“So che prima o poi arriverà quel momento”. Roger Federer sta vivendo una seconda giovinezza ma non si illude troppo. La carta d’identità parla chiaro e lo svizzero sa che il momento in cui dovrà appendere la racchetta al chiodo è sempre più vicino. “So di non avere più 22 anni – dice a Gulf News – ma non c’è una data. Se il mio corpo mi consente di giocare, se la mia famiglia mi permette di giocare, se le vittorie arrivano ancora e se sono ancora felice di viaggiare, allora continuerò. Ma devono esserci tutte e quattro queste condizioni, se ne manca anche solo una, potrebbe essere il momento di dire basta. Ma per adesso va bene”.
Federer rifiuta poi l’etichetta del più grande di sempre visto che è quello che ha vinto più Slam nella storia: “pensate a Borg, ha giocato gli Australian Open una o due volte perchè erano nel periodo di Natale e preferiva starsene a casa. Ho lavorato davvero duramente per avere una grande carriera e alle volte ho inseguito dei record. Ma è molto difficile stabilire chi sia il migliore di sempre. CI sono Bjorn Borg, John McEnroe, Rod Laver, Rafael Nadal, Ivan Lendl, Jimmy Connors e Pete Sampras. Tanti giocatori hanno fatto cose favolose, io ho provato a fare del mio meglio e probabilmente nemmeno io mi aspettavo di giocare così bene a questa età. Ma sono contento di quello che ho ottenuto e spero di poter andare avanti”.
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