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WTA Cincinnati: Vinci, disco rosso. Giorgi vince ed attende Pliskova

E. Makarova b. [3] A.Kerber 6-4 1-6 7-6 (11) (Giancarlo Di Leva)

Esordio impegnativo per la ex numero 1 del mondo Angelique Kerber che affronta la russa Makarova, numero 39 del ranking, giocatrice in fiducia reduce dal recente vittoria al torneo di Washington. La tennista tedesca, che ha ceduto a Karolina Pliskova lo scettro mondiale al termine dello Slam londinese dopo averlo detenuto per 34 settimane, è alla ricerca di una vittoria che le manca dagli Us Open dello scorso anno e che la rilanci ai massimi livelli.

I precedenti tra le due tenniste sono a favore della Kerber per sette a cinque ma l’ultimo scontro diretto, risalente all’ultimo Roland Garros, finì nettamente a favore della tennista russa (6-2 6-2). La Makarova come suo solito inizia il match senza timori reverenziali e prende subito il comando delle operazioni grazie anche alla maggior efficacia del servizio (sette su sette i punti sulla prima di sevizio nei primi due turni di servizio), mentre la tedesca stenta a carburare col risultato che nel terzo game si registra già il primo break a favore della russa, che poi deve rintuzzare la reazione della tedesca salvando due palle break nel sesto game.

La Kerber pare nella versione opaca degli ultimi mesi; non riesce ad affondare i colpi e non ha la velocità di piedi che le consentiva la difesa strenua, caratteristica vincente del suo gioco. Subisce un altro break nel settimo gioco che risulterà decisivo per le sorti del set che si chiude 6-4 a favore della tennista russa in 42 minuti dopo aver annullato nell’ultimo game del set una delicatissima palla break che avrebbe consentito all’avversaria di rimettere il match in parità. I segnali di recupero evidenziati dalla Kerber negli ultimi game del primo parziale si consolidano all’inizio del secondo set in cui i suoi colpi diventano più incisivi ed anche il servizio funziona meglio. La Makarova si fa sorprendere e non riesce ad arginare gli affondi dell’avversaria che in un battibaleno si ritrova 3-0. Fioccano gli errori da una parte e dall’altra ma la tedesca mantiene l’iniziativa e chiude il set rapidamente: 6-1 in 34 minuti.

Il terzo set è decisamente il più interessante. Sale il livello degli scambi con vincenti da una parte e dall’altra. La Kerber prolunga l’onda positiva del secondo set fino al 2-0 allorchè, in un alternanza infinita,sale in cattedra la russa che vince cinque game consecutivi e va poi a servire per il match sul 5-3 ma lì combina un disastro commettendo due doppi falli di cui il primo sul match point. Si arriva così al tie break decisivo che restituisce agli spettatori in termini di spettacolarità ciò che non avevano avuto durante tutto il match. Dopo 24 punti giocati, vince meritatamente la Makarova all’ottavo match point dopo due ore e quarantuno minuti. Al terzo turno l’attende la vincente tra Kvitova e Stephens. Per la Kerber la riconquista della leadership mondiale, almeno per ora, appare un miraggio.

[15] A. Sevastova b. R. Vinci 6-2 7-5

Per quanto ancora Roberta dovrà vivere giornate così? È il primo pensiero che si ha dopo averla vista perdere nettamente contro Anastasija Sevastova nel secondo turno del WTA Premier 5 di Cincinnati. Lei stessa definirebbe la prestazione di oggi, almeno quella di un set e mezzo, come “brutta” sotto tanti aspetti, quasi a rischio di imbarcata in entrambi i parziali.

Il primo confronto con la tennista lettone, protagonista di un ottimo 2017, è terminato con il punteggio di 6-2 7-5 che poteva essere ben più grave, 6-1 6-1, se la numero 15 del seeding avesse chiuso il primo set col servizio a disposizione sul 5-1 e se nel secondo non si fosse fatta strappare la battuta due volte dal 3-1 rimettendo sempre in partita la tarantina. Vinci per lunghi tratti vittima delle solite difficoltà degli ultimi mesi nel far rendere efficace un gioco che deve assistito dal primo all’ultimo punto da un’ottima condizione fisica, quella che ormai ha salutato la tarantina già lo scorso anno, a marzo, quando è comparso il primo problema serio al tendine d’achille.

Era in corso il torneo di Indian Wells, stava disputando una partita tiratissima contro Margarita Gasparyan e rimontò nel terzo set dallo 0-4 sotto per annullare due match point. In conferenza stampa la rivelazione: “Ho sentito tanto dolore al tendine, non so come mai”. Da lì in avanti la decisione di non curarlo perché ormai, a 33-34 anni, pensare di rientrare sarebbe inutile. Tante prestazioni negli ultimi mesi sono state guastate da questo problema. Non c’è certezza che anche oggi abbia influito o sia “solo” un momento difficile dal punto di vista del gioco e dei risultati, resta il fatto che i 430 punti in uscita dallo US Open sono sempre più vicini.

Tra una decina di giorni a New York ci sarà una classifica da salvare, classifica che ora la vede numero 42 al mondo ma senza i quarti di finale dello scorso anno precipiterebbe al numero 67, in attesa poi degli ultimi 305 punti ottenuti fino a Zhuhai. Dopo di che, Roberta, dovrà rivelarci cosa avrà intenzione di fare nel 2018.

[Q] C. Giorgi b. D. Gavrilova 7-6(1) 5-7 6-3

Sofferta, ma quantomai importante vittoria per Camila Giorgi. La marchigiana è agli ottavi di finale del WTA Premier 5 di Cincinnati e per lei, ora, potrebbero aprirsi le porte di un big match contro Karolina Pliskova, attuale numero 1 del mondo e chiamata a difendere la sua leadership proprio in Ohio. L’ultimo precedente tra le due, lo ricordiamo bene, è datato inizio maggio sulla terra rossa di Praga, superficie abbastanza infida alla ceca che crollò in 2 set contro Camila, anche lì proveniente dalle qualificazioni.

Intanto, la bella vittoria per 7-6(1) 5-7 6-3 contro Daria Gavrilova che da continuità ai due successi del tabellone cadetto più il doppio 6-2 inflitto al primo turno a Katerina Siniakova. Avversarie non semplicissime, superate al termine di due partite molto diverse ma ugualmente ben giocate. L’unica fase dove Giorgi è stata rivedibile è forse la prima metà del secondo set, quando nonostante l’iniziale break di vantaggio dopo un primo set vinto recuperando un break all’australiana che serviva sul 5-4, ha cominciato a scomporsi ed a sbagliare tanto, perdendo il servizio con grande continuità.

La partitam abbastanza regolare fino a quel punto, è diventata molto più imprevedibile ed entrambe non riuscivano a confermare la battuta. Gavrilova ha provato di nuovo a servire per il parziale, ma sul 5-3 ha perso la battuta a zero. Sul 6-5 ha approfittato dell’opportunità in risposta rinviando tutto al terzo parziale. Dopo due break nei primi 2 turni di battuta, Giorgi ha allungato definitivamente sul 2-2 e sul 5-3 non ha atteso di andare a servire per il match trovando il nuovo break che ha chiuso la pratica. Adesso probabilmente la possibilità di affrontare la numero 1 del mondo, battuta nell’ultimo precedente.

[Q] A. Barty b. [9] V. Williams 6-3 2-6 6-2

Colpo di scena? Forse, perché fin da inizio anno Ashleigh Barty sta giocando che è una meraviglia e per la prima vittoria contro una top-10 era solo questione di giorni. Dopo aver portato al terzo set Angelique Kerber e Garbine Muguruza, aver battuto la spagnola quando era fuori dalle prime 10 e aver combattuto alla pari contro Petra Kvitova, l’australiana coglie il successo più bello della sua seconda carriera superando Venus Williams, numero 9 del seeding, nel secondo turno del torneo di Cincinnati.

Una partita condotta molto bene soprattutto a livello mentale, dopo un secondo set difficile e dove subiva l’aggressività della statunitense. Nel set decisivo, ha giocato due dritti in controbalzo nel primo game al servizio che l’hanno riportata subito nel match, collezionando poi altri 4 per il vantaggio di 5-1 che era una ipoteca serissima sulla vittoria finale.

Venus, lo dicevamo ieri, non aveva un gran tabellone e già l’esordio nettamente a favore (6-2 6-0 contro Alison Riske) non doveva essere considerato come veritiero. La vera prova era oggi ed è maturata la seconda sconfitta prematura. Il primo vero momento di difficoltà della staunitense in questo 2017 finora fatto solo di soddisfazioni. Servirà ora ritrovare le energie per lo Slam di casa.

Risultati:

[1] K. Pliskova b. [LL] N. Vikhlyantseva 6-2 6-3
[Q] C. Giorgi b. D. Gavrilova 7-6(1) 5-7 6-3
[Q] A. Barty b. [9] V. Williams 6-3 2-6 6-2
[6] C. Wozniacki b. E. Vesnina 6-2 6-4
M. Keys b. D. Kasatkina 6-2 6-1
C. Suarez Navarro b. A. Krunic 6-2 6-2
[8] S. Kuznetsova b. Y. Putintseva 6-3 6-4
[5] E. Svitolina b. L. Tsurenko 6-1 6-4
J. Goerges b. [Q] F. Abanda 6-4 6-4
[14] P. Kvitova vs [WC] S. Stephens
E. Makarova vs [3] A. Kerber 6-4 1-6 7-6(11)
[11] D. Cibulkova b. A. Cornet 6-1 6-4
[15] A. Sevastova b. R. Vinci 6-2 7-5

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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