Roger Federer e Rafael Nadal, Rafael Nadal e Roger Federer. Uniti ormai in maniera indissolubile dal 2004, autori di sfide che passeranno alla storia in una rivalità che è sfociata ben oltre i contorni del campo da tennis. L’uno ha aiutato l’altro a diventare leggenda, l’uno è sempre stato riconoscente verso l’altro quando era l’ora di ammettere che forse, senza quell’aiuto, la sua carriera non sarebbe diventata ugualmente straordinaria.
Ora, dopo 7 mesi di questo “ritorno al futuro”, entrambi sono gli unici veri candidati al cambio al vertice, dove Andy Murray sta resistendo tra mille difficoltà. I risultati di Wimbledon, però, hanno reso la situazione dello scozzese ormai disperata. Questa la soluzione a oggi, in attesa del via al Master 1000 di Montreal in una settimana dove non usciranno punti perché nel 2016 si sono giocate le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Federer non rientra nella lotta al vertice, almeno per questa settimana. Il suo caso però, non avendo più giocato nel 2016, è quello che potrebbe favorirlo di più nel lungo periodo (senza punti in scadenza). Una vittoria in Canada lo porterebbe anche al numero 2, ma servirebbe che Nadal non vada oltre il secondo turno (insomma, che perda all’esordio). In ogni caso, un nuovo titolo o una finale a Montreal, unita a due mezzi passi falsi dei rivali, lo porterebbero come favorito al numero 1 dopo lo US Open, se non proprio a Cincinnati. Ma concentriamoci ora su Murray e Nadal, torneremo su questa ipotesi (più astratta) nelle fasi finali.
La distanza tra lo scozzese e lo spagnolo è di 285 punti. L’ipotesi più semplice è questa:
La seconda è quella che lo vede numero 1 in caso avvenga una di queste combinazioni:
La terza è quella, ovviamente, più complessa. Nadal non diventa numero 1 a Montreal ma a Cincinnati. Va fatta una premessa: in quella settimana Murray perderà 600 punti, Nadal solo 90. La classifica dunque diventerebbe (non considerando i risultati che otterranno in Canada):
Nadal sarebbe dunque già avanti allo scozzese e per confermarsi dovrà o fare lo stesso risultato dell’avversario o perdere meno di 225 punti (Murray non raggiunge la semifinale), oppure anche:
L’ideale, per Murray, sarebbe raggiungere la finale a Montreal. Questo perché, con i 600 punti in uscita la settimana successiva, sarebbe quasi sicuramente davanti a Nadal (a meno che quest ultimo non vinca il titolo).
Il Murray visto fin qui non offre garanzie, questo aumenta le sensazioni per un ritorno di Nadal sul trono ATP se non già a Montreal magari la settimana dopo, in modo da averlo come primo favorito del seeding allo US Open. A Flushing Meadows, però, Federer sarà un cliente pericolosissimo non solo perché uno dei favoriti principali alla vittoria finale. Riprendiamo la situazione descritta all’inizio, i punti di distanza da Nadal e Murray sono attualmente 920 e 1205. Questi ultimi però hanno tanti punti in uscita, mentre lo svizzero 0. Andy da Montreal alla fine dello US Open ne perderà 960, Nadal 270. Per effetto di questo, la classifica senza i punti di Cincinnati e US Open 2016 diventa:
In questa situazione, lo svizzero diventerebbe numero 1 dopo lo US Open se in questi 3 tornei (Montreal, Cincinnati, US Open) raccoglierà 651 punti in più di Nadal (e 246 in più di Murray, nel caso quest ultimo ottenga più punti di Nadal).
Ecco perché dicevamo che sul breve periodo (il solo torneo di Montreal) Federer può essere svantaggiato mentre in una previsione su più settimane (fino al termine dello US Open) può essere favorito: in Canada avrebbe bisogno di fare almeno una finale (600 punti) per avere una chance di essere numero 1 a Cincinnati, ma basterebbero 651 punti in più di Nadal in 3 eventi per essere davanti a chi con molta probabilità sarà il nuovo leader dopo i due Master 1000. Ragionando sempre in maniera teorica, per entrare in corsa già a Cincinnati Federer deve vincere Montreal oppure fare finale nella speranza di non avere di fronte uno tra Murray e Nadal.
Vediamo cosa potrebbe succedere nel caso in cui Federer vinca il titolo a Montreal. Accanto al ranking dopo Montreal aggiungiamo anche i punti che usciranno da Cincinnati 2016.
Primo caso:
Federer sarebbe sempre terzo, ma nella settimana di Cincinnati se otterrà 206 punti in più di Murray (e 191 in più di Nadal) sarà già numero 1 del mondo prima dello US Open.
Secondo caso:
Federer in questo scenario comincerebbe Cincinnati come ufficioso numero 2 del mondo, Nadal come leader (non ufficiale) e Murray che si vedrebbe costretto al gran risultato (vittoria senza affrontare né Nadal né Federer in finale) per confermarsi in testa. Per diventare numero 1 del mondo lo svizzero dovrebbe ottenere 431 punti in più di Nadal, mentre per non farsi sorpassare da Murray deve evitare uscite premature rispetto allo scozzese.
Partendo dal primo caso, è chiaro che se Nadal e Murray dovessero ottenere risultati peggiori, la distanza dello svizzero sarà considerevolmente minore e le possibilità di Federer, logicamente, aumenterebbero.
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