La vittoria sofferta, in rimonta, di Roger Federer contro Mikhail Youzhny ha diversi risvolti. Non solo vale l’accesso al terzo turno dello US Open, continuando a cullare i sogni di terzo Slam del 2017 e anche di ritorno al numero 1 del mondo, ma gli permette di ritoccare alcune statistiche. La prima sono le vittorie contro il russo, affrontato per la prima volta 17 anni fa: 17, su altrettanti incontri disputati.
Stavolta Youzhny era anche salito avanti di un set, ma alla fine si è comunque arreso 6-1 6-7(3) 4-6 6-4 6-2 in tre ore e mezza di partita. Questo risultato, inoltre, vale il successo numero 80 della carriera dello svizzero allo US Open. Nella classifica di tutti i tempi stacca Andre Agassi e si issa al secondo posto in solitaria. Davanti a lui, la leggenda Jimmy Connors, con 98 vittorie, aiutato anche dall’edizione del 1991 quando a 39 anni colse una strepitosa semifinale in una delle edizioni più coinvolgenti di sempre dell’open nord-americano, con le magie di “Jimbo” di quell’annata che ancora oggi vengono proiettate sui maxischermo dell’impianto di Flushing Meadows.
Il podio, dunque, vede Connors a 98, Federer a 80, Agassi a 79, poi Ivan Lendl in quarta posizione a 73 e infine Pete Sampras a 71. Se lo svizzero dovesse mai tentare l’assalto al numero di vittorie assoluto vorrebbe dire essere in campo almeno altri 2/3 anni. Idea, questa, che non farebbe dispiacere ai suoi fan.
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