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ATP Parigi Bercy: impresa Haase fuori Zverev, del Potro sempre in corsa

[6] G. Dimitrov b. R. Gasquet 6-4 6-4
Un cinico Grigor Dimitrov regola in due set Richard Gasquet in un match caratterizzato da un primo parziale particolarmente equilibrato. Nessuno dei due sembra voler lasciare all’altro il pallino del gioco, anche se in modalità differenti. Gasquet sembra più attento ad impostare lo scambio da fondo sulla diagonale di rovescio, mentre Grisha si preoccupa di togliergli il tempo con esecuzioni compatte e rapide. La curva da destra del servizio di Gasquet non è molto violenta, ma riesce nell’intento di gettare il bulgaro lontano dal campo e spingere con calma da fondo. Il francese gioca bene, ma Dimitrov, forte di una maggiore rapidità di piedi, non è da meno, trovando interessanti soluzioni con il dritto in anticipo. Sembra tutto pronto per il tiebreak fino a quando la battuta di Gasquet s’inceppa, portandolo sul 30-30. Il bulgaro capisce il momento e prima arriva a set point rispondendo in modo arrembante sin da subito e poi chiude il set aspettando pazientemente l’errore di un intimorito Gasquet, 6-4.

Secondo set che prosegue sulla strada tracciata dal primo, con entrambi i giocatori a lasciar le briciole in battuta. Dopo aver perso appena un punto in due turni di servizio, Gasquet si trova a dover affrontare un momento critico nel sesto game. Il bulgaro aumenta i giri del motore creandosi quattro palle break, pur sprecandole tutte. La sensazione è che però il francese non abbia la forza di opporsi ancora a lungo a Dimitrov e la conferma si ha durante il decimo game, quando il bulgaro arriva a tre match point consecutivi. Il secondo è quello buono e il bulgaro chiude il match per 6-4 6-4.

R. Haase b. [4] A. Zverev 3-6 6-2 6-2 
La terza giornata del 1000 parigino si è aperta col botto: Robin Haase elimina Sascha Zverev creando un vuoto nella parte alta del tabellone molto interessante per del Potro in chiave Londra. Uno Zverev irriconoscibile, distratto, poco aggressivo e quasi passivo forse affaticato mentalmente e fisicamente da questa stagione che l’ha visto giocare tantissimo. Il primo set vinto da Zverev è piatto, a tratti noioso e pieno di errori da parte di entrambi. Poi il tedesco crolla e Haase dilaga con un doppio 6-2. Nel game che d’apertura del match c’è tutto il succo del parziale. Serve Zverev e si trova 15-40 punito da un nastro fortunato dell’olandese a cui aggiunge un paio di errori di dritto un po’ scarico. Seguono due seconde palle molto robuste con cui il tedesco annulla tutto ma anche altri errori banali da parte di entrambi che si traducono in ulteriori due palle break sprecate dall’olandese. Alla fine Zverev trova l’ace, una prima vincente e tiene la battuta. La partita non decolla, Zverev va a corrente alternata e Haase capisce che non può lasciarsi sfuggire l’occasione ma non riesce ad approfittarne. Con uno schema tattico ben preciso Haase continua a spostare Zverev utilizzando bene lo slice stretto di rovescio ma poi si fa trovare impreparato al momento di chiudere. Errori che paga caro offrendo due palle break al tedesco che converte la prima recuperando una smorzata e chiudendo con il rovescio stretto dall’altra parte. Il vantaggio basta al tedesco per chiudere il primo set 6-3 pur continuando ad alternare gratuiti, ace e vincenti con cui prima concede e poi annulla due palle dell’immediato contro break nel settimo game, aiutato anche da Haase molto falloso.

Nel secondo parziale cambia tutto. Haase si accende, trova grande continuità al servizio (alla fine concederà solo due punti con la seconda in quattro turni di battuta disputati) e specialmente la chiave per mandare il tilt il tedesco già poco presente di suo. Utilizzando bene lo slice di rovescio e il diagonale di dritto ad uscire l’olandese sposta Zverev che arriva sempre in affanno. Con in mano il gioco, Haase riesce ad andare a segno spaziando dalla smorzata, al lob vincente e ai passanti millimetrici. Non c’è storia, il secondo set si chiude 6-2 con Zverev che cede il servizio nell’ottavo game commettendo due doppi falli.

La reazione del tedesco non arriva, poco propositivo e per nulla aggressivo, subisce passivamente il gioco di Haase a cui tiene testa solo grazie al servizio. Gioca in modo intelligente l’olandese, facendo correre tantissimo il suo avversario con continue smorzate e lavorandolo ai fianchi con lo slice, vera croce del tedesco oggi che non riesce mai ad trovare ritmo da fondo per spostare il match dalla sua parte. La svolta arriva nel sesto game in cui Haase strappa il servizio a Zverev grazie ad un fortunatissimo nastro che gli permette di convertire la prima di due palle break guadagnate con grande bravura. Zverev abbandona definitivamente, cede nuovamente il servizio a zero e saluta Parigi.

[13] J.M. del Potro b. J. Sousa 6-2 6-2 
Nel pomeriggio del Potro passeggia e in un’ora, mezz’ora circa a set, liquida con un doppio 6-2 Joao Sousa. Il portoghese è sembrato svogliato e l’argentino forse non poteva credere ai suoi occhi. Anche quando lo scambio si metteva male specie sul suo rovescio il giocatore qualificato riusciva a sbagliare. Nel primo set allo scoccare del quarto d’ora Delpo era avanti già 4-0 con doppio break, nel secondo era scappato 2-0 con palla sempre del doppio break annullata, aveva però effettuato l’allungo decisivo al cambio campo successivo. Poco più di allenamento per del Potro che ha fatto buona guardia dei propri turni di servizio. Il dato chiave sono i punti vinti dai due, 60 a 36, quasi il doppio per la testa di serie numero 13 del seeding che adesso, vista anche l’eliminazione di Zverev, vede una ghiotta occasione di fare tanti punti.

Altri match 

La giornata si è chiusa come si è aperta con un crollo generale delle teste di serie. Da un lato sarà perchè si tratta dell’ultimo torneo della stagione e, nonostante sia un 1000, arriva in un momento in cui è comprensibile che i valori in campo possano essere condizionati da altri fattori, e dall’altro saranno gli ultimi punti in palio per conquistare i restanti due posti disponibili per Londra che pesano sulle prestazioni dei diretti coinvolti, fatto sta che dopo i risultati odierni si inizia a fare un po’ di chiarezza. Kevin Anderson e Jo-Wilfried Tsonga, entrambi sconfitti, chiudono la stagione abbandonando anche le ultime speranze di andare alle Finals. Tsonga ha perso il derby con Julien Benneteau dopo aver riacciuffato il match per i capelli vincendo il tie break del secondo set ma crollando poi nel terzo mentre il finalista degli Us Open ha ceduto 7-5 al terzo ad un ritrovato Fernando Verdasco. Adesso restano in quattro a giocarsi due posti con Goffin ad un passo grazie anche alla vittoria contro Adrien Mannarino. Il belga sarà il prossimo avversario di Julien Benneteau, ampiamente alla sua portata. Restano in corsa Lucas Pouille, che però deve arrivare in finale, Juan Martin del Potro che si trova un tabellone aperto almeno fino ai quarti dopo l’uscita di Sascha Zverev vedendo salire le sue quotazioni, e Carreno Busta che invece, eliminato ieri, può solo stare a guardare, aspettare e sperare.

Tornando al torneo e restando in ambito degli sconfitti illustri del secondo turno, Albert Ramos Vinolas, numero quindici del seeding, è uscito di scena contro Pablo Cuevas, prossimo avversario di Rafa Nadal, senza più benzina al terzo dopo due lottatissimi set chiusi al tie break. Di benzina invece ne ha ancora John Isner, finalista nel 2016, che ha superato al terzo Diego Schwartzman. L’argentino può dirsi comunque soddisfatto di aver chiuso la miglior stagione della sua carriera prendendosi anche il lusso di un colpo proibito: un passante di dritto giocato in corsa al contrario da dietro la schiena con cui ha passato Long John a rete. Per lo statunitense al terzo turno c’è Grigor Dimitrov in uno degli unici due ottavi che vede di fronte due teste di serie. L’altro lo disputeranno Marin Cilic, numero tre, e Roberto Bautista Agut, quattordici, rispettivamente vittoriosi senza problemi contro Borna Coric e Jeremy Chardy.

Un Lucas Pouille molto tonico e brillante, ma specialmente costante, ha superato 6-3 6-4 in meno di un’ora di gioco Feliciano Lopez. Ancora in corsa per Londra, se il cigno francese manterrà questa lucidità, ha grosse chance per andare avanti visto che sulla sua strada ha giocatori con i quali, grazie al tennis di cui dispone se supportato da un minimo di concretezza, può tranquillamente giocarsi ogni match.
Incredibile Jack Sock, testa di serie numero sedici, che ha rimontato Kyle Edmund da quattro a zero sotto nel terzo vincendo al tie break. Quando ormai sembrava in spogliatoio, lo statunitense ha reagito con gran carattere andandosi a prendere una vittoria che gli vale il terzo turno proprio contro Pouille, in una sfida veramente aperta ad ogni risultato.

Domani, con inizio alle ore 11.00, del Potro e Haase apriranno il programma degli ottavi seguiti da Thiem-Verdasco, Isner-Dimitrov e Sock-Pouille. Non prima delle 19.30 scenderà in campo il numero uno del mondo, Rafa Nadal, contro Pablo Cuevas, penultima partita sul campo centrale prima di Cilic-Bautista a calare il sipario. Sul campo uno, con inizio alle 15.00 andranno invece in scena le sfide tra Krajinovic e Mahut seguiti da Goffin-Benneteau.

Risultati secondo turno:

R. Haase b. [4] A. Zverev 3-6 6-2 6-2
[17] L. Pouille b. F. Lopez 6-3 6-4
[1] R. Nadal b. H. Chung 7-5 6-3
[WC] J. Benneteau b. [11] J. Tsonga 2-6 7-6(4) 6-2
[6] G. Dimitrov b. R. Gasquet 6-4 6-4
[7] D. Goffin b. A. Mannarino 6-2 2-6 6-3
[9] J. Isner b. D. Schwartzman 7-6(2) 6-7(11) 6-3
F. Verdasco b. [12] K. Anderson 5-7 6-4 7-5
[13] J. del Potro b. [Q] J. Sousa 6-2 6-2
[16] J. Sock b. K. Edmund 4-6 7-6(4) 7-6(5)
[3] M. Cilic b. [Q] B. Coric 6-4 6-3
[14] R. Bautista Agut b. [Q] J. Chardy 6-4 6-1
P. Cuevas b. [15] A. Ramos Vinolas 6-7(5) 7-6(1) 6-2

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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