dal nostro inviato a New York
[13] P. Kvitova b. [3] G. Muguruza 7-6(3) 6-3
Dal dramma al sogno il passo può essere breve. Il dramma di quell’aggressione che poteva costarle anche la vita, il sogno di un ritorno in grande stile con uno Slam da assoluta protagonista.
Dopo l’uscita di Maria Sharapova, tocca a Petra Kvitova prendersi le luci della ribalta; quattro vittorie, zero set persi contro avversarie di assoluto valore: Jankovic, Cornet, Garcia e ora Garbine Muguruza, numero 3 del seeding e campionessa in carica di Wimbledon.
Sotto le luci dell’Arthur Ashe, è andato in scena un match tra due pesi massimi, in cui si è usato molto più la sciabola che il fioretto. Petra e Gabrine non conoscono mezze misure: per entrambe è tutto o niente, vincente od errore. E così il primo set si trasforma in una montagna russa: quattro break, due per parte e conclusione al gioco decisivo. Petra è quella più solida e se lo prende per sette punti a tre.
Nel secondo la Muguruza conferma tutti i suoi limiti di maturità e continuità. Affonda in una marea di errori e viene travolta dalla Kvitova, senza riuscire a reagire o ad elaborare una strategia per far girare la gara. La ceca scappa sul 3-1 e poi sul 5-2 si guadagna il primo match point sul servizio della spagnola, che svanisce con un rovescio lungo.
Nel gioco successivo Petra serve per la partita e la Muguruza ha un sussulto d’orgoglio: si procura due break point, ma svaniscono entrambi. Petra si guadagna un secondo match point ed è quello buono quando Garbine spara fuori un comodo diritto a campo aperto.
Nel complesso la partita è stata bruttina, dominata dalla tensione e dagli errori gratuiti: in totale saranno 42 quelli della Kvitova e 25 quelli della Muguruza, che però ha messo a referto appena 7 vincenti contro i 24 della ceca.
La spagnola risulta ancora bocciata alla prova del nove. Dopo il trionfo londinese non ha saputo confermarsi mostrando ancora parecchi limiti, soprattutto psicologici. Forse la concreta prospettiva di poter diventare numero 1 del mondo ha bloccato Garbine, oggi spenta e fallosa.
L’aggressione ha di sicuro donato nuova consapevolezza e motivazione a Petra, che è apparsa anche in eccellenti condizioni fisiche. E’ l’unica campionessa Slam rimasta in gara assieme alla sua prossima avversaria nei quarti di finale, Venus Williams, e ora è anche la naturale favorita, Pliskova permettendo.
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