Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
30 Lug 2017 08:51 - Extra
Quattro tornei nella settimana che precede la Rogers Cup
Vacanze finite anche per i top10, che tornano in campo: a Washington ci saranno Nishikori, Ranoic e Kyrgios, mancano solo i Fab. Ma occhi soprattutto su Stanford, dove torna la regina Sharapova.
di Evaristo Desio
Le vacanze dei big stanno per finire ma ancora c’è un po’ di mare (o montagna) per i primi della classifica ATP e WTA. Un’altra settimana ancora per le seconde linee che finiranno luglio tra Messico, Austria e Stati Uniti. Un combined, due tornei maschili e uno femminile sono già cominciati tra ieri e questa notte.
Il torneo sicuramente più interessante stavolta non è un torneo ATP ma un Premier WTA. A Stanford infatti il Bank of the West Classic ha più di un motivo di interesse e sarà di grandissimo livello. Considerate che nonostante vedrà il ritorno in campo della fresca vincitrice di Wimbledon, Garbine Muguruza, gli occhi più che su di lei saranno puntati sull’attesissimo ritorno di Maria Sharapova che ha scritto una lettera molto bella indirizzata ai suoi tifosi qualche giorno fa. Non solo, ma a Stanford torna in campo anche Petra Kvitova, che sarà la testa di serie numero 2. Oltre a loro ci saranno anche Madison Keys, CoCo Vandeweghe – di cui sappiamo adesso tutto sul suo vero nome – Cornet e la nostra Francesca Schiavone, unica italiana in tabellone. Maria ha avuto un buon sorteggio, comincerà contro Jennifer Brady e poi dovrebbe avere la vincente del match tra Arruabarrena e Tsurenko, prima di capitare dalle parti di Keys. Kvitova potrebbe trovare all’esordio proprio la leonessa, se Francesca riuscirà a liberarsi di Katerina Bondarenko. Per la Muguruza draw non impossibile con possibile scontro nei quarti contro Ana Konjuh.
Il torneo europeo si gioca in Austria, ed è il Generali Open, “250” da 482.060€ che ci ha già offerto la prima delusione. Ha perso al primo turno delle qualificazioni l’unico italiano in gara, Alessandro Giannessi, che nonostante fosse accreditato dalla testa di serie numero 1 del torneo di qualificazione è stato sconfitto dal polacco Miljan Zekic, numero 328 del ranking. Giannessi è stato avanti di un set e 4-3 e servizio nel secondo ma purtroppo non è bastato.
Nel tabellone principale ci sono Fabio Fognini e Paolo Lorenzi che saranno le teste di serie numero 2 e 3 (Pablo Cuevas è la testa di serie numero 1). Entrambi dunque esordiranno direttamente negli ottavi di finale, Fognini contro il vincente del match tra Kuznetsov e un qualificato, Lorenzi contro Sousa o Youzhny. Fognini, che si appresta a vincere il suo primo torneo dell’anno, potrebbe poi trovare Dolgopolov, contro il quale ha sempre perso, e Simon in semifinale; Lorenzi, prima di arrivare da Cuevas, è dalle parti di Robin Haase.
L’altro torneo maschile si gioca sul cemento di Los Cabos, in Messico, ed è un “250” con 637.935$ di montepremi. Non ci sono italiani in gara e la testa di serie numero 1 sarà Tomas Berdych, recente semifinalista a Wimbledon. Interessante il primo turno tra Tanasi Kokkinakis e Frances Tiafoe, per verificare i progressi di due che dovremmo rivedere spesso nei prossimi anni. La testa di serie numero 2 è l’altro semifinalista di Wimbledon Sam Querrey e in tabellone ci sono anche Feliciano Lopez e Ivo Karlovic.
Chiudiamo con il Citi (non è un errore, è con la “i”) Open di Washington, torneo combined che è un “500” per gli uomini e un “International” per le donne. Il torneo femminile ovviamente non è all’altezza di quello di Stanford ma la testa di serie numero 1 è pur sempre Simona Halep, alla continua ricerca del primo posto del ranking. E in fondo ci sono altri motivi di interesse, non solo per la partecipazione di Errani e Giorgi, ma anche per l’ennesimo tentativo di Eugenie Bouchard di tornare ad essere una giocatrice di tennis e per la presenza di Mladenovic, Lisicki e Sloane Stephens. Quest’ultima ha avuto una wild card ma è stata sfortunata nel sorteggio, visto che ha pescato proprio Simona Halep.
Per Sara Errani primo turno contro Risa Ozaki, che la precede di una ventina di posti in classifica, ed eventualmente la vincente di Jankovic-Dodin. Con l’aria che tira meglio non pensare oltre.
Camila invece comincia contro una wild card, la giovanissima Bianca Vanessa Andreescu, 17 anni compiuti a giugno. Se vince avrà la Mladenovic.
Tra gli uomini abbiamo già avuto la prima buona notizia, perché Alessandro Bega ha superato in due set Danny Thomas (1163 del mondo…) e se dovesse superare il brasiliano Joao Pedro Sorgi accederà al tabellone principale. Lì troverebbe Fabbiano, che esordirà contro Nicolas Mahut e che se andasse bene troverebbe Raonic. A Washington mancano i Fab Four, o five o one, ma la testa di serie numero 1 è Thiem, la 2 Nishikori e la 3 appunto Raonic. Se consideriamo che ci sono anche Dimitrov, Kyrgios e del Potro, se ne conclude che il tabellone ha ben altro prestigio rispetto al “500” che si chiude oggi ad Amburgo. Merito del cemento…