Lo aveva accennato Monica Puig la scorsa settimana, durante il torneo WTA International del Lussemburgo: “Io e Maria (Sharapova, nda) voleremo lunedì prossimo a Porto Rico per cercare di portare aiuto alle persone più in difficoltà”. Puntualissime, le due giocatrici si sono date appuntamento per ieri mattina all’aeroporto di Miami in attesa del volo che le portasse a San Juan, capitale dell’isola madre di Monica, devastata tra fine agosto e metà settembre da due uragani di categoria 5, Irma e Maria, la più potente della scala di valori.
L’80% dell’isola è ancora priva di energia elettrica, moltissime zone non hanno ancora acqua potabile nelle case e gli ospedali sono sovraffollati, eppure il messaggio che la portoricana ha subito cercato di trasmettere, in una conferenza stampa al loro arrivo, è stato di speranza: “Quando stavo arrivando dall’aereo la prima cosa che ho visto è stata una bandiera del nostro paese, esposta sul tetto di una casa, che sventolava con orgoglio. È stato lì che ho capito che Porto Rico ce la farà e si risolleverà. Grazie davvero, Maria, per essere qui oggi. Sei stata qui dodici mesi fa, le circostanze erano ben diverse, ma sono certa che tutti gli abitanti di Porto Rico ti riserveranno un calorosissimo benvenuto”.
La giornata di lunedì è stata già piuttosto provante a livello di fatica, ma facile pensare all’enorme gratificazione personale, soprattutto viste le centinaia di foto e video che testimoniano un impegno concreto sia nelle strade come negli ospedali. Le due hanno donato migliaia di viveri, stufe a gas, medicinali. Oltre 35 mila dollari solo per medicinali da donare all’ospedale per bambini San Jorge, sempre a San Juan, dove hanno fatto visita stanza per stanza a ogni persona ricoverata, portando anche una sorpresa a qualcuno che compiva gli anni
Dopo San Juan le due hanno fatto tappa a Loiza, dove c’è un polo importante della fondazione Ricky Martin: il Centro TAU. Questo luogo ha il compito di indirizzare i bambini e i ragazzi sulla giusta strada, seguendoli nel percorso di crescita ed impedire loro di mostrarsi vulnerabili a fattori come droga e violenza.
Oltre all’impegno negli ospedali, o nel Centro TAU, c’è stata un’ulteriore tappa sulle strade di Loiza, cittadina poco distante da San Juan dove ancora migliaia di provviste sono state donate alle tantissime persone in attesa, oltre a 1250 forni a induzione a gas e 3000 bombole per alimentarle, e un migliaio di lampade ad induzione solare.
“Porto Rico si rialzerà” è quello che scrive Puig in un nuovo post, dove ringrazia calorosamente Sharapova per il contributo.
L’uragano Maria ha attraversato l’isola di Porto Rico lo scorso 20 settembre. Secondo fonti ufficiali, ha causato almeno 48 morti. L’isola è stata inondata ed è stata distrutta l’intera rete elettrica, lasciando al buio oltre 3 milioni di persone. Puig e Sharapova, assieme a tutti i volontari della croce rossa e di altre associazioni umanitarie, stanno cercando di fare il massimo per riportare quantomeno il sorriso in quelle terre devastate.
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