C’era un precedente vecchio di più di due anni tra Fognini e Schwartzman, giocato sulla terra rossa, superficie sulla quale, dicono, Fognini sarebbe addirittura da top10. Ci crediate o no, pare che sul cemento le cose siano diverse, forse capovolte, visto che il risultato di oggi è stato praticamente identico a quello di San Paolo. Solo che quella volta in tre set ci vinse Fognini mentre stavolta è toccato a Diego Sebastian, che sta facendo un finale di stagione più che rispettabile. In effetti se uno dei due doveva essere stanco era lecito supporre che questo fosse proprio l’argentino, che era arrivato in fondo ad Anversa prima di cedere a Tsonga. Per questo ci eravamo illusi che dopo lo splendido secondo set di Fabio, l’argentino potesse mollare, regalando una vittoria all’italiano. Non è andata così e Fognini ha pagato caro il suo molle ingresso in campo.
Schwartzman è scappato subito via nel primo set e Fognini è riuscito solo a interrompere l’emorragia dei game, perdendo nettamente il parziale. Come spesso è successo quest’anno, l’italiano ha però ritrovato colpi e concentrazione all’inizio del secondo set, quasi improvvisamente. Il tempo di soffrire e salvare una palla break nel primo game, di recuperare un pericoloso 0-30 nel terzo e poi, improvvisamente appunto, Fognini si inventava un parziale di 12 punti a 1 che lo portava avanti di un break con l’argentino che sembrava sopraffatto. Fognini ha completato l’opera ribrekkando Schwartzman nell’ottavo game e pareggiando così il conto dei set.
Col senno del poi non è stata una grande idea, perché Fabio è andato a servire per iniziare il terzo set e subito si è trovato a rincorrere l’avversario, che naturalmente ha preso fiducia. Fognini ha lottato fino al quinto game e poi è crollato di schianto, subendo lui stavolta un parziale di 12 a 2, che ha chiuso il match.
Per Schwartzman una vittoria di un certo prestigio, per Fognini la consapevolezza che questa stagione altalenante volge alla fine. Forse è meglio così.
Negli altri incontri vittorie abbastanza semplici per Kohlschreiber e, soprattutto, per Dzumhur, che ha concesso pochissimo a Berankis. Tsonga ha faticato, perdendo il primo set dopo un pessimo tiebreak, ma poi ha avuto la meglio su Khachanov, a questo punto principale protagonista a Milano.
Nella giornata caratterizzata dal forfait alle Next Gen ATP Finals, Sascha Zverev conferma carattere e personalità e batte Gilles Simon 7-6 6-4 qualificandosi ai quarti di finale dell’Erste Open 500 di Vienna che lo vede numero uno del seeding. Primo set in salita per il tedesco sotto di un break subito nel secondo game, ripreso però immediatamente. La partita si gioca da fondo con scambi lunghi e noiosi quasi si trattasse di un normale palleggio. Simon sa bene che la chiave per portare a casa l’incontro è incastrare Sascha in lunghi scambi fino ad aspettarne l’errore che spesso arriva. E fa tutto bene Gilles, tant’è che sul 3-3 gli errori non forzati del tedesco sono 15 contro gli otto del francese ma se il punteggio è pari c’è un motivo. Sullo scambio breve il tedesco è devastante e su quello lungo, quando il punto scotta, sta bene attento a non regalare dimostrando gran solidità nonostante lo sguardo poco sereno e molto severo di papà Alexander senior. Il tie break del primo set si risolve grazie alla personalità di Zverev che, dopo un grande equilibrio, al momento giusto mette in campo colpi definitivi e con un dritto vincente e una prima devastante chiude il parziale. Ma la partita non decolla, Sascha non riesce a sfondare il volonteroso Simon che, punto dopo punto, lo tiene nello scambio sino a logorarlo e a non fargli capire più niente. E infatti il tedesco ci ricasca, si lascia incastrare ancora nel giochetto senza riuscire a cambiarne la marcia, gli errori arrivano e con essi il break. Sascha soffre, lotta e recupera ma Simon lo tiene sempre lì a scambiare e l’immediato doppio e contro break arriva subito. Dopo aver preso possesso del fondocampo il francese si spinge alla conquista della rete e, spezzando il gioco con punti al volo perfettamente preaparati consolida il vantaggio. Sascha però non ci sta e con una gran forza di volontà supportata da altrettanto coraggio, ristabilisce l’equibrio e si porta 5-4 con un turno di battuta in cui fa vedere poco la palla al suo avversario. Simon va a servire per rimanere in partita ma Sascha conta i punti che gli mancano alla vittoria, solo quattro, e con freddezza si prende il match point convertendolo con un passante incrociato stretto di dritto in recupero. Ed ora aspetta il prossimo turno che lo vedrà opposto al vincitore del match tra Damir Dzumhur e Jo-Wilfried Tsonga.
Risultati
[1] A. Zverev b. G. Simon 7-6(6) 6-4
P. Kohkschreiber b. [Q] P.H. Herbert 7-6(4) 6-3
D. Dzumhur b. [SE] R. Berankis 6-4 6-2
D. Schwartzman b. F. Fognini 6-1 2-6 6-2
[8] J.W. Tsonga b. K. Khachanov 6-7(2) 6-4 6-3
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