La prima settimana di tornei sull’erba in vista di Wimbledon ha riportato alla ribalta “vecchietti” che di erba ne hanno negli anni brucato parecchia, dimostrando di trovarsi su di essa particolarmente a proprio agio. E così a s’ Hertogenbosch abbiamo avuto la finale più “vecchia” dal 1977 tra il lussemburghese Muller, anni 34 e alla terza finale sull’erba, e il re degli ace, il croato Karlovic, che di anni ne ha 38 ed era alla settima finale sul verde. Contemporaneamente a Stoccarda, dove rientrava Federer , sgambettato a sorpresa all’esordio da nonno Haas (39 anni), ha sfiorato la terza vittoria in carriera sull’erba Feliciano Lopez, anni 35, che non approdava ad una finale dall’agosto scorso a Los Cabos. Lo spagnolo si è arreso all’ultimo atto solo al terzo set contro il n.16 del mondo, il francese Pouille (punteggio 4-6 7-6-6-4).
In Olanda ha vinto Muller che in semifinale aveva superato a sorpresa il ventenne più attenzionato del momento, Alexander Zverev, n.10 del mondo. Trattasi del secondo successo in carriera (in 8 finali disputate) dopo quello ottenuto ad inizio stagione sul cemento di Sydney. Il tennista lussemburghese quest’anno è approdato in finale su tutte le superfici avendo disputato anche una finale sulla terra rossa (ad Estoril perdendo da Carreno Busta). Come lui al momento solo Pouille che, oltre alla vittoria di ieri, quest’anno si è imposto sul rosso a Budapest ed è stato finalista indoor a Marsiglia, dove fu sconfitto dal connazionale Tsonga all’ultimo atto.
La finale tra Muller e Karlovic è la settima disputata quest’anno tra tennisti over 30:
Parlando di “vecchietti”, non possiamo dimenticare l’ennesima vittoria nel circuito Challenger dell’indomabile Paolo Lorenzi che a Caltanissetta si conferma campione e riceve la cittadinanza onoraria dal sindaco della città siciliana. Trattasi del 19simo Challenger conquistato dal tennista senese che, in virtù dei 125 punti conquistati , uguaglia il suo best ranking (33) a soli 32 punti dalla posizione 32 occupata da Feliciano Lopez. Adesso è atteso ad Halle dove il sorteggio non è stato affatto benevolo, in quanto gli ha opposto all’esordio Alexander Zverev testa di serie numero 4. Mah! Vedremo.
Restando in campo nazionale e grazie alle gesta dei nostri tennisti nel circuito Challenger dove da alcune settimane riusciamo sempre a portare a casa dei buoni risultati , per la prima volta dall’11 febbraio 2013 abbiamo 6 rappresentanti nei top 100:
In campo femminile rivede il paradiso Donna Vekic, la ventenne croata e fidanzata di Wawrinka, che a sorpresa vince il torneo di Nottingham, battendo in finale la numero 8 del mondo Johanna Konta, beniamina di casa e prima favorita del torneo alla vigilia. La Vekic aveva ottenuto la sua prima ed unica vittoria in carriera a Kuala Lampur nel 2014, a 17 anni, diventando in quella circostanza la più giovane vincitrice di un torneo WTA dal 2006 (successo dell’americana Vania King Bangkok). Da allora per la giovane croata iniziò una fase involutiva dalla quale sembrava non riuscire ad uscire. Il successo di questa settimana su una superficie a lei congeniale le darà sicuramente fiducia e slancio verso nuovi traguardi che potrebbero già concretizzarsi a Wimbledon con un sorteggio benevolo. Intanto da oggi sale in classifica, alla 58sima posizione, ritoccando il suo best ranking che era molto datato (62sima posizione risalente al giugno 2013).
Nel secondo torneo femminile della settimana disputatosi a s’ Hertogenbosch, falcidiato delle teste di serie, è arrivato il primo atteso trionfo della ventunenne estone Kontaveit (n.49) che dall’inizio della stagione sta fornendo prove molto convincenti. In finale ha avuto ragione della giovanissima promessa russa Vikhlyantseva (n.74), appena ventenne, esplosa quest’anno (era n.129 all’inizio dell’anno). Per entrambe da oggi il nuovo best ranking rispettivamente al numero 36 (+ 13 ) e 66 (+ 8).
Altri numeri
2- le vittorie di Donna Vekic contro top 10: la prima risaliva al torneo di Kuala Lumpur del 2014 vinto battendo in finale la Cibulkova.
2 – le sconfitte subite da Federer in stagione (contro 19 vittorie), entrambe contro avversari con classifica over 100: Donskoy (116) al secondo turno a Dubai e Haas (302) all’esordio a Stoccarda.
3- i titoli vinti da Mahut a s’ Hertogenbosch (2013 2015-16). Quest’anno è stato stoppato al secondo turno dal connazionale Benneteau, ripescato come lucky loser.
4- i tie break giocati e vinti da Muller durante la settimana.
7– i tie break persi in stagione (su 10 disputati) da Camila Giorgi che a s’ Hertogenbosch, dopo aver battuto all’esordio l’americana Lepchenko, ha ceduto nettamente alla tedesca Witthoeft.
15 – i tornei vinti fin qui in stagione da tennisti over 30. Furono 19 complessivamente nel 2016.
17– gli head to head tra Federer e Haas. Bilancio aggiornato 13-4 per lo svizzero
21- i mesi trascorsi dall’ultimo match vinto dall’australiano Kokkinakis che è rientrato nel circuito a s’ Hertogenbosch, riassaporando il successo con la vittoria al primo turno sul russo Youzhny prima di cedere ad un altro rappresentante della Next Generation, il russo Medvedev.
38 – I tennisti italiani ad essere entrati nella Top 100 nell’Era Open, dopo l’ingresso di Giannessi di questa settimana.
72 – la somma degli anni tra Muller e Karlovic. L’età complessiva più alta registrata in una finale ATP dal torneo di Hong Kong del 1977 che vide protagonisti il mitico Rosewall (43 anni), nell’occasione vincitore, e l’americano Gorman (31).
74– gli anni complessivi in campo tra Federer (35) e Haas (39) nel secondo turno a Stoccarda. Trattasi dell’età complessiva più alta fatta registrare in un confronto del circuito ATP dal 1982 allorchè al primo turno del torneo di Vina di Mar l’argentino Cano (anni 30) sconfisse il cileno Ayala (anni 49).
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