[6] A. Pavlyuchenkova b. [7] D. Gavrilova 5-7 6-3 7-6(3)
Anastasia Pavlyuchenkova è la nuova campionessa del WTA International di Hong Kong, al termine di una battaglia cominciata molto tardi a causa del tifone che si è abbattuto lungo tutta la giornata. La partita, inizialmente prevista per le 16:30 ora locale (le 10:30 del mattino in Italia) è stata rinviata di 5 ore cominciando quando erano appena passate le 21:30, protraendosi fino ad oltre l’una a causa di una nuova sospensione, sul 5-5 al terzo, e la ripresa un’ora più tardi con il punteggio finale in favore della russa di 5-7 6-3 7-5.
Una battaglia, dicevamo, più che altro a livello fisico, mentale e di nervi, chiaramente. Purtroppo non veniva accompagnata da altrettanta qualità e le ragioni possono essere molteplici. Un po’ il ritardo, un po’ il vento ancora piuttosto forte che ha imperversato per tutto il primo set, un po’ perché siamo a fine stagione e questa sera entrambe hanno chiamato più volte la fisioterapista per curare diversi problemi fisici. Gavrilova, dopo un brutto game perso sul 2-3 nel secondo set ha sentito tirare il muscolo della coscia e da lì il suo secondo set è praticamente finito. Pavlyuchenkova invece ha avuto problemi addominali per tutta la partita più, ad inizio del set decisivo, dei dolori alla schiena. Tutto questo si stava manifestando in campo, in quegli ultimi minuti, con un desidero di spezzare lo scambio sul nascere, non concedere alcuna chance all’australiana di far partire la sua fastidiosissima, per la russa, rete di scambi. Dal momento della seconda interruzione della russa, il gioco è stato ancor più irregolare, con 8 break di fila. Quantomeno nel tie-break il match ha deciso di prendere una propria direzione con un parziale di 6-0 per la russa dal 3-1 Gavrilova.
La russa avrebbe potuto mangiarsi le mani. Sul 5-4 e servizio è stata avanti 40-15 ma ha prima commesso due doppi falli consecutivi e poi ha messo a segno altri due gratuiti. Due minuti più tardi, sul 15-40 in risposta, il secondo potente scroscio di pioggia mentre lei, disperata, si metteva le mani nei capelli. Avrebbe potuto chiudere la partita 5 minuti prima, invece era tutto da rifare, o quasi. Una grande mano gliel’ha data Gavrilova, un po’ con i tanti errori gratuiti nelle fasi decisive e un po’ a causa di un servizio completamente perso o troppo docile quando entrava, perfetto per essere impattato dal potente dritto dell’avversaria. Proprio con quel colpo la numero 6 del seeding aveva probabilmente giocato il punto più bello nel momento più importante del match. Ad inizio del set decisivo era indietro 1-0 e nel turno di battuta non solo si era fatta recuperare da 40-0 ma aveva concesso una pericolosissima palla break. Gavrilova ha impostato molto bene lo scambio, ma è stata trafitta dal tracciante di dritto incrociato. Daria poteva essere avanti 3-0, con Pavlyuchenkova molto affaticata, invece era appena 2-1 con tutti i rischi di esporsi alle potenti fucilate dell’avversaria che fin dall’inizio le avevano fatto molto male.
Il primo set era anch’esso nelle mani di Anastasia grazie ad un break in apertura ed ad un bel vantaggio di 4-1. Sul 4-2 però ha smarrito completamente le soluzioni nei pressi della rete a causa di due smorzate completamente sbagliate. Questo poteva essere un fattore decisivo, visto che da lì in poi non è più stata sicura nei pressi della rete. Sul 4-5 Gavrilova salvava due set point e dopo un nuovo break in suo favore si aggiudicava il parziale al dodicesimo game.
Nel secondo Gavrilova ha pasticciato troppo sul 2-3, quando aveva appena ripreso un break di ritardo. Oltre al turno di battuta perso da 40-0, è arrivato il problema fisico alla coscia e non si è riproposta aggressiva nei turni di servizio dell’avversaria. Nel terzo, infine, dopo i mille avvicendamenti e i match point mancati, Pavlyuchenkova ha trovato nel tue-break decisivo il modo di concludere una vera odissea. Chissà se entrambe, adesso, saranno in grado di presentarsi a Mosca dove tra meno di 36 ore saranno chiamate di nuovo in campo. Intanto, Anastasia festeggia l’undicesimo titolo della carriera, il terzo stagionale dopo Rabat e Monterrey, tutti di categoria International. Per Gavrilova, probabilmente, la sconfitta costerà il posto a Zhuhai e porrà fine ad una stagione comunque positiva dove ha saputo sbloccarsi nel numero dei titoli vinti, ma mancherà l’approdo in top-20. Questo, salvo ovviamente scenari al momento abbastanza difficili da ipotizzare a Mosca.
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