[2] R. Federer b. [8] J. Sock 6-4 7-6(4)
Comincia nel migliore dei modi il cammino londinese dello svizzero che supera l’americano Jack Sock e allunga a 12-3 il record di vittorie all’esordio al Master. L’ultima volta che fu sconfitto al primo incontro nel girone era il 2013 contro Djokovic, per rintracciare le altre due bisogna andare ancora indietro di 10 anni quando per due anni consecutivi Federer fu sconfitto all’esordio, 2007 e 2008, rispettivamente da Gonzalez e Simon.
Questa vittoria, ai danni del neo top10 della ranking, permette allo svizzero di migliorare anche il suo record di vittorie contro i primi dieci del mondo quest’anno. 11-1 prima di cominciare la settimana, con la vittoria odierna ha già portato a 12 il conto dei top10 battuti quest’anno e considerando che per il resto della settimana affronterà i migliori 8 del mondo questa dato potrebbe ancora aumentare.
Sock dal canto suo inizia un po’ titubante, forza molto il servizio prendendosi i rischi e commettendo doppi falli, quando capisce che non c’è speranza di uscirne intero cerca di fare spettacolo, come quando al settimo gioco dopo una stop volley uscita davvero male si consegna chinato di schiena a Federer che però sbaglia il passante facilissimo appena sotto il nastro di fronte all’incredulo Sock.
Per quanto riguarda lo svizzero la pausa forzata nella settimana di Bercy è servita. Arriva a Londra davvero riposato e si vede in campo nonostante ci resti solo 1 ora e 30 minuti. Sempre puntuale sulla palla e preciso ad arrivare con i passi giusti. Si permette così di giocare vincenti col rovescio lasciando fermo l’avversario e lo muove spesso e volentieri nello scambio spostandosi appena può sul proprio dritto con la sicura consapevolezza di poter recuperare senza problemi il campo lasciato scoperto alla sua destra nel caso servisse.
Il servizio lo supporta a meraviglia, 90% di prime vincenti in tutto il match, che traducono l’unica palla break avuta a disposizione e sfruttata al primo gioco nel parziale a suo favore. Federer chiude il match con il saldo vincenti/errori ampiamente in positivo, 28 vincenti e 20 errori. Inoltre lo svizzero non ha mai concesso palle break in tutto il match e nel secondo parziale ha concesso soltanto tre punti sul proprio servizio tie-break compreso.
Il break per lo svizzero è arrivato subito in avvio di set, Sock un po’ intimorito ha sbracciato fuori qualche dritto di troppo e Federer ha suggellato il break alla prima occasione con un chirurgico e imprendibile lungolinea di rovescio. Da lì è stata pura amministrazione e anche Sock meno pressato ha mantenuto con più facilità i propri turni di battuta nonostante inizialmente viaggiasse commettendo un doppio fallo a game, la partita ha seguito così l’andamento dei turni di battuta sino al decimo game.
Nel secondo Sock non si fa sorprendere, i due servono bene e l’equilibrio al servizio dura sino al settimo game, fin lì solo un punto perso in battuta da Sock e due da Federer nel secondo. Dal settimo gioco in poi la prima di servizio abbandona un po’ Sock e Federer comincia a rispondere con più continuità, il numero due del mondo però non sfrutta ben cinque palle break distribuite nei successivi tre giochi in risposta ed è costretto a ricorrere al tie-break. Nel gioco decisivo mini-break decisivo che arriva in favore di Federer al quinto punto grazie ad una splendida risposta di rovescio. Roger cambia campo sul 4-2 ma restituisce il mini-break, Sock però commette un doppio fallo sul 4-4 che gli costa carissimo e lo svizzero chiude per sette punti a quattro.
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