L’Ariake Coloseum è un impianto che ospita tre settimane di grande tennis in Giappone. Situato a Tokyo, dal lunedì dopo lo US Open comincia un tour di tornei a cavallo tra WTA e ATP: cominciano prima le donne, con un evento International seguito la settimana seguente da quello ben più famoso, il Toray Pan Pacific, categoria Premier. Zarina Diyas e Miyu Kato hanno cominciato il loro cammino sabato scorso, con il primo turno di qualificazioni del torneo International e oggi avrebbero dovuto scendere in campo per il tabellone cadetto del torneo Premier, ma entrambi i loro match sono stati rinviati (e chissà mai se verranno giocati o saranno sostuite da due alternate…) a domani, quando però si ritroveranno l’una contro l’altra per giocare la finale del torneo Interantional.
Cerchiamo di fare chiarezza in questo miscuglio di nomi e categorie: Miyu Kato e Zarina Diyas, partite dalle qualificazioni, sono le finaliste del torneo International della capitale giapponese e probabilmente, a causa di questo risultato, non potranno giocare le qualificazioni del torneo Premier che scatterà lunedì prossimo. Ma in fondo, a Kato e Diyas, quanto importerà? La prima è una debuttante a questi livelli, arrivata fin qui sospinta da un folto tifo di connazionali che oggi hanno assistito ad un match rocamboesco. La giapponese, che aveva come miglior risultato in stagione una semifinale in un ITF 25.000 dollari a Yokohama, ha superato un’altra qualificata, Jana Fett, in quasi 3 ore di gioco. 4-6 7-6(1) 6-4 il risultato finale di un match incredibile, tutto in rimonta. Dopo aver perso il primo set, è scivolata indietro 1-4 e servizio per la giovane croata. Ha rimontato, è scivolata indietro 5-6 e servizio Fett, ha annullato un match point e dopo aver agguantato il 6-6 si è aggiudicata comodamente il tie-break. Nel terzo set, dopo essere stata indietro 0-3, è ripartita e sul 4-4 ha approfittato dei crampi che hanno preso la sua avversaria mettendo a segno il break per il primo sorpasso nel match, chiudendo poi a zero con questo spettacolare punto
In finale, contro di lei, Zarina Diyas. La kazaka, rientrata dopo 8 mesi di infortunio per un intervento al polso, ha superato 6-4 0-6 6-3 Christina McHale che era campionessa in carica e crollerà in classifica oltre l’ottantesima posizione. Per lei, invece, un balzo in avanti molto importante e che la vedrà di almeno 30 posizioni dal numero 100. Soprattutto, però, la possibilità di conquistare il suo primo titolo WTA dopo aver perso 3 anni fa contro Samantha Stosur l’unica finale disputata, proprio nell’edizione del torneo giapponese quando però si disputava a Osaka. Oggi il capolavoro è stato nel terzo set, quando era indietro 1-3 e chance del doppio break di vantaggio per la statunitense, che da lì si è bloccata e si è fatta travolgere dal rientro dell’avversaria fino a completare la partita a braccia alzate per il risultato ormai insperato.
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