J. Ostapenko b. [11] C. Wozniacki 4-6 6-2 6-2 (Diego Barbiani)
Non è bastata la pioggia, non è bastata una giornata che sembrava non dovesse finire mai. Nulla sta impedendo a Jelena Ostapenko di continuare la sua straordinaria corsa al Roland Garros e la lettone, giovedì, scenderà in campo per accedere alla finalissima.
Come già accaduto a Charleston ed a Praga, in questa stagione, Ostapenko ha superato Caroline Wozniacki portando il conto a 4 vittorie su 4 partite disputate contro la danese. Se nelle ultime due uscite il numero di vincenti era stato sensazionale (50 a Charleston, 70 a Praga) oggi la lettone ha stentato un po’ di più, ma le condizioni in cui si è giocata la partita hanno fatto molto discutere.
Iniziata alle 14:00 in mezzo ad una vera bufera, le due giocatrici hanno disputato i primi 5 game senza riuscire a vedere la palla. Wozniacki, che pure guidava 5-0 dopo questo frangente, era la prima a doversi fermare perché era quasi impossibile poter giocare. Non stava facendo granché, nonostante il grande vantaggio. Solo che il gioco meno rischioso ed una capacità sua di poter aspettare e vedere l’avversaria cosa combina le garantiva maggiore tranquillità. Il problema era nella metà di campo di Ostapenko, che non riusciva a trovare l’impatto giusto con la palla. Tantissimi dei 50 errori gratuiti sono arrivati in questa fase.
Poi, non appena il vento è un po’ diminuito, la giocatrice di Riga ha cominciato il suo show. Sedici game vinti su ventuno giocati da lì alla fine, il solito, instoppabile, enorme concerto di vincenti. Prima una rimonta fino al 4-5, salvando due set point consecutivi sul 2-5, poi l’allungo decisivo nel secondo set grazie ad un game vinto in cui Wozniacki (sull’1-1) era avanti 40-0. Una volta che entra “in palla” è sembrata inarrestabile. Caroline pagava un atteggiamento oltremodo rinunciatario, ma difficilmente avrebbe cambiato le cose.
I colpi di Ostapenko hanno poco margine rispetto alla rete, ma la giocatrice è in grande fiducia ed oggi sapeva anche quando dosare la velocità di palla per non rischiare (come nei primi 5 game) di perdere il controllo e di vederli finire sui teloni. La palla non ha quasi effetto, ma al momento del contatto con la racchetta va via tesa, sempre molto profonda, a pochi centimetri (se non proprio toccandole) dalle righe. Il break per il 5-2 nel secondo set faceva intuire una volta di più come nonostante quella partenza sprint, la danese fosse in grande difficoltà.
C’è stata una prima sospensione per pioggia che sembrava poter rimescolare le carte. Invece, dopo quasi tre ore, alla ripartenza si è avuta una Ostapenko ancor più centrata e desiderosa di giocarsi tutto al terzo set. L’ultimo treno, per la ex numero 1 del mondo, è passato sul 2-1 in suo favore nel parziale decisivo, quando da 40-0 aveva raggiunto la parità. Stava giocando meglio rispetto al primo e secondo set, metteva più spinta nei colpi e cercava intelligentemente di muovere l’avversaria, ma sulla parità ha affossato sotto al nastro una risposta di rovescio su una seconda di servizio. Ostapenko, con un nuovo dritto vincente, ha poi chiuso il game e da lì non si è più fermata. Un nuovo break, per salire sul 3-2, ha creato il primo solco importante tra le due. Alla fine, dopo l’ultimo colpo non rigiocato da Wozniacki, Ostapenko ha esploso tutta la sua gioia. È tra le migliori 4 del Roland Garros e dopodomani scenderà in campo contro Timea Bacsinszky per giocarsi un posto in finale. La cosa curiosa è che sarà il giorno del compleanno di entrambe.
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