L’unica cosa positiva della serata di Lorenzi è pensare che alla fine di questo supplizio in fondo manca una sola partita, quella che a questo punto è facile che perda a Bercy. Da quella vittoria contro Fabbiano, capace di portarlo addirittura al quarto turno di uno slam, fra l’altro perdendo con qualche rimpianto contro il finalista, Paolo non ha purtroppo più vinto una partita, nonostante i suoi avversari non appartenessero al gotha del firmamento tennistico mondiale. Hyeon Chung si è quindi aggiunto ai vari Dzumhur, Zhang (sic), Mayer, Bedene e Djere senza neanche faticare troppo, perché davvero Lorenzi sembra che non ne abbia più per quest’anno. Per carità, l’italiano a lottare di tanto in tanto ci prova, ma la convinzione pare se ne sia andata insieme ad una forma fisica che non è sembrata smagliante, come è logico che sia alla fine di una stagione. Quindi Lorenzi ha resistito fino al 3-2 del primo set e perso il servizio non si è più raccapezzato tanto. Ed è stato più il famigerato avversario di Quinzi in quel Wimbledon a dargli una mano che non Lorenzi ad aggrapparsi al match. Chung dopo aver chiuso il primo set ha graziato l’italiano nel secondo game del secondo set, regalando palle break come se fossero noccioline e dando l’impressione, tra un’ingenuità e l’altra, di considerare la partita niente di più di una buona sgambata. Chung ha ribrekkato Lorenzi nel quarto game e poi gli è stato sufficiente tenere la palla in campo ad un ritmo decente per arrivare in carrozza al successo finale. Davvero tutto da dimenticare.
Il torneo si era aperto col 6-0 inflitto da Bautista Agut, ancora in corsa per le Finals, al kazakho Kukushkin, anche lui più desideroso di una vacanza che di giocare ancora nei palazzetti. Mikhael ha salvato la faccia nel secondo ma le motivazioni tra i due erano decisamente diverse.
Altra storia il bel match vinto da uno dei nuovi. Shapovalov, che è partito piano, perdendo il primo set grazie ad un break subito presto da Sugita, che forse neanche lo sapeva ma che in teoria poteva ancora arrivare alle Finals pure lui, ha poi ingranato un’altra marcia, relegando il giapponese quasi a sparring partner. Il canadese è filato via liscia fino al settimo game del terzo set, quando gli si è inceppato ancora il servizio e ha permesso a Sugita di rientrare in partita. I due si sono aggrappati alla battuta e sono arrivati al tiebreak, che Shapovalov ha vinto senza particolari problemi.
Risultati
[6] R. Bautista Agut b. [Q] M. Kukushkin 6-0 6-3
H. Chung b. P. Lorenzi 6-3 6-1
D. Shapovalov b. Y Sugita 6-4 2-6 7-6(3)
R. Haase vs [WC] M. Chiudinelli
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