[1] Ka. Pliskova b.[Q] N. Gibbs 2-6 6-3 6-4 (Diego Barbiani)
Enorme, gigantesco sospiro di sollievo. Karolina Pliskova è stata per due set in balia totale di Nicole Gibbs e quello che poteva sembrare incredibile, impensabile, imprevedibile stava prendendo forma. La numero 1 del mondo ha giocato male, molto lontana dalle sue migliori prestazioni (soprattutto nel primo set) prima di trovare il modo di conquistare un preziosissimo secondo parziale che non le ha comunque risparmiato un nuovo importante sforzo nel terzo set, ma le ha permesso di trovare quel pizzico di solidità fondamentale per evitare una nuova debacle al secondo turno di uno Slam dopo Wimbledon.
Sarebbe stato incredibile: lei che è diventata numero 1 al mondo a Londra dopo aver perso contro Magdalena Rybarikova, avrebbe abdicato solo 6 settimane più tardi con una sconfitta al secondo turno nello Slam successivo. Il trono del tennis femminile è ancora molto lontano dalle sue mani, ma passare scogli, giornate così complicate, può anche voler dire qualcosa in senso positivo. Non è la prima volta nel 2017 che Karolina non esprime il suo miglior tennis, e non sono poche le volte in cui è comunque riuscita a prevalere. A conti fatti, l’andamento del match di oggi è stato molto simile a quello contro Veronica Cepede Royg al Roland Garros quando era con un piede e mezzo fuori dal torneo e l’ha spuntata 6-4 al terzo. Come oggi, stesso copione.
Quella vittoria, in prospettiva, fu fondamentale per la conquista del numero 1 del mondo nonostante la debacle londinese. Questa vittoria, oggi, le concede nuova vita. E non era affatto facile pensare arrivasse a quel risultato, dopo un primo set incredibilmente brutto da parte sua. Si è intrappolata da sola, perché in campo sembrava non avere idea di come far male, mentre Gibbs, trovatasi da numero 127 del mondo e passata dalle qualificazioni avanti 6-2 in casa contro la miglior giocatrice della classifica, ha preso tantissimo coraggio. La sua stagione era stata molto negativa: dall’Australian Open, dove raggiunse il terzo turno, aveva ottenuto un nuovo successo nel main draw del circuito maggiore ad inizio agosto, a Stanford. In mezzo tante difficoltà e l’uscita dalle 100. Oggi, sembrava quasi rinata. Ribattitrice, che spesso prendeva coraggio e colpiva per chiudere i punti quanto prima. Si è fatta prendere dalla fretta in 2 punti, consecutivi, sul 3-4 30-30 nel secondo set, quando i suoi colpi si sono fermati sotto il nastro per un break improvviso quanto sorprendente della ceca, che aiutata anche dall’occhio di falco rimontava da 0-30 nel game successivo e chiudeva il parziale.
Infine, un nuovo inizio di set complicato, una palla break annullata sull’1-2, poi ha preso il largo. Dal 2-3 al 5-3 ha vinto 11 punti consecutivi, mettendo una seria ipoteca sulla vittoria. Gibbs non ha ceduto, ma allo stesso modo anche Pliskova non ha avuto difficoltà quando ha servito per l’incontro. Una vittoria in extremis, che dovrà valere come scossone per il futuro della sua avventura newyorchese. Magari dovrà lasciare posto ad un’altra, ma farlo oggi avrebbe veramente avuto il sapore della disfatta totale.
[12] J. Ostapenko b. S. Cirstea 6-4 6-4 (Diego Barbiani)
Arrivano le prime vittorie di Jelena Ostapenko sul suolo nord-americano, dopo le difficoltà avute tra Toronto e Cincinnati. La tennista lettone approda al terzo turno dello US Open per la prima volta in carriera e lo fa con un convincente, sotto diversi aspetti, 6-4 6-4 a Sorana Cirstea. L’unico dato negativo sono i doppi falli totali, ben 13, ma come al solito ha contrastato il dato con un elevato numero di vincenti, solita pressione, aggressività, profondità. Soprattutto, ci sono stati solo due turni di battuta ceduti in tutto l’arco dell’incontro, entrambi ad inizio della seconda frazione.
Molto bene nel primo set a trovare il break iniziale con angoli molto stretti sul lato del rovescio e poi mantenere il comando fino alla fine, risalendo anche da un game molto complicato sul 4-4, durato 16 punti, dove ha annullato 5 palle break di cui 3 consecutive. Quello che impressiona, e che ormai dovrebbe diventare normalità, è la facilità di vedere uno spazio che tante giocatrici non avrebbero mai il coraggio di cercare. Lo scambio accorciato, i 3-5 colpi in media prima della chiusura, non è per una visione di gioco molto confusa e dettata dalla fretta. In lei c’è spesso, quando le cose girano per il verso giusto, la volontà di aprirsi il campo e colpire quasi subito, con effetti a sorpresa ma anche con l’enorme capacità di trovare soluzioni non comuni. Non è una banale “sparapalle” una che mette 10 rovesci dal centro del campo verso il lato sinistro facendo rimbalzare la palla nei pressi della linea del servizio. È qualcosa in più, è audacia, coraggio, un pizzico di follia, ma sembra calcolato. Lei vuole quell’angolo, non cerca quello spazio per liberarsi dallo scambio il prima possibile. Vuole comandare lo scambio ed essere padrona del suo destino.
Nel secondo set, dopo la partenza ad handicap, ha saputo ritrovare ritmo e colpi, risalendo la china dall’1-3 e strappando per la terza volta il servizio a Cirstea sul 4-4, prendendosi poi la vittoria e volando per la quarta volta in stagione al terzo turno di uno Slam. In questa nuova condizione in cui vive da quel sabato di giugno in cui si è laureata campionessa del Roland Garros, non ha mai avuto crolli nei primi match dei due Slam successivi e ora, contro Daria Kasatkina o Christina McHale, la possibilità di giocarsi un nuovo ottavo di finale in una porzione di tabellone in cui è l’unica testa di serie rimasta. Gli scenari sembrano farsi interessanti, da adesso sta a lei fare il massimo.
Altri incontri:
Fuori una nuova testa di serie importante. Svetlana Kuznetsova, numero 8 del seeding, è costretta alla resa contro Kurumi Nara, attualmente numero 116 e proveniente da 5 sconfitte di fila prima dello US Open. 6-3 3-6 6-3 il punteggio finale che proietta la giapponese al terzo turno contro Lucie Safarova, che supera l’altra giapponese Nao Hibino in tre set (6-1 3-6 6-2). Grazie a questo risultato, inoltre, la corsa al numero 1 WTA vede ridursi ulteriormente a 5 giocatrici: Halep (eliminata ma ancora leader), Muguruza, Svitolina, Pliskova, Venus Williams. Un eventuale successo della spagnola al terzo turno ridurrebbe il tutto a una corsa a 3, con Halep e Venus fuori dai giochi.
Molto divertente il match della sessione serale sull’Artur Ashe tra Ons Jabeur e CoCo Vandeweghe. Rispettati i pronostici, con il successo della statunitense 7-6(6) 6-2, ma tanto equilibrio, potenza e varietà da entrambe. Al terzo turno la statunitense affronterà Agnieszka Radwanska, già vincitrice nell’ultimo precedente a Toronto.
Eliminate, tra le altre teste di serie: Barbora Strycova (23), sconfitta 6-1 6-1 da Jennifer Brady, e Daria Gavrilova (25), superata nel match maratona contro Shelby Rogers.
Molto importante, infine, la conferma di Naomi Osaka contro Denisa Allertova dopo il successo contro Angelique Kerber e la vittoria di Elina Svitolina ai danni di Evgenya Rodina, senza perdere un set e confermandosi una delle più continue ad altissimi livelli della stagione WTA.
Risultati:
[1] Ka. Pliskova b. [Q] N. Gibbs 2-6 6-3 6-4
[27] S. Zhang b. R. Ozaki 6-0 6-3
J. Brady b. [23] B. Strycova 6-1 6-1
M. Niculescu b. [Q] A. Bogdan 6-2 3-6 6-3
[10] A. Radwanska b. Y. Putintseva 7-5 6-3
[19] C. Vandeweghe b. O. Jabeur 7-6(4) 6-2
L. Safarova b. N. Hibino 6-1 3-6 6-2
K. Nara b. [8] S. Kuznetsova 6-3 3-6 6-3
[4] E. Svitolina b. E. Rodina 6-4 6-4
S. Rogers b. [25] D. Gavrilova 7-5 4-6 7-6(5)
[17] E. Vesnina b. K. Flipkens 6-4 6-4
[15] M. Keys b. T. Maria 6-3 6-4
[12] J. Ostapenko b. S. Cirstea 6-4 6-4
D. Kasatkina b. C. McHale 7-5 6-3
[Q] K. Kanepi b. Y. Wickmayer 6-3 6-3
N. Osaka b. D. Allertova 6-3 4-6 7-5
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