Garbine Muguruza ha cominciato la sua avventura nel WTA Premier di Tokyo, e da numero 1 del mondo WTA, con un successo per 6-4 6-0 ai danni di Monica Puig. E di nuovo viene da pensare a come siano diversi gli scenari rispetto agli ultimi due anni, quando alla spagnola dopo un grande risultato, un grande traguardo, faceva sempre seguito un periodo prolungato di difficoltà senza vittorie e fiducia.
L’avversaria odierna, Puig, l’anno scorso ai giochi Olimpici di Rio le rifilò un pesantissimo 6-1 6-1. Altro torneo, altre circostanze, ma sembra una vita fa. Quel giorno la portoricana mise in campo una delle prestazioni più belle della sua carriera, a poche partite da quel match contro Angelique Kerber che l’ha spedita nella storia del proprio paese con la medaglia d’oro conquistata. Un 2017, nel complesso, fatto di tante soddisfazioni e che l’aveva proiettata fin dentro alla top-30. Quest anno tutto si è capovolto ed ai sorrisi sono subentrate le sconfitte, il crollo progressivo nel ranking, le difficoltà a ritrovare le stesse sensazioni di prima.
Puig è la stessa di dodici mesi fa, anche se oggi alla solita aggressività da fondo campo si susseguivano tanti errori nei momenti di chiudere il punto. Ha dato tutto, fino alla fine, cercando una gioia da dedicare al suo paese natio, Porto Rico, devastato prima dall’uragano Irma e che ora deve fare i conti con un altro fenomeno atmosferico potenzialmente catastrofico come Maria. Sulle scarpe, la scritta in stampatello “Porto Rico” ed i vari messaggi su Twitter di preghiera verso i suoi connazionali.
Neppure le extra motivazioni, però, sono state sufficienti per fermare la spagnola: solida nel primo set, straripante per due terzi del secondo (con anche un parziale di 12 punti a 0) ed infine cinica nel concludere con un 6-0 senza concedere quel game all’avversaria per addolcire, un minimo, l’amara pillola della seconda frazione. Puig avrebbe anche avuto l’occasione, sullo 0-4, per vincere un turno di battuta ma dopo aver salvato 4 palle break ha sprecato la chance con uno dei tanti errori di rovescio. Ora, per la numero 1 del mondo, la sfida nei quarti di finale contro Kurumi Nara o Caroline Garcia.
Tutto molto semplice per Karolina Pliskova, numero 2 del seeding, che ha liquidato Magda Linette 6-2 6-1. Le due si erano incontrate due settimane fa al primo turno dello US Open, con la ceca vincitrice 6-2 6-1, e l’ultima volta prima di questa serie a Tianjin, nel 2015. Risultato? 6-2 6-1. È un match che fino ad ora ha veramente poche vie d’uscita per la tennista polacca, condannata con una seconda molto docile ad essere preda della numero 4 del mondo, che oltretutto non aveva difficoltà a guidare quasi sempre il ritmo dello scambio. Ai quarti di finale attende Angelique Kerber, in un match che è la riedizione di 4 finali tra il 2015 e il 2016 tra cui quella dello US Open.
La tedesca si è presa una nuova rivincita, dopo quella contro Naomi Osaka, superando 7-6(5) 6-3 Daria Kasatkina che l’aveva battuta 2 volte su 2 in stagione. Determinante il primo set, dove la russa era stata avanti 3-0 nel parziale e 3-1 e servizio nel tie-break. Kerber è sempre rientrata, soffrendo le trame dell’avversaria che giocava quasi sempre sul suo rovescio ma reagendo volta per volta. Era difficile prevedere potesse uscire vincitrice dal primo set, perché se al servizio aveva trovato una buona continuità, in risposta emergevano le difficoltà nel momento in cui non aveva l’iniziativa. La difesa, dal lato destro, era quasi sempre in difficoltà. Una diagonale in cui doveva inventare qualcosa per uscirne vincitrice. Kasatkina, però, dal 5-5 nel tie-break ha commesso due errori consecutivi che hanno segnato il risultato. Nel secondo set, invece, la differenza l’hanno fatta i due game centrali: sul 2-2 Kerber è risalita da 0-40 prima trovando due ottimi vincenti e poi approfittando degli errori della russa; sul 3-2 ha capitalizzato alla seconda chance avuta, confermando il vantaggio e chiudendo agevolmente sul 5-3.
Difficile pensare che quello di domani possa essere un incontro competitivo e spettacolare quanto le loro finali di New York (2016), Birmingham e Stanford (2015), ma è già piacevole ritrovarle l’una contro l’altra, loro che giocano in maniera così differente e che al loro massimo livello sanno dar vita a grandi battaglie.
Risultati odierni:
[1] G. Muguruza b. M. Puig 6-4 6-0
A. Pavlyuchenkova b. Q. Wang 6-4 4-6 6-2
[7] A. Kerber b. D. Kasatkina 7-6(5) 6-3
[2] Ka. Pliskova b. M. Linette 6-2 6-1
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