Zarina Diyas è un personaggio che in qualsiasi altro contesto rappresenterebbe la normalità. Abbastanza giovane (classe 1993) e pochi anni fa ad un passo dalla top-30 prima di un (grave) infortunio. Se la carta d’identità però dice “Kazakistan”, in questo particolare momento storico, allora vale la pena spendere qualche parola in più. È l’unica tennista nata e cresciuta nel paese centro-asiatico ad aver raggiunto la top-100 senza aver avuto bisogno di essere acquistata dal presidente della federtennis Bulat Utemuratov, che dalla fine del primo decennio del 2000 ha fatto razzie tra vari stati dell’est Europa per allestire due squadre (Coppa Davis e Fed Cup) che potessero dare lustro allo sport locale. La storia è nota: valigie colme di soldi, garanzie di documenti, vitto e alloggio e allenamenti presso il centro federale di Astana, impianto ultra-moderno nella capitale kazaka.
Due volte agli ottavi a Wimbledon, due volte al terzo turno al Roland Garros, Diyas è stata l’unica autoctona a entrare in top-100 tra maschi e femmine fino ad arrivare al best ranking di numero 31 al mondo il 12 gennaio 2015. All’attivo conta anche una finale WTA, persa nel 2014 ad Osaka contro Samantha Stosur. Ad inizio 2016, però, il rendimento aveva cominciato a crollare e da giugno è stata costretta allo stop a causa di gravi problemi al polso. Intervento chirurgico, 8 mesi di riposo forzato. Rientrata ben oltre la top-200, in quattro mesi ha già disputato 3 finali vincendo 2 titoli ITF (tra cui il 100.000 dollari di Manchester). I quarti di finale a Tokyo, dove ha colto un grande successo contro la numero 2 del seeding Shuai Zhang, valgono il rientro in top-100 con un ranking provvisorio al numero 90. Considerando che fino ad aprile del 2018 non avrà punti in scadenza, è facile immaginare possa continuare questo trend.
Negli altri incontri, continua la marcia della qualificata Jana Fett, che dopo aver eliminato Kristina Mladenovic si è imposta 6-0 6-3 contro Jana Cepelova. Bene anche la campionessa in carica Christina McHale, 6-1 6-1 a Sara Sorribes Tormo, e Qiang Wang, che si è imposta 6-2 6-3 contro Kurumi Nara. Infine, Yulia Putintseva ha approfittato del ritiro di Xinyun Han quando già conduceva 6-2 2-0.
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