[1] S. Halep b. [8] C. Garcia 6-4 6-2
Simona Halep risponde a Garbine Muguruza. È iniziato il gioco a distanza, con vista sulle fasi finali di questo Master femminile che dovrà delineare il volto della numero 1 di fine anno del 2017. Entrambe sono chiamate a vincere più partite possibili e, magari, alla sfida nell’atto conclusivo di domenica. Con solo 40 punti di distanza, nonostante siano 7 le candidate al trono loro rappresentano le migliori candidate alla leadership della classifica WTA.
La rumena rientra in campo dopo la sconfitta nella finale di Pechino di un paio di settimane fa ed ottiene una vittoria molto importante contro la stessa Caroline Garcia che aveva affrontato nell’atto decisivo del Premier Mandatory cinese. 6-4 6-2 il punteggio finale dopo una partita molto equilibrata nel primo e che ha avuto la spaccatura decisiva nei 5 game tra la fine del primo e l’inizio del secondo parziale, copione già visto ieri tra la stessa Muguruza e Jelena Ostapenko.
Nonostante i 12 gratuiti commessi, la transalpina ha giocato molto bene per i primi 8 game, rimanendo spalla a spalla con la sua avversaria. Fin dai primi punti il suo gioco votato all’attacco si scontrava contro quello più in contenimento della rumena, ma gli scambi erano molto interessanti, talvolta spettacolari. A differenza di Pechino, Garcia però non aveva lo stesso apporto dal servizio e, se vogliamo, la stessa profondità nei colpi senza forzare da fondo campo. In più, questa superficie concede tanto alle giocatrici come la rumena, con Martina Navratilova che stamattina ha dichiarato: “Non posso credere quanto lenta sia questa superficie!”.
Sul 4-4 il primo momento delicato, con protagonista Garcia. Sul 30-30 ha preso un rischio eccessivo con la seconda palla commettendo il primo doppio fallo. Brava e coraggiosa, ha annullato la palla break successiva con una seconda palla di servizio potente e lavorata nei pressi della riga. Sul 40-40 Halep ha trovato un’ottima risposta di rovescio che le ha subito dato il comando delle operazioni fino a chiudere col dritto e poi, alla seconda chance, approfittava di un nuovo doppio fallo dell’avversaria per salire 5-4. Cambio campo, è toccato ad Halep vedersela “complicata”. Garcia era sempre avanti: 0-15, 15-30. Di nuovo la francese non è stata impeccabile, ma sul 40-30 ha trovato un’incredibile risposta di rovescio. Due volte ai vantaggi, due volte Halep ha pescato una seconda palla perfetta e profondissima. Al terzo set point, infine, la chiusura col rovescio lungolinea.
Vincere quel parziale ha dato una carica enorme alle speranze della rumena, sospinta come sempre dalle decine e decine di rumeni che sventolano bandiere ed intonano il coro solito: “Si-Mo-Na!”. Garcia era sempre più preda di scambi lunghi e con sempre più frequenza non riusciva a portare a casa i punti. Brekkata sull’1-1, ha poi mancato la chiusura da 0-40 nel gioco successivo. Ottima, però, Halep: servizio vincente, rovescio vincente, rovescio vincente, ace, dritto vincente. È questo, se vogliamo, che deve fare una numero 1 del mondo. Il nuovo break sul 2-1, doppiato da quello nel quinto game, ha chiuso la partita: Halep c’è, dopo due anni di infortuni e WTA Finals stentati la rumena vuole diventare protagonista.
[6] C. Wozniacki b. [4] E. Svitolina 6-2 6-0
Attenzione a Caroline Wozniacki, perché la vittoria di oggi potrebbe pesare tantissimo. La danese ha battuto per la prima volta in carriera Elina Svitolina. Non solo, l’ha letteralmente travolta dimostrandosi quantomai adatta ad una superficie che, come abbiamo già sottolineato, è cucita apposta per un tennis come il suo. Solidissima, precisa, letale. Ci sono soli aggettivi positivi per descrivere il 6-2 6-0 con cui ha travolto l’ucraina, che sperava in un esordio molto diverso alle prime Finals in carriera.
Vittoria molto importante, dicevamo, perché apre scenari estremamente interessanti per la numero 6 del mondo (che con questo risultato ha già guadagnato la posizione nei confronti di Venus Williams). La classifica del girone rosso ora la vede già al primo posto grazie alla percentuale di game vinti e questo era l’ostacolo vero da superare per la qualificazione alle semifinali. Al di là di Simona Halep, la sua condizione attuale le garantirà altissime percentuali di vittoria anche contro Caroline Garcia e poi, tra le migliori 4, è avanti negli scontri diretti sia contro Garbine Muguruza che Karolina Pliskova, al comando del gruppo bianco. Se il copione sarà quello ipotizzato ora, ci sono grandi possibilità di vederla in finale domenica, a caccia del titolo più importante della carriera-
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