A. Krunic b. [7] J. Konta 4-6 6-3 6-4 (Diego Barbiani)
“Ancora tu? ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile: stai come me e ci scappa da ridere”. Cantava Lucio Battisti in “Ancora tu”, canzone del 1976 tra le più ascoltate di quell’annata e non solo. Ancora tu, Aleksandra, ancora lì, a New York.
Aleksandra Krunic ha un rapporto speciale con la città che non dorme mai. Qui nel 2014 arrivò con pochissima fiducia avendo disputato fin lì dei quarti di finale in qualche ITF di medio-basso livello, poi di colpo superò le qualificazioni ed eliminò Katarzyna Piter, Madison Keys e Petra Kvitova, allora numero 4 del mondo. Fu ad un solo set da un clamoroso (e quantomai meritato) approdo ai quarti di finale, ma il suo sogno fu fermato soltanto da Victoria Azarenka. Quella sera, però, nella prima volta su un campo centrale di uno Slam, fece innamorare il pubblico newyorchese e non solo, che la acclamò al momento dell’uscita.
Ragazza dotata di un’intelligenza enorme, di una simpatia rara (con chiunque si trovi, fidatevi, è capace di creare un’atmosfera veramente amichevole), ma anche di momenti meno positivi, non ha mai nascosto i suoi limiti pur non riuscendo a trovare un freno. Uscì da quello US Open dicendo “credo di aver imparato ad amarmi un po’ di più”, ma nelle settimane successive non diede completamente seguito a quel risultato e nel giro di 12 mesi sprofondò di nuovo ai margini delle prime 150 del mondo. Lo scorso anno ebbe anche a che fare con un tumore alla carotide, e da quando è rientrata ha cominciato un lento ma progressivo progresso che l’ha portata oggi ad essere numero 78 del mondo (e crescerà ancora). “Non sono mai stata una grande lavoratrice, né prima né dopo il mio torneo qui nel 2014” ha ammesso subito dopo aver conquistato un’altra vittoria di grandissimo spessore perché a cadere sotto i suoi colpi, stavolta, è niente meno che Johanna Konta, semifinalista a Wimbledon e vincitrice a Miami, ma anche in corsa per il numero 1 del mondo.
4-6 6-3 6-4 il punteggio finale, con una vittoria che dopo il primo set sembrava quasi impossibile e che invece si è trasformata in realtà con la chicca finale di un game sul 5-4 e servizio tenuto con una freddezza glaciale lei che, nonostante l’enorme talento di cui ha sempre disposto, non veniva accompagnata da una grande solidità mentale. Anche oggi, dopo aver rimesso in piedi la partita con 3 game di fila nel secondo set dal 3-3 al 6-3, aveva preso un iniziale break di vantaggio nel terzo ma dopo aver salvato 3 palle break ha mancato la chance di 3-1 con un dritto troppo corto e Konta le è idealmente saltata addosso, tornando a spingere forte e profondo per mandarla fuori giri. Fondamentale il turno di battuta tenuto sul 2-3, perché poi è stata ancora lei a farsi aggressiva in risposta ed a prendere un nuovo game di vantaggio coronando gli sforzi con un passante incrociato di rovescio. Konta recuperava da 0-30 grazie a tre ottimi servizi, ma sul 5-4 il momento capolavoro della numero 78 del mondo: ace al centro, passante in back di rovescio, dritto vincente dal centro, errore forzato della britannica.
Ancora tu, ancora qui. Nella grande mela la piccola serba (lei che è alta poco più di un metro e sessanta) ha ritrovato, almeno per un giorno, la sua veste migliore.
[3] G. Muguruza b. V. Lepchenko 6-0 6-3 (Diego Barbiani)
Zero distrazioni, zero esitazioni. L’esordio nello US Open per Garbine Muguruza è quanto di più facile potesse chiedere. La spagnola ha superato con un netto 6-0 6-3 Varvara Lepchenko e i segnali ricalcano quanto già avvenuto fin qui nella trasferta nord-americana: Garbine non sembra più essere la giocatrice che avvertiva un calo netto dopo una grande scalata in uno Slam.
Nel 2015 dopo la finale a Wimbledon impiegò 3 mesi per riprendersi, nel 2016 ad eccezione della semifinale a Cincinnati sparì quasi completamente dopo la vittoria a Parigi. Quest anno, invece, al successo a Wimbledon si sono succedute tante ottime prestazioni, soprattutto contro le giocatrici di “bassa” classifica come la stessa Lepchenko. Zero distrazioni, zero esitazioni. L’unico momento un po’ da rivedere è stato quando sul 4-2 nel secondo set ha perso il break di vantaggio, ma a parte questo è stato forse il match migliore per cominciare un torneo per lei importante, con vista sul numero 1 del mondo.
È la prima inseguitrice di Simona Halep, distante 165 punti (diventati ora 95, ma con la rumena che deve ancora giocare). L’esordio della numero 2 del seeding contro Maria Sharapova potrebbe anche portare al primo scossone del torneo e cambiare tutte le carte in tavola. Al momento, comunque, Muguruza sa che per cullare sogni di numero 1 del mondo deve raggiungere almeno gli ottavi di finale. La sua sezione di tabellone è abbastanza interessante, soprattutto se al secondo turno avrà a che fare con Claire Liu, dominatrice a livello junior in stagione. Nell’eventuale terzo turno, una tra Kristyna Pliskova e Magdalena Rybarikova, già affrontata e superata agevolmente a Wimbledon. Non difficilissimo, ma neppure da prendere sotto gamba. Cosa che la spagnola sembra aver già aver chiaro in testa.
Altri incontri:
Esordio molto agevole per Caroline Wozniacki, che ha concesso appena 6 game a Mihaela Buzarnescu, mentre ha avuto molte più difficoltà Venus Willams contro un’altra qualificata, Victoria Kuzmova. Alla fine, la statunitense, ha colto la diciannovesima vittoria su 19 match di primo turno allo US Open pur dovendo ricorrere ad un terzo set: 6-3 3-6 6-2. La danese avrà ora Ekaterina Makarova, una delle più in forma degli ultimi mesi, che ha concesso appena 3 game a Mona Barthel. Per la statunitense, invece, Oceane Dodin che rischiato fino al 6-6 nel tie-break del terzo prima di superare Pauline Parmentier 6-3 1-6 7-6(6).
Petra Kvitova rimonta da 3-5 nel secondo set e supera Jelena Jankovic 7-5 7-5, al secondo turno affronterà Alizé Cornet in un confronto che nonostante la lunga esperienza delle due nel circuito si è verificato solo una volta: secondo turno dello US Open 2012, con vittoria della ceca.
Fuori altre 2 teste di serie nel quarto che era di Konta e Halep: Ana Konjuh dopo essere salita 4-0 nel primo set ha racimolato appena altri 3 game prima di perdere contro Ashleigh Barty, mentre Lauren Davis ha mancato un doppio break di vantaggio nel primo set ed un 5-3 nel secondo contro Sofia Kenin, al primo successo Slam in carriera.
Comincia bene il cammino di Dominika Cibulkova, che però al secondo turno avrà Sloane Stephens. Kiki Bertens è la quinta testa di serie su 16 a lasciare il torneo anzitempo: Maria Sakkari si impone 6-3 6-4.
Risultati primo turno:
[5] C. Wozniacki b. [Q] M. Buzarnescu 6-1 7-5
E. Makarova b. M. Barthel 6-2 6-1
C. Suarez Navarro b. [Q] I. Soylu 6-4 6-2
[29] M. Lucic Baroni b. M. Puig 6-4 6-7(4) 7-6(4)
M. Sakkari b. [24] K. Bertens 6-3 6-4
[WC] A. Rodionova b. R. Hogenkamp 7-5 7-5
O. Dodin b. P. Parmentier 6-3 1-6 7-6(6)
[9] V. Wiliams b. [Q] V. Kuzmova 6-3 3-6 6-2
[13] P. Kvitova b. J. Jankovic 7-5 7-5
A. Cornet b. H. Watson 6-4 6-4
E. Alexandrova b. [Q] A. Zaja 6-2 6-3
[18] C. Garcia b. [Q] T. Martincova 6-0 6-1
[31] M. Rybarikova b. C. Giorgi 6-4 6-4
Kr. Pliskova b. M. Eguchi 6-2 6-2
Y. Y. Duan B. [Q] C. Liu 7-6(8) 7-6(4)
[3] G. Muguruza b. V. Lepchenko 6-0 6-3
A. Krunic b. [7] J. Konta 4-6 6-3 6-4
[PR] A. Tomljanovic b. J. Larsson 7-5 6-4
S. Zheng b. A. Van Uytvanck 6-4 3-6 6-1
[30] J. Goerges b. A. Beck 6-1 6-0
A. Barty b. [21] A. Konjuh 4-6 6-0 6-1
A. Sasnovich b. J. Boserup 6-2 6-2
[WC] S. Stephens b. R. Vinci 7-5 6-1
[11] D. Cibulkova b. J. Cepelova 6-7(2) 6-3 6-3
[15] A. Sevastova b. C. Witthoeft 7-5 6-1
[Q] K. Kozlova b. I. C. Begu 6-2 7-6(7)
D. Vekic B. B. Haddad Maia 6-2 6-1
[22] S. Peng b. [WC] A. Hesse 6-4 6-1
[WC] S. Kenin b. [32] L. Davis 7-5 7-5
[Q] S. Vikery b. N. Vikhlyantseva 4-6 6-4 6-1
T. Babos b. V. Golubic 7-5 5-7 7-5
[WC] M. Sharapova b. [2] S. Halep 6-4 4-6 6-3
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