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Sofferenza Pliskova, Garcia domina il derby

[2] Ka. Pliskova b. V. Cepede Royg 2-6 6-3 6-4 (Piero Vassallo)

Soffrendo e rischiando una clamorosa eliminazione, Karolina Pliskova si qualifica per i quarti di finale del Roland Garros per la prima volta in carriera. Fino al settembre scorso gli Slam sembravano tornei maledetti per lei, poi la finale a New York e due volte tra le migliori otto in questa stagione, con la possibilità di fare ancora strada qui a Parigi. A contenderle un posto in semifinale sarà l’altra Carolina, la francese Garcia, contro cui ha un bilancio in perfetto equilibrio – due vittorie a testa – anche se l’unico precedente su terra se lo è aggiudicato la giocatrice di casa. La superficie favorisce sicuramente di più la transalpina, ma per Pliskova la posta in gioco diventa sempre più alta: le mancano ancora due passi per essere certa di diventare la nuova regina della classifica WTA.

Le “basterebbe” arrivare in finale per essere la migliore di tutte almeno secondo il computer, perché la giocatrice più forte del circuito non può giocoforza essere quella vista sul Suzanne Lenglen contro la paraguaiana Veronica Cepede Royg. La venticinquenne sudamericana si è regalata un torneo da sogno ottenendo vittorie prestigiose contro Lucie Safarova – lontana dagli standard di due anni fa ma comunque un’ex finalista – e la testa di serie numero 16 Anastasia Pavlyuchenkova. Con orgoglio si è giocata il tutto per tutto anche contro Karolina Pliskova, è stata vicinissima a servire per il match prima di venire sopraffatta da una giocatrice molto più forte di lei. Cosa che la ceca però ha dimostrato solo a sprazzi.

Di sicuro non nei primi venti minuti di gioco, in cui si è ritrovata sotto 4-0 con una valanga di gratuiti. Cepede Royg invece ha giocato ogni punto con la massima attenzione, non un tennis d’eccellenza ma con grande intelligenza ha limitato i danni lasciando che al resto ci pensasse la numero 2 del seeding. Dimenticato un primo set orribile, Pliskova è partita alla grande nel secondo: le è bastato giocare per una ventina di minuti ai livelli che le competono per portarsi sul 5-0, ha avuto qualche difficoltà nel chiudere ma alla fine con un 6-3 ha allungato la partita al terzo dove ci si poteva anche attendere un crollo da parte della Cepede Royg, reduce da due partite molto dure nei due turni precedenti.

Invece la paraguaiana è rimasta aggrappata al match, trascinando Pliskova nelle zone delicate del set: avanti 4-3 la ceca ha fronteggiato una palla break delicatissima, Cepede Royg non se l’è giocata bene e dal possibile 5-3 si è passati in pochi minuti al 5-4 e servizio per la giocatrice più forte. Ci vorrà un’altra Pliskova per contrastare una Garcia che mercoledì sarà spinta a mille da tutto il Philippe Chatrier, quella vista fino ad oggi è sembrata appena sufficiente per battere tutte giocatrici non comprese tra le teste di serie ma il bello viene adesso. Un piccolo vantaggio forse la giocatrice di Louny ce l’ha: il Roland Garros è lo Slam che meno le si addice e avrà meno pressione addosso rispetto a una Garcia su cui saranno puntati gli occhi di milioni di francesi.

[28] C. Garcia b. A. Cornet 6-2 6-4 (Diego Barbiani)

Il sorriso enorme di Caroline Garcia è la fotografia più bella di un derby, contro Alizé Cornet, che sembrava potesse regalare innumerevoli vicende e situazioni complicate ed invece si è risolto molto velocemente in favore della giocatrice di Lione, che a 24 anni coglie i primi quarti di finale Slam in carriera.

La prima volta tra le migliori 8 arriva nel Major di casa, a Parigi, con il successo nel primo incontro giocato sul Philippe Chatrier. L’occasione poi era di quelle particolari: Cornet era la sua (ex) compagna di squadra in Fed Cup e le vicende, come sappiamo, non sono proprio girate nella maniera più felice. Dopo la finale persa lo scorso novembre contro la Repubblica Ceca si è creata una netta, ed apparentemente insanabile, spaccatura tra lo spogliatoio francese e la stessa Garcia, che ha annunciato la decisione di non voler prendere parte alla coppa del mondo a squadre nel 2017. Le tensioni sono aumentate e l’effetto primario è stata la separazione tra i veleni della coppia di doppio Garcia-Mladenovic, che a detta di Kristina è avvenuta “con un SMS di due righe”, in modo molto freddo, dopo le parole della stessa Mladenovic al termine della sfida persa in Fed Cup contro la Svizzera.

Si è arrivati ad inizio marzo, quando Garcia si tirò fuori dai convocabili per la sfida contro la Spagna nello spareggio tirando in causa un problema fisico. Da quando però il presidente della federazione francese è cambiato, erano state stilate liste per cui tutti i giocatori (maschi e femmine) dovevano mostrarsi sempre disponibili, salvo ovviamente complicazioni. L’annuncio dell’infortunio di Garcia deve essere sembrato una sorta di salvagente per evitare la squalifica da parte della FFT e le sue ex compagne commentarono su Twitter con un eloquente “LOL” (lot of laughs, un mucchio di risate), aumentando un clima di grande tensione.

Oggi è stata la prima volta che Garcia trovava dall’altra parte della rete una di loro, Cornet. Quella che però sembrava annunciarsi come una sfida di tensione ed incertezza si è risolta molto rapidamente, perché a mancare è stata la nativa di Nizza che ancora non riesce a centrare i primi quarti di finale Slam della carriera. Il vento ed un problema alla coscia possono aver rappresentato dei (piccoli) impedimenti, ma l’avversaria ha dato uno strappo importante dal 2-2 nel primo set fino al 6-2 4-1. C’è stato un tentativo di rientro della giocatrice di Nizza, che sul 2-4 ha annullato 5 palle game ed ha strappato per la prima volta il servizio, bissando poi nuovamente sul 3-5, ma non è mai riuscita a completare l’aggancio.

Festeggia Garcia, che vola come nella sua tipica esultanza verso un traguardo mai toccato prima. Al prossimo turno Veronica Cepede Royg o Karolina Pliskova.

Redazione

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