[1] R. Nadal b. R. Gasquet 6-3 6-4 (Francesca Padoin)
I due tennisti fanno il loro ingresso in campo un’ora dopo il riscaldamento a causa della pioggia e forse questa pausa forzata ha giocato in parte sul nervosismo iniziale: 12 minuti per i primi due game. Nadal molto falloso col dritto, commette un doppio fallo sul 40 pari mentre il francese nel game successivo, dopo ben 4 vantaggi, riesce ad avere la meglio dello spagnolo. Nadal alterna soluzioni straordinarie ad errori grossolani, non riuscendo mai a spingere mentre Gasquet si limita a difendere cercando il dritto avversario ed anticipando molto e per ora la strategia sembra pagare. Il terzo game lo spagnolo appare in balia dell’avversario che lo fa correre per tutto il campo ed anche se Nadal si trova spesso con i piedi ampiamente dentro al campo non riesce a spingere e chiudere il punto ma la sensazione è che se Gasquet non si decide ad attaccare la partita sia già decisa a favore di Nadal che è capace di concretizzare i pochi punti utili. Ed infatti arriva il break nel quarto game, aiutato anche da un doppio fallo del francese sul 30-40, e lo spagnolo si carica giocando ora con colpi più profondi ed arrotati e ciò si nota anche dalla posizione del francese che ora è ampiamente dietro la riga di fondo. Gasquet solo quando appare in difficoltà cambia strategia e verticalizza molto o spinge sul dritto dell’avversario e si vede molto bene nell’ottavo game ma per il resto della partita rimane in fase difensiva e Nadal ne approfitta andando a vincere il primo set. Il secondo parziale vede un Gasquet molto propositivo, che anticipa e chiude il punto ma purtroppo tutto ciò dura solo due game e già al terzo arriva il break dello spagnolo, il cui dritto torna a marciare, aiutato anche dai forzati dell’avversario. Si prosegue senza particolari sussulti fino all’ottavo game in cui il francese fronteggia un match point, annullandolo col servizio ma nel game successivo lo spagnolo chiude la partita con 3 ace dopo quasi un’ora e mezza di gioco e domani affronterà il connazionale Ramos Vinolas. Buona prestazione di Nadal che era partito a rilento con dritto e servizio deboli ma che durante la partita ha saputo cambiare tattica in funzione di questo o quel colpo e recuperare la battuta.
F. Tiafoe b. [4] A. Zverev 4-6 6-3 6-4 (Cristina Pozzoli)
Dopo dieci vittorie consecutive che gli hanno portato i titoli di Washington e Montreal, Sascha Zverev, visibilmente stanco, paga dazio e cede all’esordio del Western & Southern Open sconfitto in tre set da Frances Tiafoe, in tabellone con una wild card. Lo statunitense, numero nove nella Race to Milan, mette a segno la vittoria più importante della sua carriera, aprendo scenari interessanti nella parte bassa del tabellone, già menomato dal forfait di Roger Federer, e si regala John Isner al prossimo turno. Salvo altri exploit, saranno proprio “Long John”, Grigor Dimitrov e Juan Martin del Potro a giocarsi un posto in finale.
Si comincia proprio con Sascha al servizio che pare subito un po’ passivo anche se chiude il game senza problemi. Tiafoe è invece più aggressivo, tiene a zero la battuta e si fa trovare pronto in risposta nel terzo game. La prima di Sascha non entra, Tiafoe non si fa pregare e fa partire lo scambio costringendo il tedesco a commettere due errori con il dritto che lo portano a palla break. Sascha non si scuote, subisce ancora la pressione dello statunitense che lo attacca con coraggio e gli strappa il servizio con una volèe di rovescio. Troppo presto forse per essere decisivo e troppo facile per essere confermato. Tiafoe infatti rischia subito, regala due volte con il dritto, Zverev ringrazia e mette subito a segno il contro break. Si ricomincia da 2-2 e si continua con i servizi a scandire l’andamento del parziale. Tra i due Sascha è più discontinuo e, lento nella ricerca della palla, subisce la pressione da fondo dello statunitense che non indietreggia ma detta gli scambi. Nel decimo game Zverev eleva il livello del suo gioco, manovra con grande attenzione smistando bene i lungo linea con entrambi i colpi e si porta 30-30. Tiafoe pecca d’ingenuità nei momenti importanti e Zverev si prende servizio e set.
Messo il primo parziale al sicuro, Sascha apre il secondo con due errori di rovescio e si trova 0-30. Con una buona prima dimezza lo svantaggio ma poi rimane ancora indietro, permette a Tiafoe di mettere i piedi dentro al campo, comandare gli scambi e andare a procurarsi la doppia palla break con una smorzata vincente. La prima di Zverev non entra, Tiafoe infila una gran risposta di dritto con la quale mette alle corde Zverev e si prende il break. Il clima sul campo è pesante e l’umidità si fa sentire, il tedesco accusa un appannamento, non reagisce e perde ancora il servizio nel terzo game. Lo statunitense però si lascia sfuggire l’occasione del colpo del ko con due errori di rovescio in apertura del quarto game che Zverev fa fruttare al meglio recuperando uno dei due break di ritardo. Il livello del gioco si alza, entrambi osano di più per prendere l’iniziativa prima dell’altro e danno vita a scambi spettacolari che però non cambiano più l’ordine dei servizi. Tiafoe rimane avanti di un break e mantiene il vantaggio davanti ad uno Zverev che appare sempre più stanco e provato. Finchè può il tedesco rimane aggrappato al servizio ma nel nono game non trova più le forze per resistere alla pressione da fondo dello statunitense e cede ancora la battuta che vale il set.
Nel terzo set il tedesco si rianima, accetta lo scambio da fondo e, pur allo stremo delle forze, soffre, non molla e trova una risposta vincente di dritto con cui si procura palla break che Tiafoe gioca senza cognizione tentando una smorzata impossibile nel bel mezzo di uno scambio tiratissimo. Il break di vantaggio però non basta a Sascha per riprendere fiato, la stanchezza si fa sempre più sentire e se il servizio non lo assiste, non c’è altro che possa aiutarlo a stare a galla. Il controbreak è immediato, Tiafoe legge bene la difficoltà del suo avversario e lo inchioda a fondo, le gambe di Sascha non vanno e si trova costretto a salvare altre due palle break nel quarto game appellandosi ancora al servizio. Lo statunitense invece al servizio non soffre favorito dal tedesco, sempre meno reattivo in risposta e più lento negli spostamenti. In campo c’è un giocatore presente a tutto campo ed un altro che gioca solo con il servizio. Con queste condizioni di gioco l’epilogo è scontato e, anche se Sascha resiste appellandosi a tutte le sue forze, la resa arriva nel decimo game. Zverev non ce la fa più neanche a servire, apre con due errori di dritto e poi si consegna allo statunitense che infila una risposta vincente di rovescio e chiude la partita portando Zverev all’ennesimo errore da fondo, in questo caso lungo con il rovescio. Volendo vedere l’altro lato della medaglia, forse per Zverev non tutto il male viene per nuocere. Le vittorie di Washington e Montreal sono state molto impegnative e, in previsione US Open, un po’ di riposo non potrà che fargli bene.
N.Kyrgios b. [Q] A. Dolgopolov 6-3 7-6(6) (Andrea Iaccarino)
Kyrgios batte Dolgopolov col punteggio di 6-3 7-6(6) e porta a casa un match insidioso.
Nel primo set dopo aver perso il servizio sul 2-1, l’australiano ha ritrovato il servizio e ha approfittato del passaggio a vuoto di Dolgopolov che ha incassato cinque giochi di fila e perso il set. Nel secondo parziale l’ucraino si è reso più pericoloso, procurandosi anche tre palle break sul 2-2, poi annullate da un Kyrgios che al servizio ha lasciato le briciole al suo avversario. Nonostante ciò Dolgopolov è stato bravo a tenere sempre il servizio e a fare il possibile per allungare la partita al tie-break, poi perso con il punteggio di 8-6. Per l’ucraino un buon secondo set, anche se l’australiano ha fatto suoi i punti decisivi. Per il primo set e mezzo abbiamo visto un Kyrgios che non ha cercato da subito il vincente ma ha accettato lo scambio da fondo ed è stato decisamente aiutato dalla battuta, alla quale ha chiesto e ottenuto tanto. Sicuramente da tenere d’occhio, visto il potenziale quarto di finale contro Nadal, se supererà il prossimo turno contro l’altro gigante Karlovic.
K. Khachanov b. [LL] T. Fabbiano 6-2 6-2 (Simone Milioti)
Nulla da fare per Thomas Fabbiano che ha ceduto in due set al numero uno russo. L’azzurro che aveva giocato, e perso, le qualificazioni era entrato in tabellone grazie al ritiro di Roger Federer. Ha giocato direttamente il secondo turno (e prenderà il prize money del secondo turno) contro Khachanov che però è stato superiore lungo tutto l’incontro.
I turni di battuta dell’italiano, dal primo gioco del primo set, sono sempre stati difficoltosi, spesso ha offerto palla break, quasi sempre è andato ai vantaggi. Mentre per il russo game più semplici conditi da ace e qualche vincente. Fabbiano subisce due parziali pesantissimi identici in cui cede due volte a set il proprio servizio, mandato da una parte all’altra del campo cerca di remare da fondo campo, ma la potenza dei colpi del russo lo lascia alcune volte addirittura fermo e rischia anche di farsi male quando, ad inizio secondo set, impunta il piede su un recupero cadendo.
Va comunque fatto un plauso a Thomas che si sta impegnando in questa estate americana non rifugiandosi in tornei minori o challenger sulla terra, ma giocando qualificazioni lungo tutta l’america settentrionale sul duro. Prossimi appuntamenti per lui New Heaven e poi lo Us Open.
N. Kyrgios b. [Q] A. Dolgopolov 6-3 7-6(6) (Andrea Iaccarino)
Kyrgios batte Dolgopolov col punteggio di 6-3 7-6(6) e porta a casa un match insidioso.
Nel primo set dopo aver perso il servizio sul 2-1, all’australiano è risucito subito il controbreak e poi gli è bastato ritrovare il servizio per approfittare del passaggio a vuoto di Dolgopolov, che ha così incassato cinque giochi di fila e perso il set.
Nel secondo parziale l’ucraino si è reso più pericoloso, procurandosi anche tre palle break sul 2-2, poi annullate da un Kyrgios che al servizio ha lasciato le briciole al suo avversario. Nonostante ciò Dolgopolov è stato bravo a tenere sempre il servizio e a fare il possibile per allungare la partita al tie-break, poi perso con il punteggio di 8-6.
Per l’ucraino un buon secondo set, anche se l’australiano ha fatto suoi i punti decisivi.
Per il primo set e mezzo abbiamo visto un Kyrgios che non ha cercato da subito il vincente ma ha accettato lo scambio da fondo ed è stato decisamente aiutato dalla battuta, alla quale ha chiesto e ottenuto tanto. Sicuramente da tenere d’occhio, visto il potenziale quarto di finale contro Nadal, se supererà il prossimo turno contro l’altro gigante Karlovic.
[7] G. Dimitrov b. F. Lopez 7-6(5) 6-4 (Simone Milioti)
Grigor Dimitrov supera Feliciano Lopez, lo fa in due set, lo fa sullo stesso campo dove i due si erano già incontrati lo scorso anno e anche in quel caso ad uscirne vincitore era stato il bulgaro. Dimitrov però continua a dimostrare insicurezza, o per meglio dire sembra ormai aver paura di stupire.
Anche nel match odierno avrebbe potuto dilagare già dal primo set, ma i due sono sempre rimasti vicini nel punteggio senza sfruttare le poche palle break concesse. L’ottavo gioco che vedeva al servizio lo spagnolo è stata l’occasione più ghiotta per Dimitrov che però non ha convertito. I due giunti al tie-break hanno continuato a servire bene, a Dimitrov però è bastato un solo minibreak al terzo punto per chiudere.
Una partita comunque concreta per Grigor che deve ringraziare soprattutto il servizio, 68% di prime in campo e 85% dei punti vinti grazie a questo colpo, Lopez cede il servizio nel terzo game del secondo set e ottenere un contro break contro un avversario in giornata è stato impossibile. Dimitrov accede tutto sommato facilmente al prossimo turno, un’ora e mezza di partita, e aspetta probabilmente del Potro.
D. Ferrer b. [LL] J. Tipsarevic 6-4 6-7(5) 6-1 (Andrea Iaccarino)
Con la vittoria di oggi Ferrer oggi si porta 6 a 1 nei testa a testa con Jakko Tipsarevic, numero 69 del ranking, fisicamente per niente al top. Per Ferrer è sembrato tutto abbastanza facile: vinto il primo set 6-4 è arrivato fino al 5-2 nel secondo, tuttavia tanti errori: sette in tre game, così il serbo che prima sembrava in netta difficoltà soprattutto al servizio riesce a rientrare in partita, strappa tre volte il servizio allo spagnolo e vince il set al tie-break.
Nel terzo set però Tipsarevic non ne ha più fisicamente e sparisce: tiene una sola volta il servizio e perde 6-1.
Nonostante la vittoria si tratta di una prestazione preoccupante per Ferrer, che ha commesso cinquanta errori non forzati e addirittura tre doppi falli in un solo game.
Difficile essere abituati a ciò visto che si è sempre dimostrato un giocatore attento e questa potrebbe essere la riconferma del fatto che sia ormai nella fase calante della sua carriera. Nonostante si tratti di un combattente è lecito pensare che lo spagnolo possa pagare a caro prezzo lo sforzo di non aver chiuso in due set, vista anche la partita di doppio che lo vedrà coinvolto a seguire dall’incontro con Tipsarevic e il duro match di domani contro Carreno-Busta.
Altre partite
Fatica un po’ troppo Juan Martin del Potro con un avversario, Mitchell Kruegrer, 244 del ranking, sì in gran forma ma ampiamente nelle sue possibilità. L’argentino deve far fronte a ben 4 palle break nel secondo parziale, annullate grazie al servizio e riesce ad avere la meglio nel decimo game al terzo set point aiutato anche da un doppio fallo avversario. Buona prestazione comunque dello statunitense che con per quasi due set è stato alla pari dell’argentino. Servizio che invece non ha aiutato Misha Zverev nel suo match contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta: una serie di doppi falli nei momenti topici e di servizi poco incisivi portano rapidamente il tedesco a subire due break fin dal primo parziale sul terreno a lui più congeniale vista la rapidità di Cincinnati. Il secondo set appare più equilibrato ed anche lo spagnolo sbaglia di più ma nel momento fondamentale è sempre Carreno Busta a dimostrarsi pronto e a vincere il tie-break di larghezza.
Prestazione un po’ sottotono anche per la wild card Jared Donaldson, 60, che vince in tre set col lucky loser Ramkumar Ramanathan, 180. Lo statunitense parte bene non concedendo nulla all’avversario ma poi nel secondo parziale inizia a pasticciare col servizio concedendo numerosi gratuiti ed il set. Il terzo Donaldson torna a dominare salvo, nell’ultimo game, con ormai la partita in mano, forse sentendo la pressione, farsi rimontare da 40-0 e concedere una palla break, annullata col servizio. Niente da fare per il fratello di Ryan Harrison, Christian, che perde con un netto 6-3 6-3 da Nikoloz Basilashvili dopo aver rimontato due break. Una palla troppo leggera per lo statunitense e poca propensione ai grandi scenari hanno contribuito in parte alla sconfitta. Vince il giapponese Sugita contro il portoghese Sousa e lo spagnolo Ramos Vinolas contro il lussemburghese Gilles Muller entrambi in tre set. Fuori anche Sam Querrey battuto da un ottimo Mannarino che conferma il suo ottimo periodo dopo i quarti a Montreal e a Los Cabos, dove lo statunitense ha vinto. Partita molto equilibrata ma bravo il francese ad annullare i suoi break point e riuscire a crearsi occasioni subito concretizzate a fronte di un servizio che non lo ha aiutato nell’arco della serata.
Risultati
[1] R. Nadal b. R. Gasquet 6-3 6-4
D. Ferrer b. [LL] J. Tipsarevic 6-4 6-7(5) 6-1
[7] G. Dimitrov b. F. Lopez 7-6(5) 6-4
J.M. del Potro b. [Q] M. Kruger 6-4 6-4
Y. Sugita b. [Q] J. Sousa 4-6 7-6(5) 6-1
K. Khachanov b. [LL] T. Fabbiano 6-2 6-2
N. Kyrgios b. [Q] A. Dolgopolov 6-3 7-6(6)
[11] P. Carreno-Busta b. M. Zverev 6-3 7-6(2)
[WC] J. Donaldson b. [LL] R. Ramanathan 6-4 2-6 6-4
N. Basilashvili b. [LL] C. Harrison 6-3 6-3
F. Tiafoe b. [4] A. Zverev 4-6 6-3 6-4
A. Ramos b. [16] G. Muller 5-7 6-4 6-4
A. Mannarino b. [15] S. Querrey 6-2 7-6(4)
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