Garbine Muguruza salva la giornata degli organizzatori del torneo WTA Premier di Stanford. L’evento californiano, partito con due star di livello assoluto come Victoria Azarenka e Maria Sharapova, ha potuto vedere solo una delle due in campo e solo per un match. Se la bielorussa è stata costretta al forfait ancora prima dell’inizio del torneo, la russa dopo la sofferta vittoria contro Jennifer Brady ha deciso di non scendere in campo oggi contro Lesia Tsurenko.
“Dopo il mio match di lunedì ho fatto degli esami e ho scoperto di avere un problema all’avambraccio sinistro. Il dottore mi ha detto che non avrei dovuto rischiare. Ringrazio ancora chiunque sia stato sugli spalti l’altra sera, è difficile per me rinunciare a giocare ma devo pensare anche al futuro”. Queste le parole della ex numero 1 del mondo in un comunicato.
Al momento deve ancora fare il suo esordio nel torneo Petra Kvitova, eppure dell’importante plotone di pluricampionesse Slam inizialmente previste al via solo una è arrivata ai quarti di finale: Muguruza. La spagnola non ha ripetuto il post-Slam dello scorso anno, quando dopo il Roland Garros fu sconfitta 6-3 6-3 in casa sua (Maiorca, in Spagna) da Kristen Flipkens e ha inflitto un netto 6-2 6-0 ai danni di Kayla Day.
Gran parte del successo, si può dire, è nato lo scorso marzo a Indian Wells. Quel giorno una quasi sconosciuta Day fu avanti 6-3 5-3 contro la spagnola, che riuscì a riprendere il match per i capelli e a vincere 3-6 7-5 6-1. Quella lezione le servì per capire come affrontare la giovanissima mancina statunitense (classe 1999) dal potentissimo dritto. Fu un torneo, quello di Indian Wells, dove era anche estremamente in fiducia e aveva superato in precedenza Mirjana Lucic Baroni, ancora in ottima forma dopo la semifinale all’Australian Open.
Questa volta non c’è stata proprio partita e l’unica fase importante è stata quella iniziale, quando la spagnola ha vinto 5 dei primi 6 game. Ha spezzato completamente le speranze avversarie, facendola poi finire in una sorta di incubo personale dove la testa non era più nel match ma pensava a tutt’altro: ai colpi che non entravano, ai piedi che non si muovevano, alle difficoltà che trovava nel giocare, non necessariamente causate dall’avversaria che aveva di fronte. Ad un cambio campo a metà secondo set, Day si è sfogata con il proprio coach: “Ho i piedi incollati al terreno, sento che potrei fare molto meglio di così ma oggi proprio non ci riesco!”.
Ai quarti di finale Muguruza affronterà Ana Konjuh, che ha superato 7-5 6-4 Natalia Vikhlyantseva, prendendosi la rivincita della sconfitta maturata a inizio giugno nella semifinale di ‘s-Hertogenbosch. Avanti, infine, anche Madison Keys, che però ha avuto tanto da fare contro la qualificata connazionale Caroline Dolehide, vincitrice al primo turno contro Naomi Osaka. 3-6 6-2 6-3 il punteggio finale, dopo che era stata indietro di un set e di un break.
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