Non c’è solo l’appassionante rincorsa alla vetta di Roger Federer a rendere frizzante questo finale di stagione. Per quello fra l’altro i conti sono facili da fare. Rafa ha completato la sua stagione sul rosso raccogliendo 4680 punti (poco meno della metà di quelli complessivi) mentre Federer girava degli spot pubblicitari e preparava la campagna di Wimbledon. È quindi già una specie di miracolo che Federer sia ancora matematicamente in corsa a 1960 punti dal rivale e con soli tre tornei ancora da giocare. Rafa ha 10.465 punti contro gli 8505 di Federer cioè un vantaggio di 1960 punti. Federer può aggiungere 3000 punti alla sua classifica, vincendo Basilea, Bercy e tutte le partite delle Finals. Questo significa che a Rafa servono 1045 punti per essere irraggiungibile. Avendo saltato Basilea, lo spagnolo ha a disposizione Bercy e le Finals per raggranellare i punti che gli servono. Inutile dire che vincerlo chiuderebbe la discussione, visto che quindi non lo vincerebbe Federer e vediamo quindi, con Federer vittorioso, cosa può succedere negli altri casi.
Nadal in finale a Bercy. Rafa guadagnerebbe 600 punti e avrebbe così solo 445 punti da conquistare alle Finals londinesi. Significa che deve qualificarsi alle semifinali vincendo le tre partite del Round Robin per essere al sicuro. Nel caso ne perdesse una dovrà necessariamente vincere la semi per evitare sorprese.
Nadal in semifinale a Bercy. Di punti a Rafa ne guadagnerebbe 360 e quindi a Londra dovrebbe trovare gli altri 685. Dovrebbe cioè necessariamente arrivare in finale, anche perdendo una partita del Round Robin. Ne perdesse due nel Round Robin solo la vittoria del torneo gli garantirebbe il primato.
Nadal fuori prima della semifinale a Bercy. Solo 180 (o 90 o 45) punti per Nadal. A Londra solo la finale – e senza perdere un match nel girone – lo metterebbe al sicuro.
Naturalmente questi conti sono fatti senza l’oste Federer. Che nel caso non vincesse o a Parigi o a Londra potrebbe dire addio ai suoi sogni di tornare in vetta al ranking.
Ma anche dietro, la corsa al numero 3 è abbastanza fluida perché in 900 punti sono racchiusi gli altri 4 già qualificati alle Finals, cioè Zverev, Thiem, Cilic e Dimitrov. Il bulgaro fra l’altro è ancora in corsa a Stoccolma e se vincesse, oltre a superare Cilic, arriverebbe a soli 65 punti da Thiem. Ovvio che con distacchi così striminziti tutto può cambiare tra Parigi e Londra.
Ma forse la cosa più interessante è la corsa per gli ultimi due posti da assegnare per Londra e, dopo che pure Kyrgios si è tirato fuori da quest’annata bruttissima per il tennis, i favoritissimi sono David Goffin, appena sconfitto da Tsitsipas ad Anversa, e Pablo Carreno Busta, sconfitto a Mosca nientemeno che da Medvedev, pensate un po’.
L’inseguitore più vicino ai due è Sam Querrey che ha 225 punti meno di Goffin (2750 punti il belga, 2525 lo statunitense) e appena 80 meno dello spagnolo (2605 a 2525). In corsa anche Kevin Anderson con 2470 punti (310 meno di Goffin e 135 meno di Carreno Busta). Curiosamente in teoria c’è speranza per ben 23 giocatori e anche se può sembrare incredibile neanche Fognini è fuori matematicamente dai giochi. Il ligure ha 1625 punti, vincendo a Vienna arriverebbe a 2080 e quindi teoricamente può ancora arrivare a 3080 punti, ampiamente davanti cioè a Goffin e Carreno Busta, se questi non facessero i fenomeni.
Nel folto elenco, che arriva fino a Sugita e comprende gente come del Potro, Tsonga, Rublev e addirittura l’inossidabile Ferrer, naturalmente ci sono quelli che hanno speranze reali e quelli che le hanno solo teoriche. Intorno ai 2525 di Goffin, ci sono otto giocatori da Ferrer (2780) a Gasquet, che può arrivare al massimo a 2650 punti. Intorno ai tremila ci sarebbero anche Mannarino e Sock, pure loro quindi con possibilità alquanto teoriche. Fognini è un po’ sopra, come abbiamo visto, ma magari vincesse davvero Vienna e Bercy! Discorso simile si può fare per Pouille e Schwartzman, quindi ne restano soltanto sette.
I sette che insidiano Goffin e Carreno Busta sono quindi Querrey (3980 massimo raggiungibile); Anderson (3950); del Potro (3605); Tsonga (3510);Isner (3360); Bautista Agut (3290); Ramos (3245). Gli ultimi due non sono proprio degli specialisti dei palazzetti, il che significa che questi ultimi due posti se li giocheranno in cinque, forse quattro, visto che anche Isner appare lontanuccio. E se Goffin non sembra realmente in pericolo il discorso è molto diverso per Carreno Busta, un altro che al chiuso fa un po’ di fatica. Il suo posto è terreno di caccia, chissà se a Londra alla fine non avremo un incredibile ritorno…
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