Il circuito WTA ha già cominciato da qualche settimana la trasferta asiatica. La scorsa settimana è arrivato il penultimo torneo importante prima delle Finals di Singapore e a Wuhan, nel WTA Premier 5, c’è stata la quarta affermazione di Caroline Garcia, non compresa tra le teste di serie, che così ottiene il successo più importante della carriera. La francese migliora anche il suo best ranking salendo dal ventesimo al quindicesimo posto, a soli 110 punti dalla numero 1 di Francia, Kristina Mladenovic che però ha praticamente concluso la stagione rovinata da un problema al ginocchio.
In finale Garcia ha battuto la sempre più sorprendente Ashleigh Barty che aveva vissuto fin lì una settimana strepitosa, battendo in sequenza ben 3 top-10 (Johanna Konta, Karolina Pliskova e Jelena Ostapenko) oltre alla blasonata Agnieszka Radwanska prima di arrendersi in finale al termine di un match combattutissimo e durato poco meno di 3 ore. Anche per lei nuovo best ranking al numero 23 e con occhio puntato sul numero 1 d’Australia: Daria Gavrilova, numero 22, ha un vantaggio di soli 100 punti.
A Tashkent torna al successo la trentaduenne ucraina Kateryna Bondarenko, numero 113 del ranking ad inizio settimana e non compresa tra le teste di serie. L’unico successo precedentemente ottenuto in carriera risaliva ad oltre nove anni fa, al torneo di Birmingham del 2008 in cui sconfisse in finale la Yanina Wickmayer.
Nell’Era Open solo 3 tenniste (la croata Mirjana Lucic Baroni, la giapponese Kimiko Date Krumm e l’australiana Jelena Dokic) hanno rivinto un torneo a una distanza di tempo superiore:
In campo maschile torna al successo dopo oltre 3 anni David Goffin che si è imposto a Shenzhen superando all’ultimo atto Aleksandr Dolgopolov. L’ultima vittoria del belga risaliva al torneo di Metz del 2014 in cui superò in finale il portoghese Joao Sousa.
Nell’altro torneo della settimana disputato a Chengdu, seconda vittoria in carriera per Denis Istomin, a distanza di 2 anni da quella ottenuta a Nottingham quando superò in finale l’americano Sam Querrey.
A seguito del risultato del tennista uzbeko, diventano 27 i tornei vinti quest’anno da tennisti over-30, ed uguaglia il record dell’Era Open risalente al 1975 che con 10 tornei ancora da disputare presumiamo possa essere anche superato.
Il torneo di Chengdu ha segnato anche l’ennesimo flop di Dominic Thiem che ha un bilancio molto deludente nei tornei in cui è partito come primo favorito. In dieci occasioni, l’austriaco ha rispettato il pronostico solo una volta (Nizza 2016) mentre in ben 4 circostanze l’austriaco è uscito all’esordio:
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