Dal nostro inviato Salvatore de Simone
[2]R. Federer b. [7]A. Mannarino 4-6 6-1 6-3
3-2 e 15-40 nel terzo e decisivo set. Poi ace e soprattutto un rovescio in controbalzo da far tremare le vene eccetera eccetera. Infine una servizio vincente che permette a chi stava perdendo il game di pareggiare. Descritta così sembra una cosa banalissima, in fondo succede spesso nel tennis qualcosa del genere: ma se lo si vive sul campo centrale di Basilea e il tennista che ha dovuto recuperare si chiama Roger Federer, allora il banale diventa straordinario; e soprattutto indescrivibile.
Il fuoriclasse elvetico ha rischiato molto stasera: ha disputato un primo set osceno e basterebbe soltanto un dato a proposito: un solo vincente (a parte i 5 ace) e una caterva di errori non provocati. Per sua fortuna, con tutto il rispetto, l’avversario odierno ossia Adrien Mannarino non è un fulmine di guerra e non ha saputo reggere alla pressione di andare in vantaggio di un set e avere l’occasione di realizzare un break nel parziale decisivo nella casa del tennista più amato. Il quale stasera è stato tutt’altro che brillante ma, grazie anche al supporto di un pubblico che stava cominciando seriamente a preoccuparsi di perdere anzitempo il proprio idolo, ha saputo tirare fuori la grinta e i colpi necessari per riuscire a spuntarla: vincenti come quello descritto sopra oppure come i due (sempre col rovescio) che gli hanno regalato il match point prima e la gioia liberatrice poi che ha letteralmente scatenato gli svizzeri (ma non solo) trasformandoli in latini irrefrenabili.
Alla fine Federer si è guadagnato la semifinale, più con il cuore e la grinta che col talento: ma va bene così, specialmente se si riesce a provocare le emozioni che ha suscitato nella sfida appena conclusa. Emozioni di cui bisogna ringraziare anche il povero Mannarino, che stasera è stato un degno co-protagonista nonostante non sia riuscito a sfruttare l’occasione di vincere la classica partita della vita.
Dichiarazioni di Federer dopo il match
Un Federer logicamente stanco si è presentato poco dopo aver battuto Mannarino in una partita che si è rivelata molto difficile: “Ma non sono molto sorpreso del fatto che Mannarino abbia giocato bene – ha dichiarato lo svizzero – A volte devi dimenticare che stai giocando indoor e a Basilea, aspetti positivi per me ma che qualche volta non impediscono di andare sotto pressione. il primo set è stato orribile, ho commesso alcuni errori ma penso sia stata importante la reazione che ho avuto perché mi può aiutare nel proseguimento del torneo. Sinceramenre ora non penso a Bercy; certo se anche la aprtita di domani si rivela lunga e intensa, non dimenticando che giocherò nel pomeriggio dopo che ho finito stasera, allora è possibile che non andrò a Parigi. Ma adesso non è il momento di parlarne; spero di essere in forma domani ma non penso che avrò problemi a recuperare”.
[4]J.M. del Potro b. [6]R. Bautista Agut 6-2 2-6 6-4
Ha dovuto impiegare 2 ore Juan Martin del Potro per avere ragione di Roberto Bautista Agut nel primo quarto di finale qui al Jakobshalle di Basilea. Del resto l’argentino ieri in sala stampa aveva dichiarato che non sarebbe stato facile scardinare la difesa di un ottimo regolarista come lo spagnolo.
E dire che è tutto iniziato nel migliore dei modi per il gigante di Tandil, il quale è partito subito come un razzo strappando due volte la battuta all’avversario in meno di 20 minuti: ma già verso la fine del primo set del Potro ha mostrato qualche crepa dovendo fronteggiare una palla break annullata con un rovescio vincente per poi chiudere grazie al potente servizio.
Chi temeva un assolo noioso si è poi dovuto ricredere per via della coriacità di Bautista Agut, il quale ha potuto contare anche su non pochi spettatori che lo hanno incitato fino alla fine (così come all’argentino, tanto che ad un certo punto nello stadio si è sentito uno spettatore scherzare pronunciando il nome di Federer invece dei due contendenti come stavano facendo assiduamente due schiere del pubblico): Lo spagnolo, con un bel rovescio che del Potro non è riuscito a tenere in campo, ha strappato il servizio all’avversario e si è poi ripetuto poco più avanti incamerando la seconda frazione.
Del Potro ha mostrato di subire il contrattacco di Bautista e ha impiegato ben sette minuti prima di tenere la battuta nel primo game del parziale decisivo; subito dopo ha realizzato il break a zero e però , complice forse un malore per il quale aveva chiamato il fisioterapista al cambio campo, si è fatto recuperare dall’iberico che con uno schiaffo al volo si è rimesso di nuovo in corsa. A questo punto la partita è diventata emozionante come si è visto sul 4-4 in cui entrambi hanno dato spettacolo con diversi vincenti tra palle break procuratesi da del Potro e annullate da Bautista; il quale però nulla ha potuto sui due diritti vincenti che hanno dato il break al nativo di Tandil. Quest’ultimo è andato poi a servire per il match e, dopo lo spavento di una palla break che per sua fortuna l’avversario non ha saputo sfruttare, con un servizio vincente ha portato a casa il match salutato con l’ovazione del pubblico che non si aspettava una partita indecisa fino all’ultimo punto.
Del Potro va in semifinale ma domani dovrà evitare certi passaggi a vuoto.
Dichiarazioni post match di del Potro
“Sono sopravvissuto”, ha detto scherzando un sorridente del Potro dopo la vittoria: “Sapevo che non sarebbe stato facile oggi, nonostante il buon inizio, ma l’importante è che abbia vinto. Sono stati importanti i rovesci sul break point del terzo set e poi nell’ultimo game ma devo far meglio, giocare bene non soltanto a sprazzi ma per tutta la durata del match. Nel secondo set ho sentito un po’ di dolore alla schiena ma sto bene, sono pronto per la semifinale. La cosa più importnate per me rimane sempre la salute, il costante controllo del mio corpo: tecnicamente parlando, come ho detto in altre occasioni, devo migliorare il rovescio, con cui non sempre riesco a giocare al meglio nei momenti importanti come invece è successo oggi. Solo così potrò competere e lottare contro i più forti in questo torneo e in quelli del prossimo anno”.
[2]M. Cilic b. [Q]M. Fucsovics 7-6(3) 5-7 7-6(4)
Per una volta non c’è stato bisogno di Federer per entusiasmare gli spettatori del campo centrale della Jakobshalle. Marin Cilic ha vinto da pronostico ma ha dovuto impiegare più di tre ore per avere la meglio sul bravissimo Fucsovics che ha dato battaglia fino all’ultimo regalando così il miglior match finora del torneo. Una bella sorpresa, l’ungherese partito dalle qualificazioni e che arrivato ai quarti ha fatto sudare le classiche sette camicie al ben più quotato avversario; il quale, c’è da dire, non ha disputato certo la migliore partita della sua carriera ma questo non toglie nulla a Fucsovics, che c’ha messo il cuore e ha salutato Basilea con applausi meritatissimi di uno stadio riconoscente.
Cilic è stato avanti di un break in ogni set ma si è sempre fatto recuperare: nel primo ha risolto al tie-break ma nel secondo al momento di rimanere nel parziale si è fatto soiprendere da un propositivo Fucsovics, il quale con una risposta aggressiva e uno splendido passante di rovescio si è procurato due set point: il primo è stato annullato dl croato con un ace ma nel secondo l’unghere ha avuto un po’ di fortuna grazie ad un nastro che ha deviato il suo passante e su cui Cilic non ha potuto nulla.
Nella frazione decisiva l’ungherese ha iniziato sbagliando molto e permettendo al croato di andare in vantaggio di un doppio break; incredibilmente però il numero 2 del tabellone non è risucito a chiudere doppi falli ed errori non provocati ha fatto rientrare un irriducibile Fucsovics di nuovo in una partita che ormai sembrava chiusa: ma arrivati al tie-break Cilic ha fatto pesare l’esperienza e rapidamente si è portato sul 6-1 e dopo un paio di punti con una bella vole’ di rovescio ha portato a casa un soffertissimo match.
Come detto sopra, Cilic non al meglio ma tanto di cappello a Marton Fucsovics. Vedremo se domani le fatiche della giornata si faranno sentire sul fisico e la mente del campione in carica in una semifinale che si preannuncia molto intensa contro del Potro.
[2]D. Goffin b. [5]J. Sock 7-6(6) 6-3
Sarà David Goffin l’avversario di Roger Federer nella seconda semifinale. Il belga ha avuto la meglio su un buon Jack Sock, soprattutto nel primo set finito al tie-break. Bisogna vedere se il piccolo David saprà far partita contro il Golia di Basilea, dato che ha terminato il suo match quasi all’una di notte e la stanchezza potrebbe dunque farsi sentire.
Risultati quarti di finale
[4]J.M. del Potro b. [6]R. Bautista Agut 6-2 2-6 6-4
[2]M. Cilic b. [Q]M. Fucsovics 7-6(3) 5-7 7-6(4)
[2]R. Federer b. [7]A. Mannarino 4-6 6-1 6-3
[2]D. Goffin b. [5]J. Sock 7-6(6) 6-3
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