[15] M. Keys b. [4] E. Svitolina 7-6(2) 1-6 6-4
Una di quelle vittorie che sì, possono cambiare il corso degli eventi, se non altro per Madison Keys. Fino a due mesi fa la statunitense viveva alla giornata, in base al dolore che sentiva al polso destro. La situazione era piuttosto brutta: la carriera non era in bilico ma c’erano giornate dove il dolore era atroce, come dopo ogni partita giocata a fine 2016 a Pechino quando arrivò fino in semifinale. Si chiudeva nello spogliatoio e piangeva a dirotto dal male che aveva. Un primo intervento a inizio dicembre non è bastato: qualcosa andò storto e fu necessario un secondo intervento di pulizia dopo il Roland Garros, quando la classifica Race la vedeva ben oltre la centesima posizione mondiale. Qualcosa è cambiato da subito, con una bella prova a Wimbledon dove fu sconfitta in tre set da Camila Giorgi. Poi, finalmente, del tempo per allenarsi in tranquillità ed ha subito ritrovato la forma migliore: titolo a Stanford, ottavi a Cincinnati (dove però ebbe 3 match point contro Garbine Muguruza) e ora quarti di finale allo US Open.
L’ultimo successo, a New York, è di quelli che pesano. Keys ha battuto la numero 4 del seeding Elina Svitolina, giocatrice che era in lotta per diventare numero 1 del mondo al termine del torneo. 7-6(2) 1-6 6-4 il punteggio finale che le regala “qualcosa che è molto più di una vittoria” e che l’ha fatta scappare via dalla telecamera per non far vedere che sta per piangere. Stavolta, però, non erano lacrime amare. Un’altra grandissima partita, un’altra notte da ricordare per l’allieva di Lindsay Davenport, in tribuna vicinissima alle lacrime pure lei. Si è ritrovata, Madison, nel momento più difficile della stagione, causato non tanto da problemi di gioco, ma da noie fisiche che rischiavano di complicarle ancor di più la situazione.
Il primo set è stato equilibratissimo, a fronte poi di un tie-break completamente dalla sua. Nel secondo Svitolina ha subito preso il largo e così stava per essere pure nel terzo, quando l’ucraina si è trovata avanti 4-2. Lì, però, ha cominciato a sentire il momento. L’importanza di quella vittoria sarebbe stata enorme: l’avrebbe mandata a giocarsi il numero 1 del mondo contro Kaia Kanepi, numero 418 del mondo, ed il pubblico ha cominciato a farsi sentire in maniera ancor più pesante per sostenere la beniamina di casa. Ha perso sicurezza e concentrazione, facendosi sfuggire i 4 game successivi quasi senza lottare. Keys, adesso, avrà la grande chance di provare a tornare tra le migliori 4 di uno Slam. Non le capitava dalla prima volta: Australian Open 2015.
[1] Ka. Pliskova b. J. Brady 6-1 6-0
Un mezzogiorno di tranquillità, per una volta, per Karolina Pliskova che con il match più agevole del suo US Open accede ai quarti di finale. 6-1 6-0 in meno di 45 minuti a Jennifer Brady, vera sorpresa di questo quarto turno, brava ad arrivare fin qui superando Andrea Petkovic, Barbora Strycova e Monica Niculescu.
Un piccolo paradosso del circuito femminile nel 2017, però, perché i suoi numeri sono diametralmente opposti tra WTA e Slam. Zero vittorie nel circuito WTA su 7 tornei disputati, ben 7 successi nei 4 Slam tra cui due ottavi di finale (US Open e Australian Open), più una sconfitta per 9-7 al terzo contro Kristina Mladenovic all’esordio del Roland Garros.
Oggi, invece, c’è stato spazio per la miglior prestazione di una Pliskova sollevata, dopo le enormi fatiche fatte contro Nicole Gibbs e Shuai Zhang. La partita è stata subito in discesa, tanta era la differenza tra le due giocatrici. Facile il primo set, dove nell’unica occasione in cui non ha vinto il game era comunque avanti 15-40. Ancor più facile il secondo, chiuso immacolata. Una bicicletta sfiorata, insomma, utile al morale ed alla fiducia per le prossime, difficili, partite. C’è in ballo il numero 1 del mondo, le serve la finale. Sarebbe una piccola impresa visto, più che altro, l’enorme ritardo che aveva ad inizio torneo sulle altre rivali (3) davanti a lei. Soprattutto, è viva la possibilità di poter aggiudicarsi lo Slam, che sarebbe il primo della carriera.
[Q] K. Kanepi b. D. Kasatkina 6-4 6-4
Il miracolo di Kaia Kanepi. Numero 418 del mondo, passata dalle qualificazioni, la tennista estone che un anno fa non pensava di poter più giocare a tennis a causa di numerosi problemi fisici tra cui una fascite plantare molto fastidiosa, è nei quarti di finale dello US Open. È il sesto quarto di finale per lei, con un passato in top-15: 2 in Australia, 2 a Wimbledon, 2 (con questo) allo US Open.
Un torneo partito in sordina, con un 6-0 rimediato da Francesca Schiavone che poi si è smarrita e non è riuscita a concludere il lavoro venendo rimontata e sconfitta al terzo set. Poi Yanina Wickmayer, poi Naomi Osaka rientrando da 2-4 nel set decisivo. infine oggi, quando per un set e mezzo ha steso Daria Kasatkina con la forza dei suoi colpi e poi è tornata la Kanepi molto incerta delle fasi decisive, quella che ha visto tutta la sua carriera “rovinata” a causa dei momenti di panico che la portavano a sbagliare molto più del normale. Già nel primo set, quando era stata indietro inizialmente di un break, aveva servito sul 5-3 facendosi controbrekkare a 0. A 0, però, il nuovo game in risposta che le aveva dato il primo parziale.
Nel secondo le cose sembravano essersi messe meglio, con l’estone che si portava avanti 4-2 ma mancava 8 palle game e da lì cominciava una serie di break e controbreak che non si sarebbe esaurita fino al 6-4 Kanepi conclusivo, con il punto esclamativo arrivato in un game dove Kasatkina era 30-0 ed aveva la concreta chance di riaprire tutto ma si è spenta di colpo. Adesso per Kanepi una tra Madison Keys ed Elina Svitolina e chissà, a questo punto, che cosa il destino avrà in serbo per lei.
Intanto è la seconda giocatrice nella storia dello US Open a raggiungere i quarti di finale da qualificata dopo Barbara Gergen, nel 1981.
Risultati odierni:
[1] Ka. Pliskova b. J. Brady 6-1 6-0
[19] C. Vandeweghe b. L. Safarova 6-4 7-6(2)
[4] E. Svitolina vs [15] M. Keys
[Q] K. Kanepi b. D. Kasatkina 6-4 6-4
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