[2] R. Federer b. [1] R. Nadal 6-4 6-3
Un match completamente a senso unico, Nadal non ha visto palla e tra i tanti numeri shockanti è quello relativo alla durata che impressiona, appena un’ora e dodici minuti per piegare le resistenze del numero uno del mondo. Federer vince il sesto titolo in stagione (94 in carriera, secondo all-time alla pari con Lendl), terzo mille – è il giocatore ad averne vinti di più al momento in questo 2017 – e, seppur con tante coincidenze fortunate che devono accadere, resta ancora in corsa per tornare in vetta al ranking prima della fine dell’anno.
Federer comincia il match a tutta, Nadal è al servizio ma si ritrova in un baleno sotto 0-30, il motivo due missili in risposta di Federer. Lo svizzero una volta tanto sin dai primi punti inizia a mettere in atto il suo piano – probabilmente lo stesso concordato con Ljubo dall’inizio della loro collaborazione, lo stesso che Nadal in realtà già conosce avendoci perso sempre quest’anno – Rafa non riesce a reagire e con un passante lungolinea vincente di rovescio Federer suggella il preziosissimo break in apertura. Comincia così il calvario di Nadal che sotto di un break decide di difendersi alla sua maniera, ovvero arretrare e provare a mettere il match sugli scambi lunghi, l’intensità e la ‘garra’. Lo svizzero però non ne ha la minima intenzione, chirurgico al servizio, letale ad affondare sulle righe mentre Nadal gioca davvero troppo lontano dal campo. Un primo set che vede lo stesso copione: Nadal che in risposta non vede palla, solo 4 punti persi per Federer in cinque turni di battuta; Federer che da fondo si rifiuta di scambiare, appena può tira forte, piatto, anche in difesa e se la palla non passa tant’è. Solo due scambi nel primo parziale hanno superato i 9 colpi, è solo questione di tempo prima che Federer chiuda il primo set in vantaggio per 6-4.
Nel secondo il copione non cambia, certo Nadal a questo punto è in parità potrebbe provare a variare, potrebbe provare a rispondere più avanti, potrebbe provare a invertire la tendenza, non ha ancora subito alcun break e potrebbe giocare più tranquillo, ma il piano dell’elvetico era proprio questo, non dare respiro e tranquillità a Nadal. Lo spagnolo ci mette del suo, la telecamera lo inquadra addirittura due metri oltre la scritta del torneo, da lì Federer può alternare il servizio slice alla botta al centro e continua a non rischiare nulla in battuta, Nadal solo una volta è arrivato a 30. Il gioco chiave è il quinto, Nadal sembra in controllo sul proprio game di battuta ma Federer lo tallona e lo mette alle strette ancora una volta con il rovescio, quel nuovo rovescio ‘scuola Ljubo’ che tante soddisfazioni ha dato quest’anno. Nadal è in palla e regala, errori e break per Federer che adesso è a tre turni di servizio dal titolo. Lo svizzero molla leggermente anche il turno di risposta dopo aver confermato il break, ma sul 5-3 torna a spingere anche in risposta. Nadal ormai si è arreso e al secondo match point affossa la palla in rete, 6-3 Federer e torneo in archivio.
Ulteriore prova di forza dello svizzero che batte per la quinta volta di fila Nadal (considerando la finale di Basilea del 2015), quattro solo in questa stagione, tre finali e gli ultimi tre match addirittura senza battaglia. Tra Indian Wells, Miami e Shanghai le vittorie sono arrivate in straight set. Federer interrompe la striscia di vittorie di Nadal in questo finale di stagione, l’ultima sconfitta era arrivata a Cincinnati contro Kyrgios, e adesso Roger è a meno di 2000 punti dalla vetta del ranking. I punti ci sono tra Basilea, Bercy e le Finals, ma Nadal non starà a guardare. Certo però che questo Federer ammirato nelle fasi finali di Shanghai ricorda tantissimo quello di inizio anno, in più se il rivale più accreditato viene scherzato così è nuovamente la schiena l’unica incognita dello svizzero.
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