Sabato, ore 14 in Italia: ad Abu Dhabi erano già le 17 e stavano per scattare le ultime qualifiche del mondiale di Formula 1 2017 che avrebbero poi visto Valterri Bottas conquistare la pole position davanti a Lewis Hamilton, neo eletto campione del mondo per la quarta volta in carriera, e Sebastian Vettel, suo rivale per oltre tre quarti del campionato. Nel paddock del circuito si aggirava anche Maria Sharapova, presente ad Abu Dhabi per un evento in serata e che ha passato la giornata a contatto con i motori.
Secondo il calendario dell’ex numero 1 del mondo, però, 24 ore dopo sarebbe dovuta scendere in campo ad Istanbul per un’esibizione contro l’atleta simbolo della Turchia negli ultimi anni: Cagla Buyukakcay, che nel 2016 divenne la prima atleta turca a vincere un titolo WTA, tra l’altro nell’evento di casa ad Istanbul, in uno scenario che si fa fatica ad assimilare ad un semplice WTA International
Lo stadio così pieno lo si era visto solo per Roger Federer, impostosi qui nel 2015. La partecipazione emotiva del pubblico è stata, nel 2016 probabilmente ancora più grande. Cagla (la G non si pronuncia) da quel giorno, pur non essendosi confermata ed essere scivolata fuori dalle prime 150 del mondo dopo un brutto 2017, rimane la prima turca a vincere un titolo in singolare, la prima turca (assieme a Ipek Soylu) ad aver preso parte ad una prova Slam in singolare (Roland Garros 2016), la prima tennista turca ad aver preso parte ad un torneo olimpico. Anche per questo, oltre che per la fama e la notorietà di un’atleta come Sharapova, in Turchia hanno pensato a questo evento che avrebbe garantito successo già dal momento del lancio. I risultati sono stati sensazionali: biglietti introvabili già diverse settimane prima dell’incontro, code per l’ingresso allo stadio fin dalle prime ore del mattino come documenta il nostro amico e fotografo Jimmie in questo tweet.
Sharapova, nel frattempo, proseguiva il suo tour de force. Alle 2 del mattino (ora dell’emirato) era in aeroporto ad Abu Dhabi, verso le 8 (ora turca) è atterrata ad Istanbul. Neppure il tempo di andare a riposare un attimo, perché avendo deciso per una sosta così breve ha accettato di comprimere tutti gli impegni in poche ore: conferenze stampa, impegni con gli sponsor, partita. 15.000 persone hanno assistito all’incontro vinto dalla russa per 7-6 6-0. Al di là del punteggio, però, in occasioni del genere è sempre meglio mostrare il contorno e le particolarità che ci sono state.
Sharapova, anzitutto, ha un po’ voluto allontanare i pensieri e le nubi sul suo futuro. 30 anni, al rientro dopo 15 mesi di squalifica, gli infortuni sempre dietro l’angolo, eppure nel round table del mattino coi giornalisti ha detto: “A dir la verità mi sento ancora piuttosto giovane, penso di avere davanti a me ancora tanti anni di attività”. I suoi fan non possono che sorridere, al momento.
“Star of the year” è la scritta che compare sulla parte bassa del trofeo riservato alla vincitrice di questo match, anche se ovviamente entrambe le giocatrici hanno avuto grandi ovazioni dal pubblico, soprattutto nel momento in cui Sharapova, avvicinandosi agli spalti, ha visto un bambino molto piccolo che urlava verso di lei. La russa si è avvicinata e l’ha salutato.
Oltre allo spettatore che si è lanciato in un’impavida proposta di matrimonio, momento in cui Sharapova ha recitato perfettamente la parte della giocatrice in esibizione (solo Steffi Graf potrebbe trovare il tempo di scherzare in un match ufficiale rispondendo “quanti soldi hai?”)
Tornando a Istanbul, il clima è rimasto molto gradevole fino alla fine. Cagla, durante le premiazioni, ha tenuto a ringraziare di cuore Maria: “Grazie infinite per essere venuta in Turchia. Se oggi abbiamo giocato di fronte a 15.000 persone è stato tutto per merito tuo. È stato un piacere poter dividere il campo con te, grazie mille ancora”. Concetto poi ribadito nella foto caricata sul suo profilo Twitter
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