Quanta importanza ha per te la vittoria contro Murray?
Beh, è un grande risultato. È la mia prima semifinale. Battere Andy, e per giunta qui a Wimbledon, è un qualcosa di ancora più speciale. Davvero un match incredibile. Sono molto felice.
Durante il match è parso chiaro che Andy aveva problemi fisici e sono sicuro che l’hai notato. Quanto hai provato ad avvantaggiarti di questo facendolo muovere?
Non tanto a dire il vero. Ho notato all’inizio che aveva problemi. Io ho tentato di fare il mio solito gioco. Sono stato aggressivo. Non ho provato a giocare al gatto col topo perché in quello lui è davvero bravo.
È il secondo anno di fila che elimini il numero 1. Con Cilic in semifinale ci sarà in finale uno che non è un fab four. Quali possibilità pensi che abbiate di conquistare il trofeo?
È presto per parlarne. Io devo rimanere concentrato sulla semifinale. E poi Cilic è numero 5, subito dopo i primi 4. Vedremo, tutto può accadere. Roger sta giocando alla grande. Ma io penso ora solo al mio gioco e alla mia semifinale.
Hai detto prima che ha provato di nuovo le emozioni che avevi sentito l’anno passato dopo aver battuto Novak. Come descriveresti queste emozioni e paragonarle a quelle di oggi?
Sì, ho provato emozioni simili. Però onestamente devo dire che quest’anno è ancora meglio perché il match si è deciso al quinto set.
Hai disputato tre match al quinto set. Pensi che tu possa arrivare stanco venerdì?
No, mi sento molto bene. Cinque set sull’erba di solito non sono così pesanti come sul cemento o sulla terra rossa. E comunque c’è un giorno di riposo.
Non ci sono stati negli ultimi tempi molti tennisti maschi statunitensi che hanno raggiunto semifinali slam. Parlaci di quanto tu sia felice di poter avere un impatto sul tennis americano maschile
Non penso che il tennis americano maschile stia passando un così brutto momento solo perché negli ultimi anni non ci sono stati ragazzi che hanno vinto un major. Abbiamo giocatori nei top 30 e un buon gruppo di giovani. Per quanto riguarda me è grandioso essere in semifinale e spero che nei prossimi tempi anche ad altri connazionali possa accadere: magari il mio risultato può dar loro fiducia.
Il tuo avversario in semifinale è Cilic. Cosa ricordi degli intensi match giocati contro di lui? Quale pensi sarà la chiave della partita?
Si, ho perso match piuttosto duri contro di lui sull’erba. Sono sicuro che il mio coach Graig darà un’occhiata a quelle partite e penserà ad un paio di soluzioni. Non ho ancora parlato con lui. Si tratta in parte di una questione mentale e in parte di una questione fisica. In ogni caso proverò ad andare là fuori e dare il meglio per poter vincere.
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