Gilles Muller batte Alexander Zverev con una prestazione da erbivoro doc e conquista la seconda finale consecutiva sul prato olandese e la terza stagionale dopo quella vinta contro Daniel Evans a gennaio sul cemento di Sydney, con cui si è regalato il primo titolo in carriera, e quella invece persa a maggio sulla terra di Estoril sconfitto da Pablo Carreno Busta. Vittoria convincente del 34enne lussemburghese, perfetto nell’interpretazione del serve & volley e nella capacità di effettuare le scelte giuste nei punti importanti prendendo sempre l’iniziativa con estrema lucidità. Troppo passivo e lontano dal campo invece il tedesco che interpreta il match come se fosse stato sulla terra o sul cemento, aggrappato alla partita solo con il servizio.
Nei primi due game sono infatti subito evidenti le diverse caratteristiche dei due giocatori. Muller parte con un ace da destra ad uscire, serve e volley vincente da sinistra, altra gran prima centrale da destra e schema consolidato da sinistra con servizio mancino ad uscire e volèe vincente a seguire. Zverev punta invece a trovare il punto diretto con il servizio o a fare partire lo scambio prendendo subito campo con il colpo in uscita dal servizio. Nel terzo game c’è un assaggio di quello che Muller deve assolutamente evitare e cioè non mettere in campo la prima e farsi aggredire sulla seconda permettendo a Zverev di dominare lo scambio. Sotto 0-30 Muller va sul sicuro e cerca il dritto del tedesco, colpo con il quale ha più difficoltà a trovare la risposta, e con quattro gran prime rimette a posto le cose. Da lì in poi Muller concede ben poco al servizio trovandosi solo un’altra volta in difficoltà, sorpreso da una risposta di rovescio di Zverev, che con il piedi oltre al corridoio trova l’angolo vincente alla destra del lussemburghese, e ne esce ancora servendogli sul dritto. Nell’ottavo game Zverev va in confusione, si fa sorprendere da un paio di risposte bloccate di Muller che prende in mano lo scambio e, manovrando bene sulla diagonale sinistra con il dritto mancino, trova angoli sempre più stretti su cui il tedesco, un po’ troppo fuori dal campo, non riesce ad arrivare. Sotto 0-30 Zverev tenta il serve & volley ma non arriva in tempo a rete, si incarta sulla risposta in slice corta di Muller giocando un colpo che non è nè lungo ne corto e si fa passare in lungo linea. Con un ace e due prime vincenti Zverev si salva ma poi si fa pescare ancora lontano dal campo scoprendo il lato sinistro e concede una quarta palla break. Questa volta non è il servizio a toglierlo dai guai ma un gran dritto giocato dal centro con cui trova un angolo quasi impossibile alla destra di Muller e va segno con il rovescio lungo linea in contropiede. Il parziale si decide al tie-break ed è Zverev ad andare in allungo omaggiato da un dritto largo di Muller. Avanti 4-2 il tedesco fallisce l’occasione del doppio break sabgliando un rovescio in avanzavento e poi subisce un parziale di cinque a uno con Muller che gioca un punto più strepitoso dell’altro. Il tedesco salva il primo set point con lo schema servizio-dritto ma poi Muller piazza una prima vincente al corpo e chiude 7-5.
Nel game d’apertura del secondo set si manifestano subito tutte le difficoltà del tedesco che se non riesce ad ottenere il punto diretto con il servizio subisce l’iniziativa di Muller che trova la risposta e si costruisce bene le occasioni per prendere la rete procurandosi due palle break. Il servizio aiuta ancora il tedesco ma il break è nell’aria e arriva subito dopo. Sul 30-30 frutto di due prime vincenti del tedesco un doppio fallo e un ricamo di Muller sotto rete, il lussemburghese risponde ancora con lo slice corto di rovescio che Zverev appoggia appena permettendo a Muller di passare. Questa è la volta buona, Muller gli strappa il servizio e poi si rende protagonista di un vero show a tutto campo con il quale mette a segno un altro break nel settimo game salendo 5-2 e chiudendo il match con il quinto ace dell’incontro.
In finale Muller affronterà Ivo Karlovic, in quella che è la finale più vecchia del circuito ATP degli ultimi 40 anni: 72 la somma tra i 34 anni del lussemburghese e i 38 del croato, che ha superato la testa di serie numero 1 del torneo, Marin Cilic, seppellendolo sotto la solita valanga di ace (alla fine saranno 29, neanche 10 per set). L’ultima volta furono Rosewall e lo statunitense Tom Gorman, che a Hong Kong disputarono la finale avendo uno 43 anni e l’altro quasi 32. Non sarà una gran consolazione per Marin Cilic, che pur avendo avuto palle break in tutti e tre i set, è riuscito una sola volta a strappare il servizio al connazionale, nell’undicesimo game del secondo. Non è bastato, perché Cilic ha cominciato male i due tiebreak, mentre Karlovic è stato, come non capita poi così spesso, implacabile.
Semifinali
[4] G. Muller b. [2] A. Zverev 7-6(5) 6-2
[3] I. Karlovic b. [1] M. Cilic 7-6(4) 5-7 7-6(2)
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