversaria al terzo turno di una tra le prime 7 se finirà nel gruppo 25-32, e tanto altro.
Se finora si è spesso analizzato esclusivamente il raggruppamento 1-4 per capire le semifinali ipotetiche, è il caso di allargare il discorso. 1-2 e 3-4 verranno abbinati per le semifinali, 1-4 e 5-8 per i quarti di finale. Da qui in avanti la faccenda è, sostanzialmente, un incrocio: il gruppo 1-4 verrà abbinato con il 13-16 per il quarto turno, il 5-8 con il 9-12 per la restante sezione di ottavi di finale; il gruppo 1-8 sarà infine abbinato a quello 25-32 per il terzo turno, con il 9-16 assieme al 17-24 a completare i sedicesimi di finale. Per questo è importante sapere quali gruppi avranno le giocatrici sulla carta più pericolose come Julia Goerges, che ha concluso il 2017 con il miglior rendimento della carriera e che al momento sarebbe numero 13 del seeding e destinata ad avere una delle prime 4 in un eventuale quarto turno. Sia lei che Anastasija Sevastova (subito dietro) potrebbero superare Sloane Stephens, numero 12, ma hanno bisogno di vincere i rispettivi tornei: Auckland per la tedesca, Brisbane per la lettone.
Facciamo un salto in avanti e parliamo della zona attorno al limite tra prime 4 del seeding e le immediate inseguitrici. Venus Williams non è in gara, esordirà nel 2018 a Sydney, ma la combinazione della prima settimana ha ottime possibilità di favorirla. Vediamo nel dettaglio la tabella con la solita legenda: il verde indica il risultato che permetterebbe a Pliskova e Svitolina di sorpassare Venus Williams, il rosso quello che porterebbe una delle due (entrambe in gara a Brisbane) al numero 4 del mondo.
Pliskova comincerà la settimana da numero 5, perdendo i 470 punti della vittoria a Brisbane di un anno fa ma guadagnandone 100 (il diciassettesimo risultato del suo ranking). L’unica chance per lei è di confermarsi campionessa, o all’Australian Open sarà nel raggruppamento 5-8. Per l’ucraina invece ci sarebbe la possibilità di fermarsi in finale, a patto di non perdere quella partita contro la giocatrice ceca.
A proposito di ceche, non è ancora certa di una testa di serie Petra Kvitova, numero 29 del mondo (attuale numero 28 del seeding di Melbourne considerando l’esclusione di Svetlana Kuznetsova) ma per scivolare oltre Makarova (ultima testa di serie e non in campo settimana prossima) dovrebbero esserci diversi exploit delle giocatrici al di là della russa. In ogni caso, la sezione 25-32 sarà potenzialmente la più piena di mine vaganti: Dominika Cibulkova (25, ad oggi) è certa di essere testa di serie e non giocando a Brisbane rimarrà in questo gruppo; Shuai Pena (26), come la slovacca ha deciso di riposare una settimana in più; Agnieszka Radwanska (27, ad oggi) deve vincere ad Auckland per superare Daria Gavrilova (24); Kvitova deve raggiungere la finale; Safarova (29) non sarà in campo nella prossima settimana; Mirjana Lucic Baroni (31) rientra in campo dopo 4 mesi di stop e ha discrete probabilità di essere tra le teste di serie; Ekaterina Makarova (32). Tra le escluse, chi ha le maggiori probabilità di entrare sono Shuai Zhang (33), a cui basterebbe la semifinale a Shenzhen, e Anett Kontaveit (34), che dovrebbe arrivare ai quarti a Brisbane.
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