Saranno loro due a sfidarsi domenica pomeriggio per il titolo del Master 1000 di Bercy. Da una parte l’americano, l’ultimo vero ostacolo per Carreno-Busta nella corsa alle Finals. Dovesse vincere l’americano lo spagnolo sarebbe fuori. Dall’altra parte il qualificato serbo Filip Krajinovic, arrivato in semifinale dopo il forfait di Nadal e che si giocherà la sua prima finale in un torneo nel circuito ed è la finale di un torneo 1000.
Non ci sono precedenti nel circuito maggiore tra i due (solo una semifinale Challenger datata 2014 vinta dall’americano) e nonostante Sock forse possa partire leggermente favorito – sia per il precedente, sia per la classifica e magari un po’ più abitudine a giocare partite importanti – azzardare un pronostico in un torneo che è stato ricco di sorprese, colpi di scena e rimonte inaspettate è davvero complicato.
[Q] F. Krajinovic b. [9] J. Isner 6-4 6-7(2) 7-6(5)
Filip Krajinovic, 25 anni serbo, è cresciuto tennisticamente sotto la severa guida di Nick Bollettieri. Quando era più giovane si è spesso allenato con Mario Ancic questo perché è nato a Sombor in Serbia ma molto vicino al confine croato. E’ stato indicato come la prossima star maschile del tennis serbo dopo Nole, ha subito un infortunio alla spalla nel 2010 ed è rientrato nel 2011. Miglior risultato nel circuito maggiore sono le semifinali a Belgrado nel 2014, per quanto riguarda il circuito Challenger quest’anno il serbo ha giocato molto sulla terra, sua superficie preferita, e le cinque finali che ha giocato le ha tutte vinte.
Isner dopo aver interrotto la rincorsa di del Potro di raggiungere le Finals con la sconfitta odierna anche lui ha salutato la sua ultima possibilità. Avrebbe dovuto vincere il torneo per qualificarsi ma il tie-break del terzo set lo ha tradito dopo che il tie-break nel secondo lo aveva rimesso in carreggiata. Isner abbandona così Bercy dopo aver perso soltanto tre volte il servizio in tutta la settimana, la terza oggi al quinto gioco del primo parziale che gli è anche costato il set. Per il resto non ci sono stati altri break in tutto l’incontro, i due hanno servito bene e avuto i nervi saldi.
[16] J. Sock b. [WC] J. Benneteau 7-5 6-2
Si chiude qui forse il torneo più importante della carriera di Benneteau, sicuramente il più bello delle ultime annate, e beffardamente è anche il torneo dell’addio. Per una favola che finisce c’è ancora un sogno per l’altro che prosegue, ma bisognerà completare l’opera e vincere domani la finale, solo così Jack Sock entrerà di diritto tra i partecipanti alle Finals di Londra.
Il match in realtà è durato solo un set, un set in cui il francese ha lottato. Ben 5 break in tutto il parziale, quattro solo nella prima parte. I ritmi si erano poi abbassati con i turni di battuta che non si concludevano più ai vantaggi. Ma il quinto e decisivo break è arrivato all’undicesimo gioco in favore dell’americano. Nel secondo non c’è stata storia, Benneteau ha mollato di colpo concedendo cinque giochi di fila dal 2-1 per lui. Sarà la terza finale per Sock quest’anno e dopo i titoli ad Auckland e Delray Beach, entrambi sul duro, lo statunitense proverà a fare tris.
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