US Open

US Open uomini: Cilic e Zverev soffrono ma avanzano, Shapovalov in tre set

[5] M. Cilic b. T. Sandgren 6-4 6-3 3-6 6-3 (Evaristo Desio)

C’era qualche curiosità su Marin Cilic, che avevamo lasciato in lacrime sul centre court di Wimbledon e non avevamo più visto nell’estate nordamericana. Catapultato nel ruolo di favorito della parte bassa del tabellone dopo il forfait di Murray, il croato non è sembrato del tutto a posto e ha faticato più del dovuto contro Tennys Sandgren, numero 105 della classifica ATP, alla sua seconda partita nel tabellone di uno Slam, dopo quella persa a Parigi contro Kukushkin. Sandgren ha fatto il suo, provando a mettere in difficoltà l’ex vincitore che alla fine ha dovuto impiegare quasi tre ore per aver ragione del suo avversario. Cilic ha vinto il primo set dopo che si era fatto brekkare proprio quando doveva chiudere, ha iniziato il secondo perdendo il servizio, ha perso il terzo e nel quarto sull’1 pari ha dovuto annullare una palla break. Insomma, il Cilic visto oggi, nonostante il tabellone da challenger, difficilmente lo vedremo arrivare in fondo.

[4] A. Zverev b. [Q] D. King 7-6(9) 7-5 6-4 (Cristina Pozzoli)

Esordio complicato ma vincente per Alexander Zverev che impiega quasi tre ore a risolvere l’enigma Darian King, proveniente dalle qualificazioni e primo giocatore maschio nativo delle Barbados a giocare il primo turno di un Major. Sarà l’emozione di giocare per la prima volta in notturna nell’Arthur Ashe Stadium o la consapevolezza di essere uno dei giocatori accreditati per arrivare fino in fondo, fatto sta che Zverev comincia contratto e un po’ confuso al contrario del suo avversario che invece sembra non sentire la pressione e ha le idee ben chiare su come giocare. Il risultato si vede nel terzo game quando Sascha si fa ingolosire da una discesa a rete che si rivela controproducente e poi con un rovescio lungo e un dritto in rete si trova 30-40. Il tedesco tira forte ma King non perde campo, ribatte colpo su colpo e va a prendersi il break scendendo a rete dopo uno scambio lunghissimo di 26 colpi, preludio di quello che sarebbe successo per il resto del match. Tra i due è Zverev ad andare in difficoltà come dimostrano i 12 errori non forzati contro i 6 di King dopo i primi cinque game durante i quali, oltre ad aver perso il servizio, Zverev si trova ad annullare due pericolosissime palle del doppio break nel quinto gioco concesse con due sciagurate discese a rete. Zverev fatica a trovare continuità e alterna errori a punti strepitosi, come la volèe bassa di dritto di difficoltà pazzesca con cui recupera il break di svantaggio nel sesto game. Rimesse le cose a posto, il tedesco lascia andare il braccio, strappa ancora il servizio a King e si porta a servire per il match sul 5-3. Al momento di chiudere però si disunisce di nuovo, commette un errore dopo l’altro e cede il servizio. King continua a ribattere tutto come un muro e alla fine è sempre il tedesco ad andare fuori giri negli scambi prolungati offrendo altre tre palle break nell’undicesimo game che salva grazie al servizio. Si arriva al tie break, un concentrato di emozioni che rifette l’andamento della partita. Zverev non riesce ad incidere da fondo rimanendo un po’ troppo passivo, quasi sorpreso dal fatto che la palla gli torni sempre indietro, e King si trova 5-4 con un mini break di vantaggio e due servizi a disposizione. Il momento è delicato e Zverev si fa trovare pronto. Con grande lucidità si prende i due punti procurandosi il set point che però non riesce a trasformare. Si va avanti colpo su colpo con un altro set point fallito dal tedesco in risposta e due da King di cui il secondo con un sanguinosissimo doppio fallo. Si gira sul nove pari, King si fa prendere dalla volgia di strafare mentre Zverev rimane concreto e dopo un’ora e venti minuti riesce a portare a casa il primo parziale.

Dopo tanta sofferenza, all’inizio del secondo set Zverev lascia andare i colpi, trova maggiore incisività con la battuta ma il suo avversario non molla. L’andamento segue l’ordine dei servizi anche se spesso gli scambi sono prolungati e si risolvono più volte in favore di King. Nell’undicesimo game, con la palla che inizia a pesare, Zverev alza il livello di attenzione trovando ritmo e regolarità ed è lui a vincere tre interminabili scambi, la vera croce della sua partita fino a quel momento, che gli permettono di mettere a segno il break decisivo. Concentratissimo, il tedesco chiude agevolmente il set prendendo il largo nella terza frazione con il break nel terzo game. A Zverev basta gestire i propri turni di battuta, con qualche difficoltà nell’ottavo game chiuso al diciottesimo punto con un’accelerazione vincente di rovescio lungo linea, per fare suo il match. Al momento decisivo infatti Sascha non tradisce e chiude con autorità quando l’orologio dello stadio segna le due di notte passate. Vittorie sofferte come questa, arrivate quando non si gioca il proprio miglior tennis, sono fondamentali per prendere fiducia, necessaria per Sascha in vista del prossimo turno che lo vedrà impegnato nella sfida #NextGen contro Borna Coric.

[Q] D. Shapovalov b. D. Medvedev 7-5 6-1 6-2 (Francesca Padoin)

Partita di primo turno molto interessante da vedere quella fra Daniil Medvedev, 21 anni e numero 54 del mondo, e Denis Shapovalov, 18 anni e 69 del ranking, dopo la semifinale a Montreal. I due giocano entrambi un tennis d’attacco ma mentre il russo ha la classica pulizia e potenza nei colpi tipica del tennis di scuola russa, pur allenandosi in Francia, rimanendo però spesso a fondo campo, il canadese viceversa verticalizza molto il gioco e rischia parecchio cercando spesso le righe. Inoltre sul cemento statunitense entrambi i giocatori avranno un’arma in più nel già ottimo servizio e quindi ci si aspetta un match rapido. Il canadese parte subito bene spingendo su ogni palla e conquista il break nel quarto game, subito annullato dal russo, che sfrutta i colpi avversari appoggiandosi e rimandandoli ancora più forti dall’altra parte. Si prosegue fra botte da ambo le parti abbastanza velocemente fino all’undicesimo game dove il canadese appare in stato di grazia, ottenendo tre break e capitalizzando il primo con un ottimo attacco a rete e portando così a casa il primo set fra le ovazioni del pubblico tutto dalla sua parte. Secondo set più combattuto di quello che il punteggio dice ma è comunque evidente la superiorità in campo del canadese che non dà letteralmente tempo all’avversario anticipando tutto e tirando tutto sulle righe, in particolare ottiene moltissimi punti con profondi lungolinea da ambo i lati. Bravo il russo a reagire e cercare di venire più spesso a rete e conquistare anche un break nel terzo game con uno stupendo passante ma Shapovalov è un livello superiore ed in breve tempo conquista anche il secondo parziale. Nel terzo si assiste ad un impeto di orgoglio di Medvedev che brekkato, recupera l’avversario da 30-0 fino al contro break, e tiene il servizio successivo a 15. Ma è questione di poco e nel quinto deve cedere il game a zero, aiutato poco dal servizio, che comunque per tutta la partita non gli è stato di aiuto con percentuali di resa attorno al 50/60%. Da lì è show Shapovalov che ora spinge su tutto e conquista un altro break che gli permette di servire per la vittoria e poco dopo, con una battuta vincente, il canadese si conquista il suo primo accesso ad un secondo turno di uno Slam, venendo dalle qualificazioni dove ha sconfitto rispettivamente Kudla, Elias e Satral. Il suo prossimo avversario sarà Jo-Wilfried Tsonga, vincitore in tre set su Marius Copil.

 

J.Tipsarevic b. [PR] T.Kokkinakis 6-7(5) 3-6 6-1 7-6(2) 6-3 (Andrea Iaccarino)

Sotto 2 set a 0 Tipsarevic vince d’esperienza in quattro ore e quindici minuti giocando bene nei momenti importanti contro un Kokkinakis a tratti altalenante, troppo falloso di dritto e poco concreto in certi momenti. Dopo i due set vinti dall’australiano infatti è arrivato un netto 6-1 a favore del serbo, che lasciato solamente quattordici punti all’avversario e nel set successivo  avrebbe potuto accorciare senza arrivare al tie-break, se non fosse stato per un momento di blackout subito dopo il break a suo favore sul 3-3. Nel quinto set troppi errori per Kokkinakis e così Tipsarevic chiude il discorso al quinto match point. Sfiderà al secondo turno l’argentino Schwartzmann che ha sconfitto il connazionale Berlocq.

 

Le altre partite (eddi)

Bella vittoria di Florian Mayer, che si è riposato per tutto il secondo set ma poi non ha più avuto problemi per superare il brasiliano Dutra da Silva.
Due “protected ranking” (significa quello la sigla “PR” che trovate davanti ad alcuni giocatori) forse hanno bisogno di un altro po’ di tempo per recuperare, perchP non hanno finito il loro match. Si Tratta di Tursunov, ritiratosi quando era sotto 2 set a 0, e Haider Mauder, che ha permesso a Donskoy di vincere un altro match dopo quello contro Federer a Dubai.
Perde anche Almagro, contro Johnson, e soprattutto perde il semifinalista di Montreal, Robin Haase, sconfitto in tre set da Kyle Edmund. E perdono anche le wild card Evan King e Juan Cruz “JC” Aragone. Troppo forti Carreno Busta e Anderson.

Vince soffrendo il numero 27 del ranking  Mischa Zverev in 5 set contro Kwiatowski, così come il fratello Sascha che ha superato King in 3 set. Come americani vanno avanti anche Querrey (che ha battuto Simon), Donaldsson e Isner. Dopo l’uscita di Ferrer e Kachanov esce anche la testa di serie n.13 Sock, sconfitto in 5 set dal n.73 del ranking Thompson.

 

in aggiornamento

Primo turno

[17] S. Querrey b. G. Simon 6-4 6-3 6-4
D. Sela b. [WC] C. Eubanks 6-2 6-4 6-2
R. Albot b. E. Escobedo 7-5 4-6 6-2 6-4
Y. H. Lu b. [31] K. Kachanov 4-6 6-2 6-3 6-3
[23] M. Zverev b. [WC] T. Kwiatkowski  7-6(5) 4-6 4-6 7-5 6-3
B. Paire b. [LL] L. Lacko 6-3 6-2 7-6(5)
H. Chung b. H. Zeballos 3-6 7-6(8) 6-4 6-3
[10] J. Isner b. P. H. Herbert 6-1 6-3 4-6 6-3
J. Thompson b. [13] J.Sock 6-2 7-6(12) 1-6 5-7 6-4
T. Fabbiano b. [Q] J. Smith 7-6(5) 6-4 3-6 7-6(4)
P. Lorenzi b. J. Sousa 4-6 6-3 7-6(4) 6-2
[19] G. Muller b. B. Tomic 3-6 6-3 6-4 6-4
K. Anderson b. [WC] J. Aragone 6-3 6-3 6-1
E. Gulbis b. A. Giannessi 6-4 6-7(3) 6-2 7-5
B. Coric b. J.Vesely 7-6(5) 7-6(2) 6-2
D. King b. [4] A. Zverev   6-7(9) 5-7 4-6
[8] J. Tsonga b. M. Copil 6-3 6-3 6-4
[Q] D. Shapovalov b. D. Medvedev 7-5 6-1 6-2
S. Johnson b. N. Almagro 6-4 7-6(2) 7-6(5)
K. Edmund b. [32] R. Haase 6-3 7-5 6-3
A. Ramos Vinolas b. D. Istomin 4-6 7-6(4) 7-5 6-7(3) 7-5
[Q] N. Mahut b. M.Fucsovics 6-3 2-6 6-4 2-6 7-6(3)
[Q] C. Norrie b. [PR] D. Tursunov 7-6(7) 6-1 rit.
[18] p. Carreno Busta b. [WC] E. King 6-3 6-2 7-6(5)
[16] L. Pouille b. R. Bemelmans 6-3 6-4 6-4
J. Donaldson b. N. Basilashvili 6-0 4-6 6-3 7-6(6)
E. Donskoy b. [PR] A. Haider Maurer 7-5 5-1 rit.
M. Kukushkin b. [21] D. Ferrer 4-6 6-3 6-2 6-1
[30] D. Schwartzman b. C. Berlocq 6-2 6-1 6-3
J. Tipsarevic b. [PR] T.Kokkinakis  6-7(5) 3-6 6-1 7-6(2) 6-3
F. Mayer b. R. Dutra Silva 7-5 0-6 6-3 6-4
[5] M. Cilic b. T. Sandgren 6-4 6-3 3-6 6-3

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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Tags: US Open 2017

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